“I'm like a rubberband until you pull me too hard, but I may snap when I move close...
But you won't see me fall apart, 'cause I've got an elastic heart.”
[Sia, Elastic Heart]

Infantile, sciocco, avventato. Non riflette prima di parlare, si comporta con naturalezza - troppa - ed è impulsivo, come un buon re non dovrebbe mai essere. Le fa perdere la pazienza, oltre alla testa. E poi non sa andare a cavallo.

Ma la cosa peggiore, quella che la fa restare sveglia la notte e impedisce ad ogni boccone di andare giù quando mangia, è che la vede solo come un'amica, nulla più: Rowan la guerriera e la compagna di giochi, la sua promessa sposa per scherzo, non una ragazza da corteggiare.
E lei se n'è innamorata. Solo che non vuole ammetterlo. Nemmeno a se stessa.
[Maric/Rowan, 105 parole]



 

"Entropy increasing, how long before I'm dust?”
[Imogen Heap, Neglected Space]

Ci sono ricordi che ti restano sotto la pelle per anni, come una malattia che non riesci a debellare: appiccicosi, malsani, fiele che prende il posto del sangue, bile che corrode gli organi, appestando l'animo. Per quanto provi a lavarli via, sembra che restino attaccati alla parte più profonda del cuore, corrodendola, infettandola. Dopo anni, nemmeno provi più a scacciarli: forse devono restare lì. Dopotutto, come puoi cancellare anni di violenze, frustate, orrori che ti sono finiti addosso senza che potessi fare nulla per eliminarli?
Resti immobile e impotente, nel tuo angolo buio. Aspetti.
Quando diventerai cenere? ti chiedi, mormorando una ninnananna con voce roca.
[Fiona, 104 parole]

 

 

"And I go crazy 'cause here isn't where I wanna be,
and satisfaction feels like a distant memory, and I can't help myself.
All I wanna hear her say is "Are you mine?"
[Arctic Monkeys, R U Mine?]

Non sapeva nemmeno lei se la desiderava davvero, quell'imitazione di sentimento.
Amore di cera, pronto a sciogliersi alla prima fiamma di un altro sentimento, passione che distrugge e brucia, ma non è per te.
Amore di gesso, che cade e si frantuma, per quanto sia stato costruito con cura, per durare. Forse non era abbastanza.
Amore di paglia, un mucchio di parole e promesse, pronte a volare via al primo alito di vento, senza che nessuno ti avvisasse di quanto sarebbe stato volatile, effimero.
Non sapeva nemmeno lei se lo desiderava, quel sentimento nato all'improvviso e difficile da controllare.
Ma la domanda pressante, sei davvero mio?, continuava a tormentarle la mente.
[Rowan/Maric, 108 parole]

 

"Do you wanna see heaven tonight? Underneath those lights you will look so beautiful...
Do you wanna see the stars before they fall, see the stars before they fall?"
[Sixx A.M, Stars]

"Non voglio lui. Sono stata una stupida."

Sei certa che, domani mattina, darai la colpa a Maric: in fondo, è stato lui a rifiutarti, lui a buttarti tra le braccia del suo migliore amico, lui a farti sentire rifiutata e sola e... ma nessuna scusa regge, alla fine. La verità è che l'hai sempre desiderato, e lo sai anche tu.

Loghain ti bacia sulle labbra, facendoti tremare. Poi sul collo, ed è lì che lo stringi di più a te, pregando che non se ne vada. Potrebbe sparire, diventare un'ombra, e allora chi lo riporterebbe indietro? Chi ti farebbe sentire finalmente desiderata, amata?
[Rowan/Loghain, 101 parole]

 

 

"I'll give you the last word: it's alright... it's alright.. it's alright"
[Imagine Dragons, Leave Me]

La regina si spegne come una candela che trema al minimo soffio di vento, triste e fredda come la cera dimenticata da tempo. Loghain le stringe una mano, ci appoggia le labbra per scaldarla.

Ha sperato di non vederla mai così. Ma il Creatore, nella sua grandezza generosa, si è dimenticato di Rowan Guerrin.
"Loghain... sei tornato?"
"Non avrei mai potuto dimenticare di salutarti."

Un colpetto di tosse e un sorriso si alternano sul suo viso, e la mano è sempre più fredda. Cerca di non farci caso. Forse guarirà, forse per la prossima primavera starà bene e guarderanno i fiori spuntare sugli alberi.
Vive di bugie, e lei si spegne. Piano piano.
[Loghain/Rowan, 109 parole]

 

"Lay down your pain, cut it from your heart , let it fall like rain, like tears in the dust"
[Scott Stapp, New day coming]

 

Le accarezza il viso con le dita tremanti, come se non credesse ai suoi occhi.
Eppure è lì, reale, il viso magro solcato da due lacrime brillanti, gli occhi spalancati che lo osservano, aspettando solo una parola.

"Sono stanca di soffrire, Maric. E tu?"

Non risponde: non saprebbe cosa dirle. Sa che il vuoto causato dalla mancanza di Rowan non può essere ancora colmato, ma una parte di sè desidera la pace, disperatamente, tristemente. Come uno spirito in pena che cerca di placare la propria anima, trema e la attira tra le braccia. Anche lui è stanco. Ma per quanto possa essere poco, le offre un rifugio.
"Anche io, Fiona."
[Maric/Fiona, 108 parole]