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Autore: Lourry_Stylinson    27/06/2015    1 recensioni
Harry Styles è cieco e non può camminare. E' fortunato che è ricco, così da poter pagare un infermiere personale. Quando Louis, il ragazzo di strada, si presenta per il lavoro, non avrebbe mai pensato che lo avrebbe ottenuto. Inoltre non ha mai pensato che avrebbe vissuto in una casa con un ragazzo iperprotettivo, il suo ragazzo sfacciato e un cuoco che ama camminare a torso nudo. E non dimenticare il fatto che Harry è un bel ragazzo.
Traduzione // AU Larry Stylinson fanfic con side Niam Blind/Harry
Questa storia è basata su un fantastico film francese chiamato 'Intouchables'.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia non è mia, io la traduco solamente.





                                                                                                         




                                                                                                                          Chapter 15










Durante la cena, nessuno avrebbe potuto notare qualcosa di strano in Louis. Era il solito ragazzo pimpante, che raccontava vecchie storie su Lottie che la imbarazzavano e facendo sorridere tutti. Neanche Harry notò che qualcosa non andava, fino a dopo cena, quando Louis gli chiese se potesse parlare con lui da solo. Lottie si sistemò nel soggiorno, insieme alla famiglia di Harry e Niall, Liam e Zayn che le fecero domande sulla scuola e lei rispondeva educatamente. Lottie stava bene. Louis si era offerto di pulire e aveva trascinato Harry con lui in modo da poter parlare.

Louis aveva deciso. Era stanco di scappare. Lottie aveva bisogno di lui e anche il resto delle sue sorelle. Forse anche sua madre. Stava tornando alla sua vecchia vita, ma questa volta lo stava per fare in modo diverso.

In cucina, Harry parlò immediatamente. 'Di cosa vuoi parlare?'

‘Ritornerò.' Dichiarò Louis semplicemente.

Harry aggrottò la fronte. ‘Ritorni dove?'

'A casa'.

Harry sembrò ferito per un secondo, ma si riscosse rapidamente. 'Perché?'

Louis mise la mano sul ginocchio di Harry e si mise di fronte a lui. 'Ascolta, Lottie mi ha parlato della situazione a casa oggi. Devo tornare okay? Devo risolvere un paio di cose.'

Harry annuì. 'Va bene, quando tornerai?' Louis si morse le labbra, sentendosi già in colpa.

'Beh, veramente stavo pensando di restare lì. Voglio dire, posso sempre venire naturalmente. Devo vederti almeno una volta alla settimana giusto? Anche i ragazzi non possono fare a meno di me. Posso anche dormire qui, se vuoi. Sarebbe come se non fosse cambiato nulla.'

‘Ti stai licenziando.' Disse Harry, le lacrime a formarsi nei suoi occhi.

'No, Harry, forse posso-'

'No, infatti, non lo stai facendo, sei licenziato.' La voce di Harry era diversa. Arrabbiata, ma incerta, come se Harry stesse cercando di trattenere le lacrime.

Louis sospirò. 'Lo capisco. Ma Harry ti prego non essere agitato io-'

'Louis, basta smettila di parlare.' lo interruppe Harry. Le lacrime gli rigavano il volto mentre scuoteva la testa. 'Ho pensato che avessimo qualcosa. Ho pensato che questa fosse la tua casa.' Harry deglutì e la sua voce si ruppe mentre sussurrava le ultime parole. 'Pensavo di essere la tua casa.'

Scoppiò in singhiozzi e colpì il braccio di Louis che cercò nuovamente di consolarlo. 'Impacchetta la tua roba e vattene entro domani. Non devi visitarmi, starò bene'.

Per un momento, Louis rimase immobile. 'Quindi questa è anche la fine di noi?'

‘Non spingerai una sedia a rotelle per il resto della tua vita. Non sei tu. Non ti accontenti'.

'Bene, perché sono ancora quel ragazzo per te.' Louis si alzò subito e aprì la porta del salotto. Vide tutti gli occhi su di lui. Lottie si alzò, sapendo ciò che si erano detti e Louis fece un gesto della testa verso la porta alla sua destra. Lei annuì e lo seguì fino alla porta. Il castano si voltò per affrontare tutte le persone che lo avevano accompagnato negli ultimi mesi. Le persone con cui era cresciuto. Le persone che probabilmente lo odiano, ora che hanno sentito Harry piangere dalla cucina. Liam già lo faceva comunque, perché gli mandò uno sguardo di fuoco, prima di entrare in cucina

'Sono stato licenziato.' dichiarò. Gemma guardò verso la cucina. 'Andremo via domani mattina. Lavorare con voi è stato un piacere.' disse, prima di chiudersi la porta alle spalle.

 

 

-

 

 

La mattina dopo non si aspetta nessuno fuori alla porta. E’ sorpreso di trovarci Niall e Zayn lì, ma fa ancora male, sapendo che non rivedrà mai più Harry. Zayn da la colazione a Lottie.

'E' per entrambi. Se hai difficoltà nel trovare cibo sai dove trovarmi giusto?’ Dice il moro a Lottie. 'Anche tu Louis. Sei sempre il benvenuto qui.'

Louis scuote la testa. 'Non proprio amico. Non hai parlato con Harry vero?'

Niall si stringe nelle spalle. 'Abbiamo sentito la storia da Liam. Volevamo dirti addio comunque. Non sarà più lo stesso senza di te'.

'Sapevo non potessi resistere al Tomlinson.' Louis sorride, avvolgendo le braccia intorno all'irlandese. Niall ride e gli accarezza la schiena.

'Spero di vederti in giro amico, davvero.'

'Sai dove viviamo.' Dice Lottie e Louis aggrotta la fronte. ‘Lo sa?'

'Abbiamo dovuto prendere il tuo regalo di compleanno.' Dice Niall dando un abbraccio anche a Lottie. Louis si muove per abbracciare anche Zayn.

'È stato bello averti qui. Le cose saranno noiose'.

'Mi mancherete tutti. Anche Liam'.

Niall porge a Louis una busta. 'La puoi aprire solo quando ti manchiamo.'

Louis alza un sopracciglio. 'Bene. Beh ...' il castano esita per un attimo. 'Dite ad Harry che mi dispiace e se mai cambiasse idea sa dove trovarmi.'

Niall e Zayn si scambiano uno sguardo triste e annuiscono con fermezza. Louis mette la mano sulla schiena di Lottie per guidarla fuori dalla porta. Si guarda intorno un’ultima volta e fa un cenno ai due ragazzi. Non può fare a meno di guardare in alto per vedere se Harry potrebbe essere di fronte a qualsiasi finestra, quindi forse Louis potrebbe vederlo. Ma non c'è nessuno alle finestre, così il castano si gira e se ne va e non può fare a meno di sentire come se fosse un addio definitivo.

 

 

-

 

 

Nel corso delle settimane successive, Louis ha dimenticato la busta.

Si stabilisce di nuovo nella sua vecchia e facile vita. Sua madre tornò a casa dopo che Lottie l’aveva aiutato a scartare le sue cose e non disse nulla. Gli chiese solo di aiutarla con la cena e lo fece. Aveva imparato nuove ricette da Zayn e iniziò a fare le lasagne. Sua madre non gli chiese dove avesse imparato a farle.

Quando Fizzy tornò a casa con i gemelli, rimasero a bocca aperta. Daisy e Phoebe gli corsero incontro e iniziarono a piangere quasi immediatamente. Louis le portò in giro, cercando di calmarle, ma alla fine, mangiarono la cena sul suo grembo. Louis mostrò loro di aver portato tutta la sua roba, quindi non sarebbe ripartito.

Parlò con Fizzy solo quando Lottie stava portando i gemelli a letto. Gli raccontò del suo ex-fidanzato. Louis le promise di fargli visita e lei lo abbracciò, sussurrandogli quante le fosse mancato.

Quando Fizzy fu a letto, tornò in cucina per cercare di parlare con sua madre, ma l'unica cosa che gli disse fu 'Porterai le ragazze a scuola domani?' Louis aveva accettato e poi sua madre l’aveva lasciato per andare a letto. Poi andò a letto anche lui ed era troppo stanco per ricordarsi della busta sotto il suo materasso.

Dopo di che, tutto tornò di nuovo al modo in cui era prima. Louis trovò un posto di lavoro come postino ed era perfetto, perché prima di andare a lavoro poteva portare le ragazze a scuola e dopo poteva andarle a prendere. Preparò la colazione e la cena tutti i giorni e Lottie faceva il pranzo per tutti. Louis fece visita all’ex-fidanzato di Fizzy e lei tornò a casa da scuola ogni giorno con un sorriso. Louis aggiustò la finestra rotta nella sua stanza e in quella di Lottie e quando ebbe tempo in fine settimana, decise di fare una visita a Stan.

Stan stava andando alla grande. Aveva una casa e un lavoro e rimase sorpreso di vedere Louis tornare. Gli raccontò della visita di Niall, Liam e Harry e Louis ebbe problemi a non scoppiare a piangere. Stan gli disse quanto gli fosse piaciuto Niall e quanto Harry sembrasse come lui. Gli raccontò dell'incidente dei pantaloni e Louis lo schiaffeggiò per questo. Pensava ad Harry ogni singolo giorno, ma con la menzione di Niall si ricordò improvvisamente della busta sotto il suo materasso. Gli mancavano tutti in questo momento, in particolare Harry. Così disse a Stan tutto quello che era accaduto. Stan lo guardò come se fosse un idiota.

'Sei un idiota.'

‘Di' qualcosa di nuovo.'

Stan alzò gli occhi. 'Sono serio, torna indietro. Sei infelice qui.' Louis venne preso alla sprovvista.

'E la mia famiglia?'

Stan si strinse nelle spalle. 'Se invii loro la metà del tuo stipendio mensile andrà tutto bene.'

Louis scosse la testa. 'Anche così, non credo che qualcuno di loro mi voglia indietro.'

Stan si strinse nelle spalle. 'Io non ne sarei così sicuro di questo.'

 

 

-

 

 

Quella notte, quando tutti dormivano, Louis aprì la busta.

Era una foto scattata il giorno della festa. Sullo sfondo Liam e Niall si sorridevano a vicenda, ognuno dei quali in possesso di un bicchiere di vino. Accanto a loro c'era Anne, che sorrideva a lui ed Harry. Al centro del quadro, c’erano lui ed Harry mentre stavano ballando. Ricordava la canzone. Era la sua canzone preferita dei The Fray. Harry gli sorrideva nel collo e Louis potè quasi sentirlo.

Lottie si svegliò al suono così sconosciuto di suo fratello piangere. Lo abbracciò fino a quando il sole sorse.

 

 

-

 

 

‘Vuole del tè Mr. Styles?'

'No' Harry ringhiò al nuovo infermiere. Era un giovane uomo questa volta, un po' più vecchio di lui, a giudicare dalla sua voce. Un po' più vecchio di Louis.

'Vuole andare fuori? E' una bella giornata oggi!'

'No'

'Ma dovrebbe vedere il tempo, è-'

Harry sbattè il pugno sul tavolo di fronte a lui. 'Non posso vederlo idiota!' Sentì l'uomo fare qualche passo indietro. 'Fuori.' Ringhiò, fuori di testa. Sentì l'uomo lasciare il salotto e poi sentì la voce di Gemma chiedere all’uomo che cosa ci fosse di sbagliato.

'Niente, credo si sia solo alzato dalla parte sbagliata del letto-'

'Non posso fare neanche quello idiota!'

Sentì Gemma dire all'uomo che sarebbe stato meglio se fosse andato via e lui era molto felice con lei in quel momento. Fino a quando decise di aprire la bocca per parlare di nuovo con lui.

'Penso sia il momento di portare Louis indietro.'

 

 

-

 

 

Il giorno dopo, Louis portò le bambine a scuola e poi chiamò il lavoro per mettersi in malattia. Era sopravvissuto agli sguardi inquietanti di Lottie a colazione, ma non aveva intenzione di sopravvivere ad un’intera giornata di lavoro. Così Louis decise di andare al bar dove era solito andare con Harry. Si sedette davanti alla finestra, ordinò un tè e si lasciò perdere nei suoi pensieri circa il ragazzo dai capelli ricci. Era passato più di un mese da quando era stato qui con Harry. Di solito, bevevano qualcosa e parlavano. Harry amava il caffè, mentre lui era più una persona da tè. Louis cercava sempre di spiegargli quello che vedeva, confrontandolo con musica, suoni o qualcosa che il più piccolo potesse sentire. Il riccio aveva sempre apprezzato ciò. Louis ricordò quando avevano avuto una battaglia a palle di neve qui e quando diede ad Harry un bacio all’eskimese.

Ricordava anche il loro primo bacio, in mezzo alla neve. Era freddo e buio, ma a Louis piacque molto. Era perfetto, come tutti i loro baci.

Louis venne strappato via dai suoi pensieri da una voce fin troppo familiare. 'Louis?'

Liam si sedette di fronte a lui. Louis si guardò intorno per vedere se avesse portato qualcuno, ma sembrava essere solo. Louis ammise segretamente che avesse sperato che qualcuno dei ragazzi avesse portato Harry qui oggi. Come sempre, Liam lesse i suoi pensieri.

'Harry non se la sentiva di uscire. Non vuole da un mese in realtà.' disse Liam, lasciando cadere un po' di zucchero nel suo tè. Louis non rispose e guardò la sua tazza di tè.

'Come sei stato Louis?' chiese piano Liam.

Louis si strinse nelle spalle. 'Bene. Tu?'

'Non così bene.'

Louis alzò subito gli occhi e incontrò lo sguardo di Liam. Sembrava esausto e un po' più pallido del solito. 'Come mai?'

'Non riusciamo a trovare un nuovo infermiere. Niall ed io non dormiamo a casa nostra da una settimana. Gemma ha dovuto annullare la sua vacanza, perché deve portare in giro ogni infermiere. Ne abbiamo avuti 7 nelle ultime 4 settimane. Questo è un nuovo record.' Ridacchiò Liam.

‘Non sono bravi abbastanza?'

'Avevano tutti i diplomi che tu non avevi, ma Harry manda via tutti. Non credo gli piacciano.' Liam stava guardando Louis in attesa, ma il castano rimase in silenzio.

'Harry continua ad avere attacchi di panico nel cuore della notte. Gli vengono sempre più spesso. Non vuole vedere un medico però. Dice che sta bene, ma non è vero'.

‘Per il resto? Come state?'

‘Non molto bene. Niall ed io continuiamo a litigare per cose più stupide e ora è arrivato ad un punto in cui sta iniziando ad evitarmi, perché non vuole litigare con me. Il fatto che non l'ho baciato per due settimane non lo rende meglio. Gemma è veramente incazzata il 99% del tempo ed è stata anche peggio poiché Anne e Robin sono andati via di nuovo. Zayn è l'unico che è calmo in questo momento'.

Louis scosse la testa. 'Non posso aiutarti.'

'Odio dirlo Louis, ma abbiamo bisogno di te. Non solo Harry, ma tutti noi. Quindi ti sto chiedendo di tornare.' Louis ruppe il contatto visivo per lasciare un'occhiata fuori dalla finestra.

'Non posso lasciare la mia famiglia di nuovo.' afferma semplicemente.

Liam annuì. 'Ne ho parlato con Anne e Robin. Puoi inviare una parte del tuo stipendio mensile a loro, ma possono anche trasferirsi da noi. Abbiamo alcune camere vuote, se tu e le tue sorelle volete. Ed anche tua madre naturalmente'.

Louis lo guardò sbalordito. 'Non puoi essere serio.'

'Amico, se potessi vedere Harry in questo momento, sapresti perché sono così serio.'

Un altro lampo di senso di colpa attraversò Louis. Liam lo guardò speranzoso.

Louis sospirò. 'Ne parlerò a casa.'

Liam sorrise e sorseggiò il suo tè. 'Decisione eccellente.'




















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Beh, inutile dire che, come sempre, sono di nuovo in ritardo..
Non ho scuse questa volta anche perchè Giulia mi aveva mandato gli errori martedi? Se non prima
Suppongo sia solo stata la pigrizia, rido
Mi dispiace davvero anche perche questro è l'ultimo capitolo, manca solo l'epilogo!
E già, siamo già arrivati alla fine e sjfhsk sono troppo contenta del 'successo' di questa ff e nulla lol
Vi avviso che l'epilogo è pronto e corretto, quindi o domani o dopodomani lo avrete!
Ma dopo non pensate nemmeno di liberarvi di me perchè sto già traducendo un'altra os (con louis cieco) e ho ancora un'altra ff (con haz cieco) [penso abbiate capito che amo questo genere no? rido]
Ora scappo che tra poco devo raggiungere il mio migliore amico lol
Un bacio, Francesca xx
   
 
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