Nick: maoa e Clod90
Titolo: Eppure Madri
Protagoniste: Mikoto , Kushina , Kurenai
Riting:
Verde
Genere: introspettivo,
generale
Avvertimenti: raccolta
Pairing:
Nda:
Alla fine abbiamo
deciso di postarla ugualmente. Ecco a voi una raccolta dedicate alle Kunoichi di naruto , precisamente
tre.
E’ la nostra primissima
raccolta, quindi ci teniamo a sapere cosa ne pensate.
Doveva essere la nostra
fic partecipante al concorso per Kunoichi
ma ci hanno squalificato prima del tempo … piccoli inconvenienti , le regole
vanno rispettate, ma siccome sono dieci capitoli di lettura, per chi vorrà
leggerla, chiediamo stesso al pubblico delle fanfic
di giudicare.
Sono tre capitoli, per
ognuna di loro, penso che dal titolo si capisca che il filo conduttore che le
unisce è il fatto che siano madri, nonostante le avversità, le diversità, le
regole , che la maggior parte delle volte opprimono il loro animo, amano e
difendono chi per loro è più caro a questo mondo, proteggendo anche con i denti
il loro titolo di … Madre
Eppure Madri
Loro … tre donne,tre kunoichi
,ma soprattutto e cosa più importante tre madri.
Tre storie differenti unite da un unico
destino ,il più bello di tutti o il più orribile,lascio la scelta a
voi che ci state leggendo e se avrete la pazienza di arrivare alla fine di questa storia ,noi ci sforzeremo di
rimediare ai nostri errori.
1° Capitolo
Non potevo crederci io mamma ?!! Era tutto
così diverso dal solito così amplificato, le gioie , le ansie , le paure, il
terrore di non riuscire di non riuscire ad essere come tu mi vuoi, piccolo mio.
Si lo ammetto ho il terrore ora che so che tu
ci sei, il terrore di non riuscire a farcela, di non riuscire ad adempiere ai
miei compiti , a non esserti abbastanza vicino da poter farti capire quanto il
mio amore per te sia grande eppure successe … Quel giorno nascesti , quel giorno io ti tenni fra
le mie braccia lasciando che il calore di esse ti scalasse e ti rassicurasse.
Eri così piccolo così … piccolo, che quando
tuo padre , quando il clan , mi fece capire come funzionavano le cose, io non
riuscivo ad accettarle .
Il solo pensiero che a solo un anno dei
perfetti estranei venissero in casa e ti visitassero non era un pensiero che
riuscivo ad accettare e ancora oggi non ho accettato “ è per testare le sue
capacità massime per un futuro” questo mi disse tuo padre , ma certamente non è
una cosa che può tranquillizzare una madre, no … non lo è …
Io non mi sono mai sentita parte di questo
clan , di questa famiglia che mi ritiene o … comunque riteneva parte di essa
ma, io non mi sento parte della famiglia, non ci sono mai riuscita e il fatto
che pian piano vedevo che tra noi due venisse innalzata come una barriera ,
come un muro , dove tu eri al di là di esso ed io dall’altro lato non riuscivo
ne a varcarlo ne a scalfirlo, erano momenti duri quelli , momenti in cui mi
sentivo perennemente inutile e come se non bastasse tuo padre era assente
lasciandomi sola alla mia malinconia.
Sarà stato un modo spontaneo , il nostro
comunicare , probabilmente nato dal nulla dal momento in cui eri in fasce, i
tuoi occhi hanno sempre parlato, hanno sempre raccontato una parte di te,anche
quelle più intime e recondite …
Poi il nulla …
Avevi solamente quattro anni quando la guerra
finì e il trauma che lessi nei tuoi occhi invece non ebbe mai fine, mi
guardasti molto intensamente e a soli quattro anni mi dicesti “ non si ripeterà
di nuovo … vero?” ti vidi e sorridendoti
per paura di quello che sarebbe potuto succedere un futuro ti dissi
semplicemente “ No , tesoro mio … non si ripeterà più” .
Poi , ti dissi che avresti avuto un fratellino
e diventasti più apprensivo del solito, quando eri a casa e mi vedevi
trafficare non mi levavi mai gli occhi di dosso sei sempre stato un bambino
molto attento e oserei dire arguto, ma nonostante questo … nonostante queste
tante premure datemi da te piccolo mio e tuo padre che in quel periodo ritornò
nuovamente apprensivo e presente, nonostante queste tante attenzioni che
ricevevo da entrambi , il piccolo Sasuke è nato
prematuro di due mesi, con un parto che mi sembrava infinito e immensamente
stancante a seguito di un’abbondante emorragia, un parto difficile e lungo, ma
non mi arresi, ancora avevo gli occhi aperti nonostante il sangue che
continuava ad uscire, ma non riuscivo a sentire la sua voce, quel pianto che mi
facesse capire che era vivo e che stava bene, no … non poteva essere …
///Inizio
flash-back///
Prima
di svenire la paura è talmente tanta che chiedo cosa stia succedendo, non c’è
risposta, probabilmente non vogliono farmi mettere paura , ma non sanno che
questo mi fa salire molto di più l’ansia.
Ah
… la disperazione è tanta che mi alzo e aggrappandomi nuovamente al braccio
dell’aiutante e guardandola negli occhi “per favore , mi dica come sta il mio
bambino …”
Ero esausta , non ce la facevo più , ma non
distolsi lo sguardo, volevo la verità , volevo una risposta …
“Abbiamo riscontrato delle problematiche
respiratorie “
E svenni …
///Fne flash-back///
Uno dei momenti della mia vita che non vorrei
ricordare mai più , ma in fondo nonostante questo Sasuke
è cresciuto sano e robusto , quando tu lo vedesti , hai semplicemente sorriso
quando ho pronunciato il nome che avrebbe
avuto, ma non hai esitato ad apporre l tua mano su quel vetro gelido che
ci ostacolava ancora dal prenderlo o dal toccarlo, in direzione della sua mano
e ancora l’osservavi in modo protettivo e hai detto semplicemente “otouto” …
Sapevo che questa era solamente l’inizio di
una sintonia che non sarebbe mai finita.