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Autore: Mery Rose    27/06/2015    2 recensioni
"Quando sentirai bussare quattro volte, saprai che la fine è vicina."
Piccola one-shot, sugli ultimi momenti del decimo Dottore, prima della rigenerazione.
I protagonisti di Doctor Who e della ff, non sono di mia proprietà. Il mio è solo divertimento :)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Doctor - 10
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un Ultimo Saluto



Quando sentirai bussare quattro volte, saprai che la fine è vicina
.
Queste, le parole della sua ultima profezia, idicatagli dal popolo degli Ood.
Credeva che c'entrasse in qualche modo il Maestro, con la sua ossessione per i tamburi nella sua mente malata e folle, che gli preannunciava la fine imminente. Ma dopo che i signori del tempo e il Maestro, se ne furono andati, portando con se la minaccia di una distruzione imminente della terra per l'ascesa del loro pianeta natale, il Dottore credeva che, anche questa volta, l'avrebbe scampata.
La sua euforia però, fu stroncata sul nascere dall'insistente bussare contro la porta di vetro, di Wilfred, il nonno di Donna, la sua migliore amica.
Ascoltò impassibbile, i fatidici quattro rintocchi contro la superficie liscia del vetro. Alzò lentamente lo sguardo sul suo amico, che lo chiamava attraverso la cella anti-radiazioni.
Salvarlo, fu sorprendendemente difficile. Dal tronde, lui c'era abituato a queste situazioni...ma non quella volta. Salvarlo, avrebbe comportato entrare nella cella al posto suo, assorbendo tutte le mortali radiazioni che minacciavano ancora una volta, il suo amato pianeta, che era diventato la sua patria. Ma questa volta, lui non era pronto ad andarsene. Aveva ancora così tante cose da fare...così tanti luoghi, galassie e mondi da visitare e salvare...come avrebbero fatto, senza il Dottore?
Assorbire tutte quelle tremende radiazioni, lo fece impazzire dal dolore. Credeva che sarebbe morto li, in quel luogo. Era sicuro di essere morto, quando si sentì chiamare da una voce familiare. Wilfred lo spronava a tornare nel mondo dei vivi, ancora una volta.
Dopo aver ripreso conoscenza, capì subito che non era stata semplice fortuna a salvarlo...si stava per rigenerare, un ultima volta. Il che significava che molto presto, il suo corpo, con tutto ciò che aveva provato in quella decima vita, stava per scomparire per sempre nell'oblio. "Dove andrai adesso?" gli aveva chiesto il suo amico. Sapeva bene cosa fare. Ci aveva pensato su, in quegli ultimi giorni.
"A fare un ultimo saluto..." rispose lui, prima di sparire nella sua amata Tardis, e partire per un ultimo viaggio.

Osservò Martha correre mano nella mano con Miki, mentre scappavano da un agguerrito soldato Sontaran. Sicuramente, erano entrati in una qualche loro navicella, scatenando una rissa interstellare con le creature più guerrigliere di tutte le galassie conosciute. Non poté fare a meno di sorridere tra se e se, mentre li guardava nascondersi dietro alcune macerie di un vecchio edificio, stringendosi forte, l'uno all'altra.
Erano due ossi duri...se la sarebbero cavata benissimo, insieme. Avrebbero affrontato ogni cosa, lo sapeva bene.
In fondo...aveva avuto il piacere di conoscerli, e di combattere al loro fianco.
Si girò, tornando al Tardis, pronto per la tappa successiva.

Non aveva dubbi su dove avrebbe trovato il suo caro amico Jack Harkness, il famoso Capitano Jack. Era seduto al bancone del locale, mentre guardava il liquore girare nel bicchiere di cristallo, prima di buttarlo giu in un fiato. Il barista gli consegnò il biglietto che gli aveva scritto, mentre un altro suo amico, prendeva posto accanto a lui.
"Si chiama Alonso" riportava il biglietto. Il Capitano lo lesse nella mente, prima di sorridere ed alzare lo sguardo verso il Dottore. Drizzò la schiena, facendo il saluto, subito dopo essere imitato dal suo amico, con un debbole cenno delle dita. 
Il Dottore si allontanò, prima di girarsi un'ultima volta verso Jack, che ora rivolgeva tutta la sua attenzione al suo nuovo amico Alonso. Come con Martha e Miki, sapeva che sarebbero stati bene. Il Capitano che non moriva mai, e quello che lo aveva aiutato a salvare molte vite, in una notte di Natale.

Arrivò anche il momento, di salutare -anche se da lontano- la sua più cara amica. Donna Noble, si era appena sposata, quella stessa mattina. E questa volta, finalmente con qualcuno che la meritava e che l'amava davvero. La osservò impartire ordini a destra e a manca, nonostante fosse il suo matrimonio. Rise, ripensando a come quella donna, fosse uno spirito indomabbile e forte. Era stata la sua roccia, per molto tempo. Sua madre e Wilfred, lo notarono da lontano e decisero di avvicinarsi, per salutarlo a loro volta.
Senza dire una parola, porse una busta al suo amico, dicendo che era il suo regalo per Donna.
La guardò un'ultima volta. La donna che era piombata letteralmente nel suo Tardis, portando con se tutto il caos dei giorni che sarebbero seguiti. La donna che aveva salvato la sua vita, e quella dell'intero pianeta.
Abbassò la testa, girandosi verso la porta del Tardis, pronto ad un ultimo addio. Il più difficile si tutti.

Alla fine, avevano deciso di rimanere li. Avevano comprato una grande casa, sulla riva del mare della grande baia del Lupo Cattivo. 
Li, dove si erano dati l'ultimo addio...due volte. 
Avanzò cautamente tra la poca boscaglia che circondava la casa, quando finalmente la vide. Camminava solitaria sulla spiaggia liscia della baia, con entrambe le mani nelle tasche. Si fermò dopo poco, con la testa volta verso il mare perennemente immobile. I pochi sospiri del vento, le scompigliavano i biondi capelli, come l'ultima volta che l'aveva vista.
Era ancora più bella di quanto si ricordasse, la sua Rose.
Con un mezzo sorriso in volto si fece forza per uscire allo scoperto, per andarle incontro e stringerla ancora un ultima volta tra le sue braccia. Annegare nel suo profumo così familiare, e sentire ancora il sapore delle sue labbra. Non fece in tempo a finire quei pensieri, che nel suo campo visivo entrò un'altra figura, che si avvicinava a passo spedito verso Rose.
Per un momento, se n'era completamente dimenticato. Ora lei non era più sola, aveva qualcuno al suo fianco.
Osservò la sua copia umana abbracciarla da dietro, lasciandole un bacio sulla testa, mentre la stringeva forte a se. 
Si bloccò. Fermo immobile come il mare. Mostrarsi in quel momento, non avrebbe creato altro che confusione e imbarazzo, pensò tra se, mentre lentamente si ritirava all'ombra di un grosso albero. Un ricordo di quel primo addio, si insinuò nella sua mente:
"Non puoi passare di qua?"
"No, infrangerei tutto. I due universi collasserebbero..."
"E allora?!"

La sua Rose...avrebbe dovuto combattere di più, per lei. Avrebbe dovuto portarla con se, proteggerla.
Ma ora...anche se vederla con una sua versione di se, gli faceva fisicamente male, non poteva negare di provare una strana felicità, per la sua compagna. Finalmente, l'avrebbe saputa al sicuro...dal tronde, lui l'avrebbe protetta e amata, come avrebbe sempre fatto lui stesso. Non per niente, era la sua copia.
"Addio...Rose Tayler" mormorò piano, mentre una lacrima solitaria gli disegno una linea irregolare lungo la guancia.
Spostò la sua giacca dalle tasche per seppellirci le mani, prima di voltarsi sui suoi passi tornando verso il Tardis.
Quando ce ne andiamo...dobbiamo sapere cosa lasciamo dietro di noi.
Lasciarli, fu la cosa che gli fece più male. Sempre, aveva messo al primo posto i suoi amici...li aveva salvati molte volte, ma erano di più, le volte in cui erano stati loro a salvarlo. Non soltanto dai mostri che incontravano lungo il loro cammino, ma anche da se stesso.
Lo avevano reso una persona migliore, e non avrebbe mai potuto ringraziarli a dovere.
Poggiò una mano sulla porta del Tardis, osservandola mentre cominciava a brillare di una intensa luce dorata. Era il momento.
Entrò, chiudendosi dietro la porta. Un altro Dottore sarebbe presto arrivato, ma ora era sereno. Sapeva che i suoi amici sarebbero stati bene, e per lui...quella era la cosa più importante di tutte.



Angolo Dell'Autrice:
Spero vi sia piaciuta questa mia piccola "revisione" degli ultimi momenti del Decimo Dottore, e niente...lasciate una piccola recensione, per farmi sapere cosa ne pensate! ^-^
   
 
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