Tanto tempo fa esisteva una lama, essa era capace di tagliare ogni cosa, di tagliare il creato. La terra, l’acqua, l’aria, quella micidiale lama tagliava ogni cosa. Non aveva un nome, o se lo aveva, ora nessuno lo ricorda. Era una lama rovinata, sporca di sangue, sembrava che si potesse rompere da un momento all’altro, ma rimaneva, imperturbabile nella sua apparente fragilità, pronta a tagliare. La forza di questa spada impeccabile, era eguale alla sua fragilità. Affilava la sua lama poteva tagliare ogni cosa, quale follia, per quale insensata ragione una simile spada aveva paura di ciò che la poteva tagliare?
Durante una battaglia, mentre il cielo cantava sostenendo la danza cremisi della spada, la lama si appoggiò su un'altra, anch’essa sporca e rovinata. Uno strano evento. Le scintille fiammanti provocate dal bacio delle due lame fecero tremare la prima, l’elsa si ruppe, la lama si staccò. A terra, che fino ad un momento prima la lama aveva tagliato, ora accoglieva la sua assassina, macchiandola di sporco fango. La lama, per la prima volta guardando il cielo senza poterlo tagliare, vide per la prima volta altri colori: non solo rosso, ma azzurro, bianco, giallo. La lama superba, che per la prima volta guardava il mondo che prima aveva sfregiato, morì nella vita, quando prima aveva vissuto solo la morte. Un uomo, un giovane cavaliere, raccolse quella lama ormai spezzata. Quando il fabbro la massaggiò, la spada rinacque, e questa volta, la sua sete di sangue venne sostituita dalla sete di vita.
Oh, ora ricordo il nome della lama: Hito, ossia, persona.