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Autore: Suicide Crown    17/06/2015    3 recensioni
Ciao a tutti!! Sono io, Rin kagamine 27!! Alluora, oggi vi rompo le scatole un' altra ff Ayato x Yui!!
Spero vi piaccia!!
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Yui ormai era diventata un giocattolo per Ayato: la manovrava, le succhiava il sangue tutti i giorni per tre volte di fila, e usava stupidi giochetti con lei.
Ma cosa penserà Ayato? Per lui Yui è solo una bambola di pezza nelle sue mani... o qualcos' altro?...
Buna lettura e, mi raccomando, recensite
Genere: Erotico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayato Sakamaki, Yui Komori
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Come una bambola nelle sue mani...
 
Attenzione: ciao a tutti!! Prima di iniziare, tenevo a precisare che la storia è stata scritta da me e da Ayato Sakamaki, un mio amico cosplayer molto famoso. Spero che vi piaccia, e vi mandiamo un bacio enorme, sia io che Ayato-kun!! ( non sto scherzando, sto dicendo sul serio! xD) se volete riferire o chiedere qualcosa ad Ayato... non esitate a chiedermi!! <3 Buona lettura!! <3
 

Erano quasi le 21:00, non avendo molto da fare Ayato aveva deciso di riposarsi su quel divano che tanto amava, non per il fatto che fosse comodo, ma perché da lì poteva benissimo intravedere chiunque sarebbe passato da lì, sapeva che la maggior parte dei fratelli sarebbero rimasti nelle loro stanze, ma non era lo stesso per la ragazza. Quella piccola ragazza che continuava a portare scompiglio in casa, era così che alcuni la consideravano, ma per Ayato era diverso, era cambiato qualcosa, sorrise all'idea di quel nuovo arrivo che già da tempo viveva in quella villa enorme. Si alzò dopo qualche minuto, annoiato, doveva trovare qualcosa da fare, e di certo rimanere sdraiato non avrebbe portato nulla, così iniziò ad incamminarsi per il castello in cerca di un nuovo passatempo.

Yui cominciava ad amare quella situazione: era appoggiata sul davanzale della finestra a guardare la luna, mentre la luce argentea di essa la faceva risplendere. Era da tanto che non ammirava una luna come questa, di solito era sempre chiusa in camera per sfuggire ai fratelli Sakamaki, tanto belli quanto pericolosi. Continuò ad ammirarla per qualche istante, poi decise di dirigersi verso il roseto che tanto amava: quel posto era il suo preferito, per questo stava ad ammirare per ore quelle rose così candide e bianche.

Ayato odiava il fatto di non avere nulla da fare, solitamente sarebbe rimasto a tormentare la povera Yui, ma quel giorno aveva deciso di provare a dargli un attimo di tregua, in fondo non faceva altro che abusare di lei, bevendo quel suo sangue così...Caldo, dolce, ma come aveva detto in passato Subaru, stava oltrepassato il limite, non faceva altro che cibarsi più di tre volte al giorno e di certo non poteva continuare così, l'avrebbe uccisa,. Riflette a lungo sulla cosa, e fu così che arrivò alla conclusione di starle alla larga, ma la voglia di affondare i canini su quella candida pelle aumentava sempre di più, così iniziò a guardarsi intorno in cerca della ragazza.

Yui camminava per il lungo corridoio, cercando di arrivare sana e salva al giardino di rose, senza vedere nessuno dei fratelli. Allora cominciò a camminare a passo svelto, guardandosi intorno. Ma qualcuno in fondo al corridoio la fece sussultare: era Ayato che stava camminando verso di lei. Yui allora cambiò direzione... ma troppo tardi. Ayato l' aveva già intravista.

Non appena Ayato intravide la ragazza da lontano aumentò il passo per raggiungerla il più velocemente possibile, ma non appena vide che l'altra cambiò direzione sorrise quasi divertito, era ridicolo come cercasse ancora ora di scappare da lui, sapeva benissimo che era inutile tentare, ma continuava a provarci tutte le volte. Divertito da quel gioco, le lasciò qualche minuto di vantaggio per poi tornare a seguire la ragazza, guardandosi intorno di tanto in tanto.

Yui, allarmata, con la coda dell' occhio sbirciò Ayato: stava rallentando. Ottimo, sarebbe riuscita a scappare da lui. Così aumentò il passo, facendo in modo che Ayato non se ne accorga. Dopo alcuni minuti si fermò, pensando di averlo seminato. Ma avvertì una presenza provenire da dietro di lei. Allora Yui, si girò di scatto: niente da fare, era Ayato. Sottovoce si maledisse di essere uscita dalla sua camera per ammirare la luna.

Dopo qualche secondo intravide la ragazza, sorridendo subito dopo. Era terrorizzata, ma non gli diede molto peso e continuò ad avvicinarsi a passo lento verso di lei, una volta essersi avvicinato abbastanza allungò la mano per sfiorarle il viso, era così caldo, ma leggeva nei suoi occhi l'agitazione e la paura aumentare.

- Chichinashi. Sai, è inutile scappare -

Yui, al tocco gelido della sua mano, si ritrasse il più velocemente possibile. Odiava quando la chiamava Chichinashi, anche se non aveva tutti i torti. Yui cominciò ad impallidire, indietrggiando sempre di più fino ad andare a sbattere la schiena contro il muro gelido della parete.

- Ayato...kun... -

Sorrise divertito da quella sua reazione, amava vederla in quelle condizioni e doveva ammettere che la cosa lo eccitava parecchio, preda e cacciatore. Si avvicinò a lei, poggiando la mano sul muro, abbassandosi di poco in modo da poter posare le proprie labbra sul collo della ragazza.

- Non dovresti opporti così, sai benissimo che tutto questo è inutile, fai solo crescere la mia voglia. -

Ormai Yui sapeva perfettamente cosa stava per succedere, così cercò di dimenarsi, ma invano. Quando si trattava di Ayato si indeboliva, diventava come una bambola nelle sua mani. Lo guardò supplichevole.

- Ayato-kun, lasciami, non voglio! -

Assottigliò lo sguardo su di lei, scuotendo di poco il capo, passandogli più volte la punta della lingua sul collo e spingendo il proprio corpo su quello dell'altra. Non amava molto come la ragazza cercasse in tutti i modi di scappare da quella presa, ma in fondo aveva ragione.

- Non vuoi? Non sei tu quella che ama un certo tipo di attenzione? -

yui gemette, e questa cosa lo fece divertire non poco. Stanca di quella situazione, cercò di spingere via Ayato, ma invano. Che stupida, come poteva pensare che un' umana potesse sottrarsi ad un vampiro, soprattutto se si parlava di Ayato. Il suo viso era completamente rosso, e il cuore le martellava in petto.

- N-non so di cosa tu stia parlando! -

- Sciocchezze, sai benissimo di cosa sto parlando. -

Portò lentamente una mano sul suo fianco attirandola maggiormente a se, mentre continuava a torturare quel piccolo corpo che tanto iniziava ad amare. Non poté fare a meno che ridere vedendo ciò che l'altra cercasse di fare, scappare sarebbe stato impossibile ormai.

- Ho detto lasciami, non voglio! -

arrossendo nuovamente per l' imbarazzo, Yui cercò ancora di allontanarlo... ma niente da fare, l' aveva ormai catturata. Sull' orlo del pianto, Yui distolse lo sguardo da lui. Odiava apparire fragile e impotente davanti a qualcuno, soprattutto se era Ayato.

- Chichinashi, stai un po' zitta, potresti attirare l'attenzione degli altri vampiri, e non credo che questo sia una buona cosa. -

Schiuse le labbra, affondando subito dopo i lunghi canini sul suo collo, stringendo la ragazza a se in modo da reggerla in caso l'altra cercasse di fuggire o un momento di debolezza.

Yui, ansimando, cercò di dimenarsi, sperando di spingere via Ayato. Dopo un po' si fermò: il dolore era troppo intenso e insopportabile, tanto che si sentiva quasi svenire. Sopportò in silenzio, sperando che finisse al più presto.

- A-Ayato...kun! -

Portò una mano fra i suoi capelli, mentre spostò lentamente l'altra dietro la sua schiena in modo tale da reggerla meglio. Dopo un po' si stacco lentamente, leccandosi le labbra, reggendo la ragazza. Sapeva benissimo come si sentiva in quel momento e di certo non l'avrebbe lasciata lì da sola, non voleva che gli succedesse qualcosa a causa della sua ingordigia, così con l'aiuto dell'altra mano la sollevò rimanendo ad osservarla.

Yui ansimava ancora, il punto in cui Ayato l' aveva morsa le faceva male. Lo guardò assente, come se sentiva troppo dolore per capire. Intanto la luna si era nascosta tra le nuvole nere e insidiose di quella notte gelida e buia. I canini di Ayato risplendevano come diamanti, mentre Yui impallidiva ancora di più.

- Ayato...kun... -

- Credo proprio che qui tu abbia bisogno di riposare, dovrai prepararti per soddisfarmi più tardi. -

Sorrise, sollevandola da terra, portando un braccio sotto le sue ginocchia mentre l'altro dietro la sua schiena in modo da riuscire a trasportarla, dopo di che sia avviò verso la camera della ragazza. Riflettè a lungo di quello che aveva appena fatto, ma decise che non ci avrebbe dato molto peso per non rischiare di far capire alla ragazza e ai fratelli qualcosa.

 

Al risveglio, Yui si ritrovò sul suo letto: ormai il dolore era quasi del tutto svanito. Si guardò attorno: nella camera non vi era nessuno, mentre l' unica ed enorme finestra era aperta. Cercò di alzarsi il più in fretta possibile, ma cadde a terra barcollando. Si rialzò subito e cominciò ad avviarsi verso la porta. Quando girò la maniglia e la aprì un freddo gelido la investì, e lei non potè fare altro che stringersi nelle spalle. Decise di andare a prendere qualcosa da bere, così si avviò verso il salotto d' entrata dove lì avrebbe trovato la cucina.

Sbuffò infastidito girovagando per la villa, immaginava che prima o poi la ragazza si sarebbe svegliata, ma preferiva tenere le distanza da quella ragazzina o avrebbe rischiato di far crollare la corazza che fin da bambino aveva costruito con tanta determinazione. Odiava il fatto di essersi fatto coinvolgere sentimentalmente, doveva soltanto essere un oggetto, un oggetto di cui si sarebbe soltanto nutrito, invece si era fatto coinvolgere ben oltre.

Yui proseguiva verso la cucina, quando si girò ad osservare la luna: fantastico, ci mancava solo questo. Era rossa. Sospirando, continuò il suo percorso, ma andò a sbattere contro qualcuno: Ayato.

- A-Ayato-kun...-

- Ma che? -

Voltò di poco la testa guardando l'altra con la coda dell'occhio, era possibile che non riusciva mai a stare lontana dai pericoli? Scosse la testa, voltandosi verso di lei, afferrandogli le braccia in modo da riuscire a tenerla ben stretta a se.

- A quanto pare, qualcuno non riesce a stare lontano da me, eh Chichinashi? -

- eh? N-no... -

lei cercò di dimenarsi dalla presa salda di Ayato. Odiava quando gli diceva così. Indietrggiò, ssapeva già cosa stava per fare, così cercò in tutti i modi di spingerlo via.

- A-Ayato-kun, lasciami... -

- Facciamo così, se riesci a spostarti più del dovuto ti lascio stare. E' una promessa. -

Sorrise divertito, spostando le mani sui suoi polsi tenendo la presa ben ferma, ma in modo che l'altra riuscisse a muoversi liberamente. Rimase a guardarla aspettando che l'altra accettasse la proposta, ma sapeva benissimo che avrebbe accettato pur di salvarsi.

- o-ok... -

Così Yui cercò in tutti i modi di spingerlo via, riprovò mille volte...ma niente. Intanto il suo volto era diventato rosso per un motivo sconosciuto.

- Ayato-kun, io...n-non ci...riesco... p-perfavore, fammi passare! -

- Non intendevo questo, ma liberarti dalla mia presa tirando all'indietro.-

Si avvicino al suo viso, dandogli diversi baci vicino l'angolo della bocca, sapeva che non ci sarebbe riuscita, ma il suo unico obbiettivo in quel momento era prendersi gioco di lei.

- Su chichinashi, puoi riuscirci. -

- Ah...Ayato-kun... però così...l-lasciami, vattene! -

Yui non riusciva a reagire, era come ipnotizzata. Era successo di nuovo, caduta in mano ad Ayato, come una bambola. Arrossì vistosamente, cosa che fece divertire Ayato.

- ti prego... Ayato-kun, non ci riesco... -

- Tu tira, poi vedremo, chissà forse sarò così clemente da lasciarti libera. -

Sorrise stringendola appena per poi allontanarla di poco, ridacchiando. Era divertente come la ragazza si agitasse per un niente, perciò questo non poté fare altro che divertirlo.

Lei allora cercò in tutti i modi di tirarlo all' indietro. Voleva liberarsi, non poteva più far parte dei suoi giochetti. Cercò di tirarlo ancora, ma niente. Non riusciva ad uscirne fuori. Ci riprovò ancora tante volte... ma invano. Allora guardò a terra, sconsolata. Sapeva che Ayato non l' avrebbe lasciata andare, ormai lo conosceva.

- ............ -

Rimase a guardarla divertito, sapeva che non sarebbe mai riuscita a liberarsi, ma la sua determinazione nel tentare non l'aveva di certo abbandonata, così stanco del piccolo giochino posto le lasciò i polsi osservandola.

- Vattene se non vuoi che cambi idea. -

- M-mi dispiace... Ayato-kun... -

così lei cominciò a correre via, lasciando Ayato da solo. Yui arrivo al giardino di rose. Cominciò a camminare accanto al roseto che si estendeva davanti a lei. Cominciò ad osservarle: erano così candide e bianche, le piacevano tantissimo. Amava sentire il profumo che proveniva dalle rose, la rasserenavano. Poi ripensò ad Ayato: la sue reazione le era sembrata strana, ma non ci fece troppo caso.


E riciao a tutte!!! <3 Come state?? <3 Bene, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e... vi lascio con delle immagini riguardanti il capitolo!! <3 :D





   
 
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