I’ll take you (on a ride)

 

 

 

Sorridente.

Non aveva altre immagini di lei in testa. Era sorridente, e basta – in un modo completamente diverso da Faye che sembrava sbranarti con le labbra rosse o Suzan che ti soppesava come un muffin o Diana che, be’, sorrideva perché da una Principessa di Purezza ci si aspettava solo che sorridesse. Nah, lei era diversa. Sorrideva perché era il suo modo di essere, perché la gioia di vivere la metteva in comunione con tutto il mondo – sarebbe stato disgustosamente smielato se non si fosse trattato di Laurel, ma Laurel aveva la buona fede di una bambina e sì, sorrideva più o meno nello stesso modo.

Deborah non sapeva quando avesse cominciato a farci caso. Forse lo sapeva da sempre, dopotutto, anche se le ci era voluta la vicinanza dovuta a un circolo completo per rendersene conto. Laurel sorrideva sempre – l’aveva fatto persino quella notte, mentre le diceva che aveva un braccio rotto e si offriva di aiutarla a camminare fino a casa («Niente moto per un po’, Deb, non fare altri casini») – un sorriso molto più da fata che da strega, in effetti. E Deborah si sarebbe mangiata gli stivali pur di non ammettere quanto l’avesse colpita vederla sorridere in quel frangente (o anche solo il vederla sorridere così da vicino); né avrebbe mai ammesso di rimpiangere di non poterle offrire in cambio un sorriso che sembrasse altrettanto sincero e vero.

Non era sicura che fosse la cosa giusta, ma il giorno in cui impennò e poi frenò nel vialetto di casa sua sapeva di non poter fare altro per farle capire che, Dio, le piaceva il suo modo di sorridere.

«Vuoi un passaggio?»

Laurel reagì come da programma. Deborah storse piacevolmente le labbra a sua volta e si concentrò su Crowhaven Road che si dipanava sulla scogliera di New Salem fino all’orizzonte, mentre si sentiva circondare dalle sue braccia e dal suo profumo di piante e fiori e si chiedeva come sarebbe stato per una volta avere tra le gambe lei.

 

 

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Spazio dell’autrice

 

Mi sono letta il primo ciclo de I diari delle streghe contando di dovermi aspettare un universo prettamente trash, invece mi è piaciuto parecchio, nel complesso. Ho voluto bene a tutti i personaggi, ho shippato bellamente e senza ritegno alcuno e alla fine ho buttato giù questa flash nel tentativo di combattere l’ennesimo blocco: non è niente di che, ma mi è venuta davvero di getto, quindi forse ha funzionato.

Niente, il contesto è di poco successivo al finale de Il potere e non tiene conto del secondo ciclo. Deb e Laurel mi hanno singolarmente e in coppia mi hanno anche di più ♥

Aya ~