Thor e Jane
 
E levo questa spada
Alta verso il cielo
Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Solo sulla cima
Attenderò i predoni
Arriveranno in molti
E solcheranno i mari
Oltre queste mura troverò la gioia
O forse la mia fine comunque sarà gloria
E non lotterò mai per un compenso
Lotto per amore, lotterò per questo

 
Il Mjolnir si alza verso il  cielo pronto  rilasciare la sua potenza devastante contro i giganti di ghiaccio, sempre pronto ad affrontare i nemici provenienti dalle terre lontane di Jotunheim.
Sono Thor, il grande figlio di Odino e vi sto punendo, punendo per aver infranto le regole poste da mio padre e per aver messo fine alla mia cerimonia d’incoronazione. Dietro le mura di Asgard  la mia gloria doveva essere fatta, ma poi voi avrete distrutto tutto, ora pagherete col sangue. Io sono Thor, figlio di Odino e lotto per vendetta.
Ma come volevasi dimostrare le mura della città che tanto dovevano portami gloria mi hanno catapultato su questo  pianeta, la terra, come lo chiama la mia gente Midgard.
Un essere egoista, ripudiato dal suo stesso padre che gira senza meta in un mondo sconosciuto, alla deriva e senza un reale scopo…Ma poi arriva lei, con le sue parole complicate e gli occhi da cerbiatta e all’improvviso tutto prende senso, l’equilibrio cosmico  ritorna ad esistere. All’improvviso comprendo cosa significhi non combattere solo per se stessi. Lei, queste persone, questo mondo…loro mi sono semplicemente entrati sotto la pelle in un modo che non credevo possibile.
 
La scena si ripete; Il Mjoinir si alza verso il cielo pronto a rilasciare la sua potenza, ma questa volta non colpisce corpi viventi, ma bensì l’arcobaleno di Bifrost.
Questo dovrebbe servire a separare per sempre i nostri mondi; da questa  parte Asgard e dall’altra la terra. Da una parte io, dall’altra lei.
Sono Thor figlio di Odino e lotto per amore