Serie TV > Arrow
Ricorda la storia  |      
Autore: Ragdoll_Cat    19/06/2015    5 recensioni
Un piccolo missing moment che potete collocare in un punto qualsiasi fra la puntata 1x14 e la 2x09.
Perché?
Perché dopo la 2x09 Oliver non ha più dovuto celare la propria identità con il trucco verde sugli occhi.
Infatti la storia verte proprio attorno a questo dettaglio.
[Olicity]
[Per Ella Rogers]
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo un inverno particolarmente rigido ed una primavera fredda e piovosa l'estate era finalmente arrivata a Starling City.
Durante il weekend intere famiglie si riversavano in spiaggia per godersi il sole e il mare.
Gli studenti universitari liberi dall'obbligo delle lezioni sottraevano alcune ore allo studio per andare a nuotare e ricaricare le batterie.
In quei giorni l'aria calda proveniente da sud non portava alcun refrigerio. L'intera città sembrava avvolta da una cappa di umido che odorava di salsedine.
 
Oliver appollaiato su di una scala antincendio che dava direttamente sulla Freemont attendeva con pazienza il suo obiettivo; l'aria appiccicosa che respirava gli era familiare.
Anche a Lian Yu l'odore salmastro gli riempiva le narici notte e giorno, quando nei primi tempi sostava lungo la battigia, nella speranza di avvistare una nave che potesse salvarlo.
Ma non era arrivato nessuno. Oliver ricordava perfettamente quella lama fredda e spietata che con forza gli sferzava il viso, implacabile e rabbiosa.
Aveva imparato una cosa in quei cinque lunghi anni di lontananza: l'arte dell'attesa.
Non era mai stato un tipo paziente, tuttavia quando si appostava per cacciare un cinghiale doveva rimanere immobile per ore e ore... e pazientare, ovviamente.
 
Oliver pensava a queste cose mente aspettava che Arthur Mitchell uscisse dal casinò illegale (ma dotato di aria condizionata); era lì in attesa e sopportava stoicamente la calura.
Il suo costume da Vigilante aderiva al suo corpo (era proprio il caso di dirlo) come una seconda pelle, facendolo sudare copiosamente.
Pazientare ancora ed ancora, ignorando il fastidioso bruciore agli occhi causato da quelle stille salate che dalla fronte colavano lungo il suo viso.
Aveva perso il conto delle gocce che scendevano lungo la spina dorsale ad ogni suo respiro.
Intorno a lui c'era solo silenzio, l'unico rumore che percepiva era il battito del proprio cuore.
 
Finalmente l'obiettivo uscì dalla porta sul retro ed Oliver poté agire.
Con poche frecce sistemò i gorilla di Mitchell e con un agile salto si trovò faccia a faccia con l'uomo.
 
-Arthur Mitchell! Tu hai tradito questa città!-
 
Adesso anche il malavitoso aveva iniziato a sudare vistosamente, ma se a causa del caldo o per la paura, Oliver non poteva saperlo.
 
-Restituisci tutto quello che hai rubato o la prossima volta che ci incontreremo, la mia voce sarà l'ultima che sentirai!
Hai tempo fino a domani mattina!-
 
Detto questo scoccò la freccia verso il tetto di un edificio e si lasciò trasportare in alto dal cavo che vi era attaccato.
 
Una volta al sicuro, attivò il comunicatore:
 
-Felicity?-
 
-Sì?-
 
-Missione compiuta?-
 
-Un attimo... Sì! Ha già iniziato a trasferire i fondi. I pensionati riavranno i loro risparmi, entro poche ore. Ottimo lavoro Oliver!-
 
-Grazie! Tu e Diggle andate a casa. Ci aggiornemo domani.-
 
-OK! Ciao!-
 
Un quarto d'ora dopo Oliver era arrivato al Verdant.
Entrò nel covo e posò l'arco sul tavolo, poi alzò il cappuccio del costume ed abbassò la zip della casacca, per poi togliersela con un unico movimento, rimanendo così a torso nudo.
Era ancora sudato a causa dell'appostamento e nel rifugio c'erano a malapena 20° C.
 
La temperatura doveva mantenersi bassa per non rischiare il surriscaldamento delle apparecchiature di Felicity, arco e frecce non avevano di questi problemi, pensò.
Tuttavia Oliver non aveva alcuna intenzione di ammalarsi e quindi si diresse verso la doccia, che con una certa abilità era riuscito a far installare, durante la ristrutturazione della fonderia; del resto in un nightclub “incidenti” con dei cocktails e cose simili erano comuni e quindi perché non offrire ai propri clienti la possibilità di rimediare? Ovviamente gli ignari idraulici non si erano resi conto di aver installato la doccia all'interno del covo di Arrow...
 
Dopo pochi minuti Oliver uscì dal minuscolo bagno con addosso dei pantaloncini di cotone e una maglietta dello stesso tessuto.
La doccia lo aveva ritemprato, scacciando la stanchezza ma in compenso gli era venuta fame.
Si passò una mano fra i capelli ancora umidi e si diresse verso il mini frigo che Felicity lo aveva indotto ad acquistare; la giovane informatica infatti si era lamentata più volte del fatto che mentre lui e Diggle erano in missione, lei doveva stare ad aspettare e quando era nervosa, mangiava.
Perciò aveva allestito una piccola dispensa d'emergenza all'interno del covo con biscotti, patatine, cioccolata, insomma i generi alimentari di conforto per antonomasia (e non proprio salutari a dirla tutta) ma che le davano energia nei momenti più difficili.
 
Non si era dimenticata di Oliver e Diggle, ovviamente; quei due si allenavano duramente e perciò per loro due c'erano barrette energetiche ed anche altri alimenti per gli sportivi.
Gli energy drink e gli integratori minerali avevano trovato posto sul pavimento, dove non avrebbero dato fastidio a nessuno ma purtroppo erano vicini ai server che come si sa, sprigionano parecchio calore, perciò anche se l'ambiente era costantemente fresco le bibite erano sempre (disgustosamente) tiepide.
Quando Oliver si era lamentato di questo fatto Felicity gli aveva risposto che non era colpa sua, lo spazio era limitato; se voleva le bibite fresche avrebbe dovuto acquistare un frigo, dopo di che si era voltata verso gli schermi terminando così di fatto la conversazione e lasciando Oliver spiazzato, perché non c'erano molte persone in grado di tenergli testa, ma alla prima occasione si sarebbe vendicato.
 
Ora il nuovo elettrodomestico ronzava quietamente nel covo deserto, pieno di bevande rinfrescanti ed ogni tanto ospitava pure dei frullati, non proprio light, del Big Belly Burger.
 
Aprì lo sportello ed estrasse un integratore di sali minerali al gusto d'arancia, poi dopo aver richiuso il frigo, pescò dalla dispensa un paio di barrette al cioccolato.
Stava per scartare la prima quando udì dei passi provenire dalla scaletta metallica.
 
-Chi è?- domandò.
 
-Oliver?-
 
-Sì... Felicity che cosa ci fai qui?-
 
-Ero quasi arrivata a casa quando mi sono accorta di aver dimenticato il tablet quaggiù.
Ho parecchio lavoro da fare e...- mentre stava parlando Felicity era arrivata in fondo alla scala ma non terminò mai la frase perché non appena lo ebbe visto, scoppiò a ridere.
 
-Cosa c'è?-
 
-Niente...- rispose lei con le lacrime agli occhi.
 
-Felicity! Cosa c'è?-
 
-Sembri un panda!- gli disse continuando a ridere di gusto.
 
Oliver a quel punto, si specchiò nei monitor spenti; non si era tolto il “trucco” da Vigilante prima di farsi la doccia ed ora delle striature verdi ornavano il suo viso, facendolo assomigliare ad un clown triste.
Scoppiò a ridere pure lui e dopo aver appoggiato sulla scrivania bibita e snack, si diresse verso la scatola di legno che aveva riportato da Lian Yu.
L'aprì e dopo pochi istanti trovò quello che stava cercando: un barattolo sigillato.
Svitò il coperchio ma con disappunto trovò l'interno completamente vuoto.
 
-Cosa c'è Oliver?- gli chiese Felicity che nel frattempo lo aveva affiancato.
 
-Niente di grave, ho solo terminato la pasta detergente e non ho gli ingredienti per rifarla.-
 
-Come farai con il trucco?-
 
-Proverò ad usare un po' di comune sapone, dovrebbe bastare.-
 
-Ne sei sicuro?-
 
-No, ma proverò lo stesso.-
 
Dopo cinque minuti di lavaggio, l'alone verde intorno ai suoi occhi era ancora più grande.
Felicity si morse la lingua per impedirsi di ridere.
All'improvviso le venne un'idea.
 
-Ho trovato! Oliver, siediti qui e aspetta un minuto.-
Detto questo iniziò a rovistare nella sua borsa a bauletto.
 
-Ecco! Ora chiudi gli occhi e fidati di me.-
 
-OK!- le rispose con un lieve sorriso sulle labbra.
 
Felicity si avvicinò ad Oliver e molto delicatamente iniziò a detergergli il viso con una salvietta.
Erano molto vicini, Felicity poteva percepire il profumo muschiato del doccia schiuma di Oliver, era un odore proprio adatto a lui, fresco e forte.
Scosse la testa con veemenza, ma a cosa stava pensando?
Per fortuna Oliver aveva gli occhi chiusi altrimenti si sarebbe accorto del suo rossore...
 
-Oliver?-
 
-Mmh-mmh?-
 
-Cosa usi per truccarti? Non che tu ti trucchi, insomma non usi dei cosmetici tipo mascara, fard, rossetto, sì... hai capito...- tentò di recuperare.
 
Felicity! Smettila di scavarti la fossa da sola!
 
Oliver per niente infastidito dalla domanda, le rispose:
-È un'emulsione composta da grasso di motore e delle erbe di Lian Yu. Il detergente per togliere la patina verde è un miscuglio di diverse erbe, sempre provenienti dall'isola.-
 
-Capisco... ecco ho finito!-
 
-È venuto via completamente?-
 
-Perché non guardi tu stesso?-
 
Oliver aprì gli occhi e afferrò lo specchio; il viso era completamente pulito, non vi era più alcuna traccia di verde.
 
-Grazie!-
 
-Hai visto? Sei tornato bello come prima! Non che prima tu fossi brutto...-
 
Accidenti! Un filtro cervello-bocca, no?
 
-Grazie Felicity! Per curiosità cosa hai usato?- le chiese con un sorriso.
 
-Una sciocchezzuola che noi donne portiamo sempre in borsa, per le emergenze: le salviette detergenti e struccanti- gli rispose mostrandogli il pacchetto semivuoto.
 
-Anch'io ho una scorta per le emergenze, Felicity...- le disse con un tono misterioso, mentre si dirigeva verso il frigo.
 
-Davvero? Cosa?-
 
-Questo!- replicò mostrandole una confezione di gelato.
 
-Oliver! Mi hai tenuto nascosto del gelato? Non puoi fare una cosa del genere! Forza! Apri la scatola e porta due cucchiai!-
 
-Sissignora!-
 
Iniziarono a mangiare il dolce contenuto della vaschetta alternando parole e risate.
Ad un certo punto Felicity gli chiese:
 
-Ma come lo produci? Il balsamo intendo. Non ho mai visto erbe quaggiù.-
 
-Ho portato delle piantine con me quando sono tornato e le ho sistemate nella serra a casa mia.-
 
-Certo che su quell'isola non mancava nulla, quasi quasi potrei trasferirmi lì...-
 
-Non credo che tu possa sopravvivere per molto tempo laggiù...-
 
-Ah no? Per via delle mine?-
 
-No... perché non c'è il Wi-Fi!-
 
A quelle parole Felicity si bloccò, incredula, con il cucchiaio sospeso a mezz'aria... Oliver aveva fatto una battuta?
Sì! E l'aveva anche presa in giro... e a quanto pare si stava divertendo, era evidente poiché il sorriso che andava ad ingrandirsi sulle sue labbra era difficile da ignorare.
 
Lei gli sorrise di rimando e disse:
-Hai ragione, niente Wi-Fi, sarei morta dopo dieci minuti!-
 
Ed entrambi scoppiarono a ridere, per l'assurdità di quella conversazione.
 
Quando ebbero finito di mangiare, Felicity guardò l'ora e restò stupita del fatto che fosse così tardi ed esclamò:
-È tardissimo! Devo andare altrimenti domani o meglio dopo non riuscirò a combinare nulla!-
 
Fece per alzarsi ma Oliver la trattenne per il polso:
-Felicity è sabato! Perché dovresti andare al lavoro?-
 
-Perché ho parecchio lavoro arretrato da sbrigare, dovrò lavorare per tutto il weekend.-
 
-Eh no!-
 
-Come scusa?-
 
-Ti concedo solo il sabato, ma domenica tu andrai in spiaggia a prendere un po' di sole.-
 
-Mi stai dando degli ordini?-
 
-Sono il tuo capo Felicity, posso darti degli ordini e mi aspetto che lei gli esegua signorina Smoak.-
 
-D'accordo signor Queen, domenica andrò in spiaggia.-
 
-Buonanotte Felicity!-
 
-Buonanotte Oliver!-
 
Detto questo Felicity si alzò e dopo pochi istanti era scomparsa, salendo rapidamente lungo la scala.
 
Oliver si attardò qualche minuto per risistemare l'ambiente e poi pure lui andò a casa.
 
 
 
 
***
 
 
 
Si prospettava un'altra giornata di sole e Felicity a bordo della sua Mini osservava con desiderio il mare azzurro che si estendeva verso l'orizzonte.
Era domenica mattina e come promesso ad Oliver era diretta alla spiaggia, ma prima di godersi il mare e la sabbia doveva fare una cosa.
Parcheggiò vicino al Verdant e si diresse al covo.
Oliver era già lì, in pieno allenamento e non si era accorto del suo arrivo.
 
-Oliver!- lo chiamò.
 
-Felicity cosa ci fai qui? Non dovresti essere in spiaggia?-
 
-Ero quasi arrivata, quando mi sono accorta di aver dimenticato una cosa quaggiù...- gli rispose replicando la conversazione che avevano avuto la notte precedente.
 
-Ah sì? Cosa?-
 
-La tua compagnia! Forza, non puoi restare qua sotto quando fuori c'è il sole, dai sbrigati andiamo!-
 
-Non ho il costume!-
 
-Non mi incanti! Prendi un paio di pantaloncini di ricambio ed il gioco è fatto!-
 
Oliver si fermò a guardare Felicity, era raggiante e davvero carina con indosso quel prendisole giallo e bianco.
 
-D'accordo!- le rispose, iniziando a divertirsi pure lui.
 
Tempo cinque minuti ed era pronto, stavano per andarsene quando Felicity esclamò:
-Quasi dimenticavo! Le ho comprate per te!- continuò porgendogli un pacchetto di salviette struccanti -In caso d'emergenza...-
 
-Grazie Felicity!- le rispose prima di darle un bacio lievissimo sulla guancia.
 
-Di nulla!- replicò lei arrossendo leggermente -Andiamo! Ho proprio voglia di fare un tuffo in mare!-
 
Tuffo che Oliver le fece fare poco più di mezz'ora dopo, ignorando allegramente le minacce di morte di Felicity.
Del resto la vendetta è un piatto che va consumato freddo o meglio bagnato.
 
FINE
 
 
Angolo dell'autrice:
Ciao!
Sono tornata!
Vi sono mancata?
Voi sì, tanto!
Questa one-shot era nata come semplice missing moment, come sia arrivata a scrivere di Oliver e Felicity in spiaggia rimane un mistero anche per me!
Infatti credo che nelle ultime righe Oliver sia un pochino OOC, ma che diamine [Linguaggio! (Cit.)] siamo in vacanza!
 
Note tecniche: non so se nel covo ci sia o meno la dispensa ma nessuno si è mai chiesto se hanno qualcosa da mangiare laggiù?
Punto due: mi raccomando non fate come Oliver e non cogliete erbe e piante esotiche quando andate in vacanza, per poterle coltivare da noi, è rischioso per le nostre colture! *Airport Security Italia*
 
Passando a cose serie:
Buon Primo EFPleanno Ella Rogers!
*Lancia coriandoli e stelle filanti*
Un piccolo pensiero per una grande amica!
Un abbraccio!
Ragdoll_Cat
 
P.s. Un abbraccio a tutti voi lettori, grazie per essere passati!
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: Ragdoll_Cat