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Autore: Maty Frost    08/07/2015    10 recensioni
A volte anche i segni più evidenti si possono ignorare.
Gli occhi bassi, il tremito nervoso degli zoccoli o delle mani, un sorriso spaventato....passano spesso inosservati.
Quando ci si accorge di questo segni ormai posò essere troppo tardi.
Oppure non ce ne accorgiamo affatto.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Derpy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prese la penna tra i denti, cominciando a scrivere.
Le parole ormai le conosceva a memoria.
Troppe volte le aveva pensate.

C’era una volta

Proprio come in una bella favola

C’era una volta una piccola pony.
Non aveva niente di diverso dagli altri pony: aveva il suo CutieMark, sapeva volare come tutti gli altri pegasi; non era una di quelle pony svenevoli e snob che a volte si trovano in giro.
Era simpatica, o almeno lo sarebbe stata, se avesse avuto qualcuno con cui esserlo.
Perché la piccola pony non era accettata dagli altri.
Era sola.

C’era una volta una piccola pony che aveva solo un piccolo problema.
Gli occhi puntavano in in due direzioni diverse. 
Da piccola non ci faceva caso; la mamma le aveva detto che non era un difetto.
Lei riusciva a vedere in tutte le direzioni, contemporaneamente, non si accontentava di un solo punto di vista.
Poteva vedere più cose degli altri.
Ma col tempo i pony si accorsero del suo dono.
Erano invidiosi, così presero a tormentare la povera pegaso.
Lei cercò di ignorarli, e all’inizio ci riuscì.
Non le facevano male, anche se le tiravano contro oggetti, alcuni che riuscivano a prenderla.
Non le faceva male sentirsi chiamare OcchiStorti, Strabica, o altri nomignoli poco gentili: certo, un po' la ferivano, ma riusciva sempre a sopportare e a ricambiare con un Sorriso.
Avrebbero smesso, dopo un po’, si diceva.


Un anno.
Due anni.
Tre.


Non avrebbero mai smesso.
L’aveva capito.
Non avrebbero mai smesso.
Passata lei, ne avrebbero trovata un altra.
E un ‘altra, e un’altra ancora.

La piccola pegaso, aveva capito: doveva scegliere.Lei o gli altri.

C’era una volta una piccola pony, che dovette affrontare una scelta più grande di lei.

 

Trasse un respiro profondo.
Finalmente, tutto si sarebbe aggiustato, nessuno avrebbe più potuto farle del male.

 

Chiuse gli occhi, gli stessi occhi che tanto odiava, e cominciò a contare....
Un passo.
Dua passi.
Tre passi.
Vuoto.

                                                                         


Celestia abbassò lo sguardo sull'assemblea di sudditi, sotto il palco.
" Ci dispiace annunciarvi, che una pony della nostra comunità è stata trovata morta ai piedi di un dirupo. Vicino a lei è stato trovato questo" Con la magia sollevò un quadernino logoro, strappato.
" Mancano alcune pagine. Crediamo che questo possa spiegare il gesto della pony. Se qualcuno trovasse le restanti pagine, o sapesse dove si trovano, è pregato di riferirlo. 
Grazie"
La Regnante si voltò e la folla si disperse rapidamente, bisbigliando della disgrazia.
Nessuno vide un gruppo di stalloni che ridevano sotto i baffi, nascondendo alcune pagine dietro gli zoccoli.
Tanto, nessuno si accorgeva di niente.






Angolo autrice

Fuori il tempo è bello, il sole splende e io sono depressa. E penso al bullismo, qui come altrove....
Non ho altro da dire...


                                                                        

   
 
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