30/06/2015
1 recensioniLove is weakness
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Álvaro era il più acclamato, il più desiderato.
Gli uomini lo volevano con sè per scambiarsi aneddoti e avventure, e le donne lo cercavano, lo chiamavano, si avvicinavano a lui con la speranza di esser presentate al comandante più valoroso.
Ma lui aveva in mente solo una donna, e in ogni viso, in ogni treccia bionda, riconosceva la sua amata.
Provava interesse, ma non era ricambiato.
Faceva finta di niente, ovviamente.
Anche in quel momento decise che era meglio non pensare a ciò che aveva lasciato nei mari del nuovo continente, ai patti firmati e alle notti trascorse.
Si avvicinò ad una ragazza, alta, carina, il genere di donna che piaceva al portoghese.
Si presentò, le chiese di ballare: dopotutto era una festa, era lì per quello, ballare, bere, divertirsi e festeggiare. Ma festeggiare cosa?
Si era ripreso la sua colonia, ma si era anche messo contro uno dei più potenti stati dell’epoca.
Álvaro sorrise, mentre faceva volteggiare quella ragazza bionda di cui nemmeno ricordava il nome, lasciandosi trasportare dalla musica e dalla leggera sensazione di ebbrezza che aveva addosso.
Forse fu proprio quella sensazione a renderlo consapevole, in qualche modo, dei proprio sentimenti.
La musica alta, il caldo afoso di fine agosto, l’alcool... Fatto sta che, guardando la sorridente ragazza tra le sue braccia, non potè fare a meno di pensare ad un’altra persona; anche lei aveva i capelli di quella sfumatura di biondo, lisci e lunghi, in cui amava affondare le dita e giocherellarci... Ma gli occhi non erano i suoi. Questi erano scuri, castani, mentre nella sua mente regnava un verde così acceso da sembrare quello di una pietra preziosa.
Non riusciva a non pensarci, tutto gliela ricordava.
Il mare, con l’odore di salsedine che sempre la seguiva, la risata cristallina di una donna in lontananza, eco delle risate e dei sorrisi che a volte riusciva a strapparle... Non si sentiva a suo agio, lì, con il corpo di una sconosciuta tra le braccia.
Si allontanò lentamente, la testa tra le mani e i denti digrignati.
Barcollando andò a sedersi sulla spiaggia, l’unico posto dove riusciva a pensare serenamente.
Erano nemici, avevano conflitti di interessi, il loro era un rapporto professionale, e nient’altro.
Però alla fine ci era cascato, non era riuscito a rimanere insensibile davanti a tale bellezza e forza.
Lo aveva conquistato e fatto sognare, lasciandolo senza respiro ad ogni incontro.
Lo aveva fatto innamorare.
Dopo matrimoni di convenienza, patti d’amicizia, e anni trascorsi con la sola compagnia del mare, Álvaro Alfonso Henriques aveva ceduto ai sentimenti.
E se n’era accorto solo in quel momento, quando ormai non poteva più riaverla.
Quella sera di fine agosto, dopo aver festeggiato per aver riavuto indietro il Brasile che era finito in mani olandesi, Álvaro capì di essere follemente innamorato di Aartiënne, e che di conseguenza doveva allontanarsi, cessare i rapporti.
Doveva convincersi e convincerla di averla solo usata, per non permettere alla sua debolezza di interferire nel governo del suo regno.