03/07/2015
2 recensioniWake Me Up
Per Erik svegliarsi all'alba non era mai stato un problema. Abituato a vivere nel terrore di un agguato di qualche nemico pronto ad ucciderlo, o peggio ancora per riportarlo nelle grinfie di Schmidt, aveva imparato a svegliarsi al minimo rumore sospetto.
Questa non era una di quelle occasioni.
I raggi del sole mattutino entrarono dalla finestra della villa, illuminando la grande camera da letto. Erik aprì gli occhi con lentezza, la luce calda sul viso. Restò per un momento ad osservare il soffitto grigio ed infine spostò lo sguardo sulla figura accanto a sé.
La chioma castana spuntava da un ammasso di coperte, nascondendo il corpo all'interno di quel sicuro nascondiglio. Erik sorrise appena guardando il volto appena visibile del professore, la testa affondata nel morbido cuscino. Passò con delicatezza le dita sui ciuffi che andavano a coprire quel viso pallido, contornato da quelle lunghe sopracciglia e delle labbra eccessivamente rosse. Il tocco bastò per destare dal sonno l'altro che dopo qualche secondo aprì gli occhi, ancora persi nel mondo dei sogni.
E dannazione se quegli occhi non erano meravigliosi. Il blu più bello mai creato, racchiuso in due piccole orbite in grado di far impazzire il tedesco con uno sguardo. E quegli occhi ora erano puntati su di lui, quasi a toccargli l'anima con un calore indescrivibile.
'Erik'
Il leggero ronzio si stabilizzò nella sua testa, un piacevole sollievo che lo allontanava da qualsiasi problema. La voce di Charles nella sua mente era come un barlume di luce dopo la più lunga notte.
'Mhh.. Buongiorno'
Un sorriso si dipinse sul volto di Charles, gli occhi ancora socchiusi ma vivi più che mai. Erik allungò un braccio sopra la massa di coperte e la alzò per permettergli di coprire entrambi sotto quel tepore. Strinse il braccio intorno alla schiena del castano e lo avvicinò a se, la mano ad accarezzare la nuca e i capelli che non si sarebbe mai stancato di toccare. Charles appoggiò la testa nell'incavo del collo di Erik e inspirò quell'odore unico che accumunava l'altro. La connessione mentale che li univa emetteva piacere e contentezza, una gioia interiore a cui Erik stentava a credere.
Si chiedeva se era davvero possibile innamorarsi di qualcuno che si era conosciuto da così poco tempo, da qualcuno che si era gettato in mare per salvarlo, da qualcuno che gli aveva mostrato di essere di più che un semplice burattino rovinato, da qualcuno che nelle notti più buie tra gli incubi di un passato infelice gli aveva sussurrato un 'tu non sei solo, amico mio'.
E quelle stesse sensazioni Erik poteva sentirle ora, tra quelle calde coperte, con il respiro di Charles sul collo e la consapevolezza che quel giovane dal sorriso facile aveva rotto le catene che lo legavano e gli aveva dato la libertà.
Oh, e quanto era dolce.
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E dopo tanto tempo ho finalmente deciso di pubblicare qualcosa qui sopra! E non potevo che cominciare con questi due che almeno qui, per una volta, non si tirano insulti addosso. Charles ed Erik mi hanno subito colpito appena ho visto per la prima volta X-Men l'Inizio e il risultato è questa piccola flash scritta di getto <3
A presto,
azalhea_