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Autore: _pumpkin    28/06/2015    1 recensioni
Larry Stylinson che può essere alla portata di tutti, scritta in onore della conquista americana di poco tempo fa. :)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Love Wins.




« Pronto? »
La sua voce era bassa e roca, assonnata.
« Ehy » rispose il ragazzo.
« tesoro, ciao » salutò allora Louis, sorridendo nel buio.
« Già dormivi? »
« Sì, ma è sempre un piacere essere svegliati da te »
« Ti va di venire da me? Ho cucinato qualcosa » domandò.
« Ma ho già mangiato, Harry »
« Coraggio Boo, tanto avrai cenato come le galline »
Louis sorrise ancora « D'accordo. Dammi il tempo di prepararmi e venire »
« Ho già mandato un taxi sotto casa tua » lo informò.

La macchina si fermò davanti al cancello di casa e Louis salutò l'autista.
Suonò il campanello due volte, com'era suo solito, ma Harry aveva già aperto al primo colpo.
Indossava una camicia bianca semi aperta, che lasciava intravedere il petto nudo e quei tatuaggi che Louis aveva imparato ad amare. Skinny jeans neri e vans ai piedi. Ma la cosa migliore che indossava, per lui, era il sorriso. Bello da perdere il fiato. Amava quelle fossette che gli si formavano ai lati, amava lui.
Louis si sentì un po' a disagio perché si era vestito con le prime cose che gli erano capitate sotto mano.
« Ciao » lo salutò timidamente.
Harry lo attirò a se e lo baciò, chiudendo la porta alle loro spalle. Louis si sentì mancare il respiro, il cuore che aveva preso a galoppare come ogni volta.
Il ragazzo lo prese per mano e lo accompagnò in sala da pranzo, dove il tavolo era apparecchiato per due. Luci soffuse attorno, champagne e due bicchieri per un piccolo aperitivo.
Harry gli spostò la sedia e lo fece sedere, poi passò dall'altra parte.
« A cosa devo tutto questo? » domandò Louis sorridendo, afferrando una tartina.
« Questa è una serata speciale, si festeggia » rispose versando lo champagne ad entrambi.
« Mmh? E perché? » 
« Lo scoprirai presto » disse sorridendo ancora una volta.
Louis sentì sciogliersi il cuore. Quanto era bello? Decisamente troppo, per lui. E poi era gentile, dolce, educato, delicato...
Quando l'aveva visto per la prima volta in quel maledetto bagno, sapeva già che era scattato qualcosa. Il suo cuore aveva preso a battere non appena si era tuffato nei suoi occhi. E ci si era perso dentro, irrimediabilmente.
La loro storia era iniziata come un gioco, nessuno dei due avrebbe mai immaginato che i sentimenti sarebbero diventati così forti e il loro amore così grande.
Sorseggiarono un po' del loro champagne  e cenarono.
Harry aveva cucinato diverse prelibatezze, si vedeva che ci aveva messo il cuore affinché tutto fosse perfetto. Bevve un altro sorso di vino e andò allo stereo.
Subito dopo le note di Thinking Out Loud riempirono la stanza. Il ragazzo si avvicinò a lui e gli tese la mano.
Louis l'afferrò e insieme iniziarono una goffa danza, poi si abbracciarono e si guardarono negli occhi. Harry si avvicinò a lui e lo baciò, mandando in tilt tutti i suoi sensi, col cuore che galoppava come se fosse la prima volta.
« Ti amo, lo sai? » gli soffiò nell'orecchio.
« Lo so » rispose sorridendo sul suo collo, baciandolo, respirando il suo profumo.
Restarono avvinghiati a dondolarsi per qualche istante, poi Harry si scostò e lo prese di nuovo per mano, trascinandolo via.
Arrivarono di fronte alla porta, chiusa, della stanza di Harry.
« Chiudi gli occhi, Lou. Non aprirli per nessuna ragione, aspetta che te lo dica io »
Louis annuì e li chiuse. Sentì la maniglia scattare e Harry allontanarsi, ma tornò poco dopo. Lo prese per entrambe le mani e lo fece avanzare lentamente.
« Non aprili! » lo ammonì vedendo le sue palpebre fremere per la curiosità.
Quando si fermò gli diede l'ok.
Louis allora aprì gli occhi, ma subito gli mancò il respiro. La stanza era illuminata esclusivamente dalle candele, petali di rosa rossa giacevano sul letto e sul pavimento, insieme a qualche palloncino a forma di cuore.
Louis si sentì tremare, le gambe erano diventate molli.
Harry si mise di fronte a lui.
« Ti piace? » domandò con occhi scintillanti, che ridevano insieme a quelle sue labbra rosse che amava baciare.
In tutta risposta, Louis gli intrecciò le braccia intorno al collo e lo baciò.
Harry a sua volta lo strinse a se, trascinandolo verso il letto.
Un attimo dopo erano sdraiati, le mani dell'uno che vagavano sul corpo dell'altro. Baci ardenti venivano lasciati sul collo, sul torace ormai nudo, ovunque.
Quando furono entrambi liberi dai vestiti, Louis salì a cavalcioni sul suo ragazzo e lo baciò di nuovo sulla bocca, lasciandosi cavalcare.
Adorava fare certe cose con lui, perché dai suoi gesti, dalle attenzioni che gli dava, dai suoi modi di fare capiva che loro due non facevano più soltanto sesso; loro facevano l'amore.
Concluso il rapporto, Harry lo strinse forte a se un istante, poi si alzò in piedi per rimettersi i vestiti.
« che diavolo fai? » domandò Louis preoccupato.
« Rivestiti anche tu. Forza! »
« Perché lo stai facendo? Torna qui con me, dai! » il suo cuore aveva preso a martellare, spaventato.
« No. Mettiti almeno maglietta e mutande! »
Louis obbedì e si sedette sul bordo del letto, mentre osservava Harry sistemarsi impeccabilmente come prima.
Il ragazzo tornò di fronte a lui e s'inginocchiò stringendo le mani tra le sue, facendogli mancare il cuore di un battito.
« Tu ormai lo sai perfettamente che in questi anni non c'è stato giorno in cui non ti desiderassi. Sei speciale per me, ho avuto bisogno del tuo sostegno fin dal primo giorno. All'inizio era tutto un gioco per me, ti ho ferito più volte e vorrei chiederti sinceramente scusa.
Solo con te riesco essere me stesso, solo tu mi conosci per davvero e lo sai bene.
Ho bisogno di avere accanto una persona che mi ami per quello che sono, non per come appaio. Quella persona sei tu, Louis, soltanto tu. Lo sei sempre stato. Io ho bisogno di sentire il tuo profumo, il battito del tuo cuore quando ci abbracciamo, il tuo calore. Ho bisogno di sentirti mio ogni giorno, non solo di tanto in tanto » aveva preso a parlare guardandolo negli occhi, senza mai staccarli un secondo. « Tu sei stato l'unico a restarmi accanto sempre, nonostante tutti i miei comportamenti sbagliati, nonostante averti dato mille ragioni per andartene. L'unico. Ecco perché ho scelto te, fra tanti. Ho bisogno di te in tutti i sensi possibili. Per me sei l'essenziale. Ho bisogno di averti nella mia vita, per sempre » disse.
Lasciò andare le mani di Louis e ne infilò una nella tasca dei pantaloni, estraendone una scatolina nera vellutata, che aprì davanti a lui.
« Louis William Tomlinson, vuoi sposarmi? »
  
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