“io mi
rifiuto!!”
Miroku
sbuffò
alzandosi dalla sedia e seguendo l’ amico, affacciato a una
finestra.
“Eddai
Inuyasha..
guarda che così ci farai solo la figura del fesso!”
“ma come cazzo ho potuto.. merdaccia di una..” e il
suo sproloquio continuò in
un linguaggio incomprensibile.
“senti, la
cosa si
può risolvere. E’ tanto faticoso per te farti solo
Kikyo per un mese?”
Lo sguardo con cui
Inuyasha lo fulminò non lasciava spazio a dubbi
“Kikyo
è una brava
ragazza.. eppure l’idea di rimanere con lei tutta la vita..
mi mette un’
ansia!”
“Amico posso
immaginarlo”
“ieri ha ufficializzato il nostro fidanzamento davanti a
tutti i suoi parenti”
Miroku rimase di
stucco
“Oh merda..
stai
parlando di.. matrimonio?!”
“Hai capito
adesso
perché sono scappato da quella cena?!”
Si scostò
dalla
finestra per tornare alla sua scrivania.
L’ ufficio
era
deserto. C’ erano solo loro due, ad aspettare che
l’ attività prendesse il
volo. E tutta questa calma non faceva che rendere più
nervoso il mezzo demone.
“Maledizione,
è
più di una settimana che siamo qui ad aspettare che qualcuno
ci contatti.
Abbiamo messo annunci, speso soldi per farci pubblicità e
anche Sesshomaru ci
sta aiutando. Eppure ancora niente..”
“Amico ci
vorrà
del tempo, non è così facile..”
“Lo sarebbe di più con altra
pubblicità. Un’ azienda intera che si occupa di
riviste, e quindi immagini, comunicazione.. ecco perché ho
detto di si.” Una
mano nei capelli e un lungo sospiro.
“Vedrai che
ce la
faremo.. anzi, che ce la farai” sorride Miroku sornione.
“che
diamine,
posso sempre farmi gli affaracci miei senza dover dire proprio
tutto!”
“ehm.. ecco
a tal
proposito Inuyasha dovrei confessarti una cosa.. ieri sera prima di
andare via
ho come dire.. chiesto alla bellissima Sango un appuntamento. Ha
accettato.. ma
ovviamente a una condizione”
“e quale sarebbe?!”
“che io ti
tenga
d’ occhio..”
“ma.. ma
cazzo
Miroku! Ti ci metti pure tu?!”
“scusa
Inuyasha,
ma non ho saputo dire di no a cotanta bellezza”
“certo.. e
chi
aveva dubbi! Sei peggio di una donna ficcanaso”
“sarà,
ma ti
confesso che quella ragazza ha davvero un non so
ché..”
“guarda che lo dici con tutte”
“ma davvero?”
“si davvero!”
“che strano..” sorrise Miroku
“vado a
farmi un
giro.. “
“e va bene,
tengo
d’occhio io la baracca”
“già,
e da chi?”
con un’ ultima occhiata ironica Inuyasha si
allontanò, la giacca sulla spalla e
una in tasca in cerca del telefonino. Aveva decisamente bisogno di un
modo per
sfogarsi..
Un paio d’
ore
dopo si trovava nel letto della fidanzata, che gli stava avvinghiata
come un
koala.
Avevano appena
fatto sesso, eppure lui era ancora irrequieto. Aveva caldo, e lei non
gli si
scollava di dosso nemmeno un secondo!
“amoruccio..”
un
braccio sul petto, la testa sulla sua spalla
“ci pensi?
Un
giorno sarà sempre così. Ci sveglieremo insieme,
faremo l’ amore ogni giorno..”
La stretta si
consolidò ancora di più.
-ho bisogno di una
sigaretta- pensò il mezzo demone
Si sporse per
raccogliere il pacchetto dalla tasca della giacca, lasciata per terra
accanto
al letto. Prese l’ accendino e accese la sigaretta che teneva
fra i denti.
“ma tesoro,
da
quanto hai preso a fumare?”
“solo ogni
tanto..
sono un po’ nervoso ultimamente”
“amoruccio
mio, è
per il lavoro?”
-il lavoro.. te..
il lavoro.. e comunque sempre te-
“già,
è per
quello” un lungo tiro di sigaretta
“vedrai che
tutto
si aggiusterà. Intanto se vuoi.. posso farti sentire
meglio..” lentamente fece
scendere la mano sotto il lenzuolo, lungo il petto e poi più
in basso, fino
all’ inguine.
Lo prese in mano,
stringendo delicatamente.
Inuyasha le
bloccò
il polso
“scusa, ma
non mi
va più”
Si mise a sedere e
iniziò a rivestirsi. La sigaretta fra le labbra
“si
può sapere che
ti prende?” la ragazza si teneva il lenzuolo fino al collo,
l’ espressione
irosa e le guance arrossate. Sentirsi rifiutata non le piaceva di certo
“Kikyo,
adesso
devo tornare a lavoro.. scusami, sono solo pensieroso”
Mise i piedi nelle
scarpe e si alzò dal letto. Si girò a guardarla.
Un po’ gli
dispiaceva.. vederla nuda e non farci nulla. Vederla così
disponibile e non
aver voglia di starci vicino. Vederla talmente devota e innamorata ,
come se
non fosse passato un giorno dal loro primo incontro.. e rendersi conto
che per
lui forse non era più così.
“beh, ora
vado” si
sentiva un po’ una merda.
“ti chiamo
più
tardi” si chinò a darle un bacio sulle labbra, non
ricambiato, poi si voltò e
uscì dalla stanza.
-come inizio non
c’è male.. un mese intero e parto così,
bel lavoro Inuyasha- pensò il mezzo
demone uscendo dall’ appartamento della fidanzata.
Scese le scale e
uscì dal palazzo, la sigaretta quasi finita. La prese e la
lanciò per terra.
Non solo fumare
gli faceva schifo, ma ovviamente, non aveva allentato nemmeno un
po’ la
tensione che sentiva addosso.
Prese a camminare.
***
Kagome aveva le
mani sudate e non sapeva da dove iniziare.
Guardava Rin da
sopra i suoi documenti, in realtà un foglio bianco con su
scritto.. esattamente
niente!
“eddai
Kagome
sputa il rospo! Sei in ritardo di tre giorni, fra poco è un
altro mese!!”
“l-lo
so”
“e
quindi?” uno
sguardo indagatore si dipinse sul volto della sua bella capa.
Rin, figlia di un
ricco, ricchissimo, fottutamente straricco imprenditore. Era ovviamente
ricca
fino al midollo anche lei, e la sua bellezza forse era addirittura
più
abbagliante del suo conto in banca.
Accavallò
le gambe
e tirò un lungo sospiro dal naso. Si stava spazientendo
“beh,
quindi.. per
il prossimo mese ho in serbo un articolo.. diverso”
“che intendi
con
diverso santo cielo? Adesso i maialini li mettiamo in valigia? Ben
venga che è
diverso! Di che parla?”
Non era antipatica
anzi, era capitato più volte che uscissero a bere qualcosa
insieme, fra
colleghe, e Rin si era sempre dimostrata umile e divertente. Eppure
quando si
parlava di lavoro.. ecco la versione incazzosa pretenziosa a
più non posso!
“La
fedeltà, degli
uomini. O per meglio dire.. la loro incapacità
nell’ esserlo..”
Kagome nascose il
viso dietro ai fogli bianchi, aspettandosi un urlo del tipo
-ma che cazzo vuol
dire?!-
Quando invece..
“mmh…
vai avanti
per favore”
“beh ecco..
io e
Sango abbiamo conosciuto un tizio una sera. Un tizio che a quanto pare
non è in
grado di essere fedele alla sua fidanzata”
“brutto
stronzo..
continua!” Ok era sulla pista giusta, femminista nel sangue,
Rin si stava
incuriosendo di brutto
“e allora
gli
abbiamo proposto di prestarsi a questa specie di gioco.. ovvero di
monitorarlo
per un mese intero, e vedere se riuscirà
a non metterle corna a destra e a manca.”
Rin la stava
squadrando. Qualcosa non la convinceva
“Ok, ci sta.
Quel farabutto
ha bisogno di essere messo in riga! Ed è intrigante la cosa,
mi piace..
tuttavia mi domando… per quale motivo un dongiovanni
spudorato e traditore
dovrebbe prestarsi a una cosa del genere?”
-eccoci al sodo..-
“beh ecco,
diciamo
che in cambio gli ho promesso qualcosa” Kagome era rossa e
davvero davvero
agitata
“che
cosa?”
“..un
po’ di
sponsor per la loro attività”
“che
cos’hai
fatto?!?!?!?!”
Eccola, umiliata e
senza lavoro
“Lo so lo so
sono
stata avventata ma.. ero un po’ ubriaca e lui così
stronzo e.. diceva che non
avevano clienti e allora io ho dovuto allettarlo per questa storia del
tradimento..”
Rin si stava
massaggiando le tempie.
“santo
cielo.. e
va bene. Organizza un incontro con questo tizio. Parliamone faccia a
faccia!”
“certo capo,
grazie!” Kagome si alzò con l’
intenzione di fuggire alla velocità della luce
“e
Kagome…”
“si?”
“mi
raccomando..
non cacciarti nei guai. Ricordati che chi è single
è sempre in cerca di un
amante.. e chi non lo è, pure.”
Kagome la
guardò
allibita. Che cacchio voleva dire?!
“..beh
grazie Rin,
buona giornata!” e se ne scappò via.
***
Il sabato
pomeriggio, si erano dati appuntamento a un bar. Quando Kagome
arrivò, Sango e
Miroku erano già seduti a un tavolino, mentre Sesshomaru
aspettava in piedi con
le mani in tasca
“ciao,
ragazzi”
“Buongiorno
Kagome!”
Miroku era davvero allegro, chissà come faceva.. lei non si
sentiva troppo
felice.
“Ciao
Miroku, come
stai?”
“divertito,
grazie”
sorrise lui
Sango era
altrettanto sorridente. Mah..!
Pochi minuti dopo
arrivò anche Inuyasha
“ciao”
disse
svogliatamente. Si sedette vicino a Miroku e rimase imbronciato con le
braccia
conserte
“Inuyasha
amico
mio, non sei contento di essere qui in ottima compagnia?”
“fottiti”
“bene, come
non
detto”
Kagome lo
squadrò.. come diamine faceva un ragazzo così
scorbutico e maleducato ad avere
una fidanzata? Chissà forse era attaccata ai soldi.. ma no,
se lui avesse avuto
dei soldi di certo non avrebbe avuto problemi con l’
attività!
Insomma doveva
essere un bravo compagno allora.. forse.. nel letto..
Avvampò e
si riscosse,
che caspiterina andava a pensare?!
Qualcosa la
distolse dai suoi pensieri. La voce di Rin
“eccomi,
buon
pomeriggio a tutt…” la frase rimase incompleta,
mentre si toglieva gli occhiali
da sole per guardare meglio qualcuno. Per l’ esattezza
Sesshomaru.
Anche lui si
riscosse, togliendo le mani dalle tasche e facendo un mezzo passo in
avanti.
Tutti guardavano i
due senza avere il coraggio di dire niente
Ci pensò
Miroku a
salvare la situazione
“buongiorno,
tu
devi essere Rin, la capa di queste due belle fanciulle, non
è vero?” le porse
la mano. Rin lo guardò
“io sono
Miroku,
molto piacere”
“P-piacere
mio,
Rin”
“questi sono
il
mio socio in affari, Inuyasha, e suo fratello Sesshomaru”
“ciao”
disse un
impassibile Inuyasha
Ma dalla bocca di
Sesshomaru non uscì parola. I loro sguardi rimasero
incollati senza sosta
“beh la
vogliamo
sistemare questa pagliacciata?” Inuyasha si stava spazientendo
Rin lo
guardò
“e
così saresti tu
quello che cornifica come se non ci fosse un domani?”
esclamò sedendosi vicino
a Kagome. Anche Sesshomaru prese posto, esattamente di fronte a lei.
Sango
ridacchiò.
Inuyasha proprio per niente
“Kagome mi
ha
parlato di quest’ idea dell’ articolo.. e anche
della pubblicità per la vostra
attività. Posso sapere di cosa si tratta intanto?”
“uno studio
di
geometri” esordì Miroku “io e Inuyasha
abbiamo aperto da poco, Sesshomaru
essendo architetto ci sta aiutando molto.. eppure ancora non siamo
riusciti ad
avviare niente di pratico”
“capisco”
rispose
Rin
“penso che
ulteriore pubblicità ci farebbe comodo, molto.. anche
perché se continuiamo
così rischiamo già di chiudere..”
“la vostra
non è sicuramente
una scelta facile, il periodo non è dei migliori per
iniziare lavori in
proprio, la specializzazione poi.. competitiva e di difficile
visibilità. Intanto
ditemi, di cosa vi occupereste nel dettaglio? Parliamo di edilizia o di
grafica?”
“beh
entrambi.. abbiamo
le competenze per fare entrambe le cose”
“questo
è già
sbagliato. Non potete offrire un servizio competente e produttivo se
partite
dal presupposto di poter fare tutto.. siete in due e il lavoro
sarà tanto. Fatemi
sapere in cosa vi sentite più sicuri, per allargarvi
c’è sempre tempo..”
Miroku prese carta
e penna e iniziò a scarabocchiare qualcosa. Inuyasha ,
seppur, dubbioso, doveva
riconoscere che quella donna sapeva il fatto suo.
“Immagino
abbiate
già un logo” Miroku annuì
“mandatemi tutto a questo indirizzo mail” gli porse
un bigliettino da visita
“voglio
tutti i
dettagli dell’ azienda, membri, logo, nome, patrimonio. E
piano piano vedremo
di farla fiorire. Ci serviranno uno slogan, una presentazione ufficiale
e degli
affiliati che ci facciano pubblicità.”
Miroku continuava
a scrivere
“inutile
sottolineare che abbiamo un mese di tempo, un mese entro il quale in
cambio, io
otterrò l’ articolo che Kagome mi ha
promesso” e posò gli occhi su Inuyasha
“credo che
ovviamente Kagome dovrà essere resa partecipe di tutti i
tuoi spostamenti, e di
tutte le tue avventure..”
“non ce ne
saranno, puoi starne certa!” inveì il mezzo demone
“questo lo
vedremo!”
sorrise
“beh ma.. se
in
effetti Inuyasha riesce a essere fedele a Kikyo.. allora che
succede?” chiese
Sango.
Tutti si
guardarono
“ogni cosa a
suo
tempo. Ora devo proprio andare. Ci aggiorniamo” Rin si
alzò e si rimise gli
occhiali da sole.
“grazie Rin,
ti
manderò tutto al più presto” Miroku le
porse la mano e si salutarono. Inuyasha
bofonchiò un saluto veloce. E Rin girò sui tacchi
per andarsene
“caspita, la
vostra capa è davvero una tipa tosta ragazze!”
“già,
Kagome ha il
terrore ogni mese che deve presentarle un articolo!”
“Eddai
Sango,
smettila!”
“chiedo
scusa”
disse Sesshomaru, che in un secondo si alzò e
sparì nella stessa direzione in
cui era andata Rin.
I quattro lo
guardarono per poi tornare alle loro bevande.
“allora,
come
pensate di organizzare la cosa?”
***
Doveva ammettere
che per camminare su quei trampoli era comunque veloce, faceva dei gran
passi. Ovviamente
in confronto a lui non era niente
“Rin”
provò a
chiamare, ma lei se possibile aumentò ancora di
più
“Rin!”
in pochi
passi la raggiunse e le prese il braccio, facendola girare.
Dio, era
più bella
che mai.
“che cosa
vuoi?”
“solo
parlarti..”
“beh io non
ho
niente da dirti”
“perché hai accettato di aiutare mio
fratello?” lei sussultò.
“infondo un
misero
articolo come quello.. cosa vuoi che sia in confronto a quello che
intendi fare
per lui?”
“te
l’ ho detto,
io sono una di parola, tutto qua”
-come potrei dirti
che vederti di nuovo.. mi ha fatto perdere la ragione.. che
l’ho fatto solo
per..-
“balle”
“stai forse
dicendo che sono una bugiarda?”
“tu?
Mai..”
Lentamente
mollò
la presa sul braccio, per far scorrere le mani su entrambe le sue
braccia, fino
ai fianchi
“..tu sei
semplicemente bellissima.. più di quanto
ricordassi..” Rin si divincolò come
una furia
“risparmia
il
fiato, Sesshomaru!”
Lo guardò
negli
occhi e sentiva che i suoi stavano per cedere
“quello che
pensi
tu, non ha più alcun interesse ormai.. addio”
Si girò e
corse
approfittando del semaforo verde, per poi riprendere a camminare verso
la sua
auto. Giusto in tempo per non far vedere le lacrime che rigavano il suo
volto.
Booonjour!
Eccomi finalmente
son riuscita a continuare anche questa storia J
Ho in serbo un
po’
di cosucce che spero possano piacervi, muahaha!
Bene cavolate a
parte attendo fiduciosa vostri commenti e dritte please! Grazie
A presto!
Aruko