Perché stava piangendo? Alessia, la ragazza simpatica e pazza, sempre (o quasi) col sorriso sul volto, ora stava piangendo…
La verità era che molti di quei sorrisi erano falsi… già, falsi… .
Molti dicono che un sorriso costa poco e rende molto… per lei non era vero… o almeno, non era vero per tutti i sorrisi… i sorrisi falsi le toglievano qualcosa, un pezzo alla volta, si sentiva come costretta a farli… ma c’erano alcune volte, seppur rare, in cui sorrideva davvero… .
Una volta quei sorrisi li rivolgeva a tutti, ma ora era cambiata, era cresciuta e aveva capito che niente dura per sempre, insomma niente era tutto rose e fiori… .
Già fiori… come quello strano tulipano…
Ma che si ritrovava a pensare? A lui… quell’arrogante di un tulipano… infondo non erano niente più che amici, ma forse sarebbe stato meglio essere qualcosa di più? Ma che si ritrovava a pensare!? A lei non piaceva Nagumo, no!
Per togliersi quei pensieri dalla testa, Ale decise di andare a fare due passi, e mentre passava per il corridoio intravide la sua immagine nello specchio.
Era proprio cresciuta… .
Vedeva tutti i giorni, la foto di lei e sua nonna, di quando aveva solo 7 anni… le sembrava fosse ieri.
Da quel momento era cresciuta tanto:
I capelli, prima lunghi fino al sedere, ora erano lunghi solo fino a poco sotto le spalle.
Ora erano più chiari, con i colpi di sole e una ciocca rossa sul ciuffo.
Era più alta, aveva le sue forme, insomma, ora aveva 13 anni e a breve ne avrebbe compiuti 14, non ne aveva più 7, era cresciuta, era cambiata.
Uscì di casa e si diresse verso la torre inazuma, non sapeva perché ma quel posto le infondeva un’immensa tranquillità.
Sperava davvero che non ci fosse nessuno… tanto meno quel tulipano… . Ancora a pensare a lui?
No, basta, doveva toglierselo dalla testa.
Si sedette ai piedi di un albero e frugò nella borsa alla ricerca delle sue fidate cuffie, o anche degli auricolari, voleva solo perdersi nella musica e nel panorama che quel posto le offriva.
Dopo essersi messa gli auricolari fece partire la playlist.
Era talmente assorta nella musica che non si accorse che qualcuno le si era avvicinato, fino a che non le si sedette accanto.

-N-Nagumo, che ci fai qui?- chiese Ale, togliendosi gli auricolari, vedendo chi era il ragazzo

-Guarda che è un posto pubblico, posso venire qui come ci puoi venire tu- rispose il rosso facendo il suo solito sorriso strafottente
Ale non rispose, si limitò a tenere lo sguardo basso.

Nagumo, vedendo il comportamento dell’amica le chiese -hey, tutto bene? Che hai?-

-niente, tranquillo- disse rivolgendogli un sorriso, anche questa volta un sorriso falso

-ora basta con questi sorrisi falsi! Si sincera per una volta! Sono tuo amico puoi dirmi che succede, non nascondermi le tue emozioni!-

Nagumo aveva quasi urlato quelle parole, aveva cambiato umore all’improvviso, non aveva più quel sorriso strafottente sul volto, ma la sua espressione era un misto tra l’arrabbiato e il preoccupato.
Sentendo quelle parole Ale si sfogò.
Si mise a piangere e si gettò tra le sue braccia

-Non ce la faccio più Nagumo!Tu hai capito, la maggior parte dei miei sorrisi sono falsi! E’ da tanto, troppo tempo che non faccio vedere agli altri la vera me, non ci riesco, ho perso l’allegria, la gioia… ho perso quelle qualità che mi rendevano me stessa… ho perso la mia vera personalità, e non so come fare a stare meglio, a tornare quella di prima… non so che mi sta succedendo. Tu sei l‘unico che l‘ha capito.-

Disse Ale tra i singhiozzi, quasi urlando.
Ecco, si era sfogata.
Nagumo nel frattempo continuava a stringerla a se

-Tranquilla Ale, non lascerò più che tu ti senta così, te lo prometto- le disse Nagumo assumendo un tono dolce
Ale lo guardò negli occhi, aveva capito che era sincero

-grazie- gli disse stringendosi di più a lui

-di niente-rispose Nagumo -infondo, se tu non fossi così, non mi sarei innamorato di te…-

Appena si accorse di ciò che aveva detto, Nagumo distolse lo sguardo e arrossì, Ale arrossì a sua volta e sgranò gli occhi.

-S-scusa io non volevo… c-cioè, l-lo so che questo è un brutto momento per te e n-non volevo… c-cioè…-

tentò di dire Nagumo imbarazzato, che nel frattempo era diventato più rosso dei suoi stessi capelli
Ale, capendo che sarebbe anche andato avanti all’infinito, si affrettò ad unire le loro labbra
Era un bacio dolce, con tanto amore, e in quel momento capì che si, le piaceva Nagumo, e che sì, anche lei era innamorata di lui.
Ale gli cinse il collo con le braccia per approfondire il bacio.
Si staccarono solo per mancanza d’aria.

-Ti amo anch’io- disse Ale guardando negli occhi Nagumo

Stava sorridendo, finalmente non era più un sorriso falso, ma un sorriso raggiante, di pura gioia

-Sei fantastica quando sorridi- le disse Nagumo -ti prometto che ti proteggerò, e che non sarai più costretta a fare sorrisi falsi - concluse con tono dolce

-grazie- gli rispose Ale - tu sei l’unico che è riuscito a capire come mi sentivo, l’unico con cui mi sono sfogata, grazie-

-ti accompagno a casa?- le chiese Nagumo prendendola per mano

-perché no- rispose Ale con semplicità

Mentre si alzavano Ale disse -tanto per essere chiari, noi adesso siamo…-

-certo- la anticipò Nagumo
Ale gli rivolse un enorme sorriso

-ti amo- gli disse

-anche io- rispose Nagumo
E così se ne andarono mano nella mano,
In quel momento erano solo loro due, senza bisogno di nessun altro,
due anime gemelle destinate a stare insieme.






Angolino dell’autrice:
Ciiiao!!!!!!
Rieccomi con un’altra fic!
Spero che vi piaccia o che sia almeno accettabile!
Spero che leggerete questa fic…
Nagumo: tanto non lo farà nessuno!
Zitto tu!  u.u
Stavo dicendo, spero che leggerete questa fic e che la recensiate!
Ringrazio TimeStrangerRay, _KImishuShira_ e Marina Swift  che hanno recensito la mia fic precedente, e ringrazio _Light90_ per avermi messa tra gli autori preferiti!
Mamma mia, mi avete resa felicissima, grazie mille!!!!! *.*
Bene, ora vado, a presto! ^^