Spencer lo guarda, e non sa cosa prova.
Per quanto ci provi e ci riprovi non riesce a capirlo davvero.
Emozioni diverse, confuse, si affollano nel suo cuore e nella sua mente, senza che nessuna predomini.
Il suo cervello è sempre in funzione, vigile e scattante, ma adesso non pensa a nulla.
Non ce la fa proprio, per cui Reid è costretto a rimanere lì, fermo come una statua di marmo, di fronte a lui.
Lo guarda ma non lo vede, e non sa se la causa di ciò sono le lacrime che gli appannano la vista oppure se è perché è lui che inconsciamente non vuole guardare.
Se solo lo facesse si spezzerebbe in due, nel corpo e nell’anima, lo sa.
Perché non può essere, non è possibile che sia così.
Eppure lo è, e per quanto Spencer possa ingannare la mente, di certo il cuore conosce la verità, adesso che ha perso una parte fondamentale di sé.
Quella parte fondamentale che era Jason Gideon, il quale ora non è altro che un guscio vuoto privo di anima ricoperto da un lenzuolo macchiato di sangue scuro e rappreso.
Spencer lo fissa, e non capisce come un uomo forte e carismatico come lui possa essere stato sconfitto da qualcosa di banale come la morte.
È successo, però, e la presa di coscienza colpisce Reid come un pugno dritto nello stomaco, facendolo traballare.
Ha perso quello che era il miglior maestro che avesse mai avuto in vita sua, colui che ha occupato un posto fondamentale nel suo piccolo cuore, quel posto dove ci dovrebbe essere un padre.
Ma i momenti felici con Jason sono ora finiti, lontani, perduti per sempre, e Spencer continua a non riuscire a mettere ordine nei sentimenti che si affollano dentro di sé.
Gideon gli ripeteva continuamente che non sapere ciò che si prova è diverso dal non sentire nulla.
Gideon gli diceva ogni giorno anche che era fiero di lui, e Reid  si sentiva inorgoglito da quelle lodi inaspettate ed attese insieme, e non poteva trattenere un sorriso di estrema gioia.
E Gideon lo invitava sempre a godersi gli attimi fugaci della vita, anche quando era difficile andare avanti, anche quando tutto sembrava essere sbagliato. Ora però Jason tace.
E Spencer non sa se sarà mai più in grado di provare qualcosa.
O di sorridere.
O semplicemente di vivere.