P’li
[110 parole]
Zaheer le accarezza il viso con il dorso della mano.
E’ come se uno spuntone le premesse in gola e le impedisse di fare nient’altro se non guardarlo.
“E’ solo grazie a te se non sono diventata una macchina da guerra” gli ha confessato, pochi minuti prima, le mani strette tra le sue.
Ripensa a quando lui le tese la mano, anni prima, e le sorrise.
“Vieni con me,” le disse “diventa libera”.
Si guardano negli occhi, non c’è bisogno di parlare. La libertà è lì, ad un passo: basta solo tendere la mano.
“Tu sei la mia libertà”
La mano si ferma, le labbra di Zaheer sono sulle sue.
[110 parole]
Quella donna, ciò che rappresenta, è una minaccia per quell’unico, meraviglioso desiderio che tu e Zaheer avete progettato da sempre.
E’ a terra che ti guarda, ma non può fare altro che questo: muove debolmente la testa, prima di accasciarsi su se stessa.
Sorridi: la libertà è ad un passo.
Finalmente, mentre prendi la mira e l’occhio al centro della testa si sta schiudendo, sai che le stai tendendo la mano.
Eppure, non riesci neanche a scagliarla, quella fiammata terribile: c’è solo il metallo, il buio e la claustrofobia, che ti opprime e che non ti da’ tempo per pensare.
E’ troppo tardi per capire: la tua testa è esplosa.
Salve a tutti.
Questo è il penultimo capitolo della raccolta. E' stato molto difficile scriverlo, perché P'li, tra quelli del Loto Rosso, è senza ombra di dubbio la mia preferita. E' stato difficile esprimere tutte le sue vicende e sensazioni in un così ristretto numero di parole.
La donna di cui si parla nella seconda drabble è, ovviamente, Lin Beifong.
Recensite, se vi va.
Cosmopolita