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Autore: Isis_Ithil_Morwen    18/06/2015    2 recensioni
“Era la nostra canzone, il nostro inno di battaglia” spiegai, sorridendo nostalgica
“Beatrice voglio che tu sappia che, se anche ci conosciamo da relativamente poco tempo, tu fai parte di una famiglia, la nostra”
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The wonderful, crazy life of Tris '
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IT’S MY DESTINY
Era una serata tranquilla al rifugio, mi stavo allenando nel Dojo con Raph quando...
“Ragazzi!! È arrivata la pizza!” urlò una voce dal salotto
In neanche trenta secondi di tempo mi ritrovai fuori dal Dojo, con un cartone di pizza in mano, stringendolo come se fosse un tesoro prezioso
“Tris non te la ruba nessuno la pizza!” esclamò il mio migliore amico, arrivando anche lui
Mi voltai verso Raph, guardandolo di sottecchi per poi fargli la linguaccia
“Ti devo ricordare chi è presente in questa stanza?” dissi ironicamente
Allo sguardo interrogativo della tartaruga ruotai gli occhi e successivamente indicai Mikey, che stava divorando la quarta fetta di pizza con voracità.
“Oh...”
“Si chiama istinto di sopravvivenza Raph” lo presi in giro, scatenando le risate di Leo e Donnie
 
Dopo aver finito di mangiare la pizza, ci mettemmo tutti sul divano a guardare un film... o almeno, questa era l’intenzione iniziale.
“Non guarderò uno di quei film romantici strappalacrime!” urlò Raph, incrociando le braccia al petto
“Dai! So che in realtà li adori” disse Mikey con un sorriso malizioso
“Ho detto di no!”
“Dai, ti prego” supplicò la tartaruga con la benda arancione, facendo i suoi occhioni da cucciolo
“No”
“Cattivo”
A quel punto intervenne Leo, per evitare inutili spargimenti di sangue.
“Andiamo ragazzi, non fate i bambini! Perché non scegliamo un film che vada bene a tutti?”
“Ma io voglio vedere ‘Per colpa delle stelle’!” protestò Mikey
“Dai Mikey... possiamo vederlo domani insieme, che dici?” proposi, cercando di dissuadere la tartaruga dal suo capriccio
“Va bene! Grazie Tris, sei la sorella migliore del mondo!” esclamò Michelangelo, abbracciandomi di slancio

Mi irrigidii di colpo, non ero più abituata a contatti di quel tipo... nessuno mi abbracciava più da tanto, tanto tempo. Mikey, probabilmente notando la mia rigidezza, sciolse l’abbraccio.
“Tris scusami... io...” provò a scusarsi, ricordandosi che in genere non amavo quel tipo di contatti
“Non ti preoccupare, non è niente... solo...” balbettai, sull’orlo di un’imminente crisi di pianto “Scusatemi”

Feci l’unica cosa che sapevo fare bene, scappai. Corsi fino in camera mia e mi chiusi a chiave; poi appoggiai la schiena alla porta e scoppiai a piangere.
Non so per quanto tempo continuai a piangere ma alla fine sentii dei colpi sulla porta.

“Tris?”
“Leo vai via!” urlai, con la voce interrotta dai singhiozzi
“Non ci penso proprio! Andiamo apri la porta”
Per un momento fui tentata di obbedire ma poi un ricordo mi tornò in mente

Stavo piangendo, mi aveva appena tirato un calcio fortissimo alle costole; faceva male, molto male.
“Stupida ragazzina! Non lo sai che piangere è da deboli?! Come pensi di poter affrontare dei pericolosi ninja quando piangi per una sciocchezza come questa?” mi urlò in faccia Lui
Cercai di controllarmi ma più cercavo di frenare le lacrime più queste uscivano, come un fiume in piena.
“Morirai prima di quanto credessi, non sei abbastanza forte per sopravvivere”
Detto questo Lui se ne andò, lasciandomi sola.
“Bea! Cosa ti ha fatto?”
Alzai lo sguardo e mi ritrovai due bambine di circa otto anni davanti a me, una con i capelli biondi e l’altra con i capelli rosso scuro. In risposta continuai a piangere.
“Stai tranquilla, adesso ci siamo noi” mi rassicurò la bambina bionda
“Sì, noi staremo sempre insieme, nessuno ci potrà mai separare” mi rassicurò la rossa
Ci abbracciammo forte, ormai le parole non servivano più.


“Ho detto di no! Lasciami in pace!” urlai, scagliando la lampada contro la porta
Seppellii la faccia nel cuscino, cercando di smettere di piangere. Improvvisamente sentii due mani afferrarmi per le spalle e tirarmi su a sedere; mi ritrovai abbracciata a qualcuno.
“Tranquilla” cercò di rassicurarmi Leo
Piansi ancora, sfogando così tutte le emozioni che mi tenevo dentro.
“Scusami” dissi alla tartaruga, dopo aver riacquistato il controllo di me stessa
“Cosa ti è successo? Hai voglia di parlarne?” mi domandò Leo
“Centra con Loro?” tentò ancora, visto che non accennavo a parlare
“Sì” risposi, con la voce ridotta a un sussurrò “Nessuno mi ha mai abbracciato dopo di loro, né chiamato sorella. Vedi, per noi abbracciarsi equivaleva ad una promessa”
“Quale promessa?”
“Quella che saremmo state una famiglia, che saremmo rimaste sempre insieme, qualunque cosa fosse accaduta”
Leo non disse una parola e, per un momento, il silenzio più totale piombò nella stanza
“Per questo non vuoi mai che qualcuno ti abbracci... o che ti tocchi” affermò infine Leonardo
Sorrisi impercettibilmente, appoggiando la testa sulla spalla della tartaruga; di nuovo il silenzio calò tra di noi.

I just wanna be,
Swimming in the sea,
Now it's just you and me,
Forever, ever, ever.
I just wanna be
With you feeling free
It's my destiny
Forever, ever, ever.
Together, forever, together, where lying in the sun
Together, forever,together.
Just be you and me,
I just wanna be!


Come finii di cantare alzai la testa e guardai Leo
“Era la nostra canzone, il nostro inno di battaglia” spiegai, sorridendo nostalgica
“Beatrice voglio che tu sappia che, se anche ci conosciamo da relativamente poco tempo, tu fai parte di una famiglia, la nostra”

Per poco non scoppiai a piangere di nuovo ma questa volta di felicità
“Grazie” riuscii solo a dire

Leo mi fece un gran sorriso e io ricambiai. Piano, piano la distanza tra noi si stava accorciando sempre di più, le nostre labbra si stavano quasi per toccare, sarebbe bastato ancora qualche centimetro... poi realizzai cosa stava per succedere e sgranai gli occhi. Ci distanziammo rapidamente, imbarazzati.
“Dai, adesso torniamo dagli altri, sono preoccupati per te” disse la tartaruga, alzandosi dal letto
“Arrivo adesso, tu vai avanti”

Quando Leo se ne fu andato mi alzai lentamente dal letto. Finalmente avevo trovato delle persone che tenevano a me... forse avrei potuto ricominciare la mia vita da capo, potevo essere libera... in fondo, era quello il mio destino.
Sorrisi e mi avviai verso il salotto
-Vediamo cosa sta facendo la mia nuova famiglia!-
 
****Angolo Autrice****
Salve!! Lo so è da un eternità che non scrivo qualcosa e mi dispiace da morire ma tra la scuola, impegni sportivi e altre cose non avevo un momento di respiro!
Passando alla storia, questa fan fiction si colloca prima delle altre due; infatti, qui Tris vive con le tartarughe da solo cinque mesi e lei e Leo non stanno ancora insieme. Se vi servono altri chiarimenti o se dovete chiedere qualcos’altro non esitate a farlo! Spero che questa One-shot vi piaccia!
Baci Isis_Ithil_Morwen 💜💜
  
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