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Autore: insurgent    09/07/2015    4 recensioni
«Hey, amico! Come butta?» vidi Justin, il figlio del compagno di mia madre, avvicinarsi a Jonah e si salutarono battendosi il pugno.
«Bene! Come è andata ai Caraibi? Ancora non ho avuto modo di parlare con mia madre» a dirla tutta, nostra madre non aveva più molto tempo per noi, ma a me bastava vederla felice, sapevo che ci voleva davvero bene e nonostante facessi la dura, la verità era che mi mancava non averla più a casa con noi, sentivo sempre il bisogno di avere una figura materna al mio fianco.
«È andata alla grande! Lì le ragazze sono stupende» ovviamente un commento intelligente non poteva uscire dalla bocca di Justin. «Come te, bambolina» disse riferendosi a me, aggrottai le sopracciglia e scossi la testa lasciandomi scappare una piccola risata.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy Bieber, Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina la sveglia era già suonata tre volte ma non avevo le forze per alzarmi. Restai sotto le coperte per circa mezz'ora con gli occhi chiusi ma li aprii non appena sentii dei passi.
Qualcuno aprii la porta della mia camera e non appena vidi una chioma bionda capii che era mio fratello, Jonah. Sapevo che il suo intento era quello di svegliarmi per farmi andare a scuola così gli lanciai un cuscino che lo colpì in pieno facendolo cadere all'indietro. Scoppiai in una fragorosa risata ma mi zittii quando mi accorsi che mi stava guardando male.
 
«Dovresti prepararti invece di fare la bambina» sbottò Jonah abbastanza irritato. Si alzò in piedi e mi tolse le coperte di dosso facendomi rabbrividire, buttai lo sguardo verso la finestra e notai che era aperta, il cielo era grigio e sembrava stesse per piovere. Era il primo giorno di scuola dopo tre mesi di vacanze e non riuscivo a far altro che lamentarmi. Durante le vacanze ero stata in California con mio padre e mio fratello, mentre mia madre era andata ai Caraibi con il suo compagno e il figlio. Avevo conosciuto molte persone e ogni sera andavo a una festa diversa con Jonah. Andare in California era sempre stato il mio sogno e tornare a casa mi aveva quasi traumatizzata.
Mi alzai dal letto controvoglia e sotto lo sguardo del mio fastidioso fratello presi alcuni vestiti dall'armadio. Dei jeans strappati e una semplice t-shirt. Andai in bagno e cominciai a prepararmi, quando uscii indossai le vans nere e poi tornai in bagno per pettinare i capelli che lasciai sciolti. Tornai nuovamente in camera e presi il cellulare dal comodino per controllare se avevo qualche notifica.
Notai che erano le 8:00 e quindi mancava mezz'ora all'inizio delle lezioni e che avevo un messaggio da parte della mia migliore amica, Caleigh.
 
"Non vedo l'ora di vederti, devo raccontarti un sacco di cose" diceva il messaggio. Sorrisi istintivamente e quando stavo per rispondere sentii Jonah sospirare.
 
«Hai finito?» chiese con un sorriso falso. Mi sorprendeva il fatto che non vedesse l'ora di andare a scuola dato che della scuola non gliene importava proprio niente. Nonostante il suo menefreghismo nei confronti della scuola, non era mai stato bocciato e ogni anno mi sorprendeva sempre di più.
Bloccai il cellulare senza rispondere al messaggio di Caleigh e cominciai a scendere le scale seguita da Jonah. Notai che nostro padre era ancora in cucina a mangiare pancakes ma poi ricordai che iniziava a lavorare il giorno dopo. Lo salutai con un bacio sulla guancia e uscii di casa dopo aver preso la borsa con i libri che avevo preparato e messo in soggiorno il giorno prima. La scuola non era molto distante da casa quindi io e Jonah ci andavamo a piedi. Guardai il cielo e notai che era diventato più chiaro il che mi mise allegria anche se non sapevo il perché.
Arrivammo a scuola dopo 10 minuti e dato che mancavano ancora circa 20 minuti all'inizio delle lezioni, mi appoggiai con le spalle a uno dei muretti laterali dell'edificio e notai che Jonah fece lo stesso.
 
«Hey, amico! Come butta?» vidi Justin, il figlio del compagno di mia madre, avvicinarsi a Jonah e si salutarono battendosi il pugno.
 
«Bene! Come è andata ai Caraibi? Ancora non ho avuto modo di parlare con mia madre» a dirla tutta, nostra madre non aveva più molto tempo per noi, ma a me bastava vederla felice, sapevo che ci voleva davvero bene e nonostante facessi la dura, la verità era che mi mancava non averla più a casa con noi, sentivo sempre il bisogno di avere una figura materna al mio fianco.
 
«È andata alla grande! Lì le ragazze sono stupende» ovviamente un commento intelligente non poteva uscire dalla bocca di Justin. «Come te, bambolina» disse riferendosi a me, aggrottai le sopracciglia e scossi la testa lasciandomi scappare una piccola risata. Nonostante Justin fosse un idiota, come lo era a volte mio fratello, avevamo un buon rapporto. Non ci odiavamo ma nemmeno ci amavamo, però quando stavamo insieme sapevamo andare d'accordo, anche se due o tre volte era capitato che ci stavamo quasi per prendere a capelli.
Justin vedendo la mia reazione rise e mi salutò abbracciandomi, io non potei far altro che ricambiare. Prima di staccarsi mi baciò una guancia e mi accarezzò l'altra con la sua mano.
Justin era davvero un bel ragazzo e quando mi trattava così mi faceva pensare che la sua futura ragazza, se mai ne avesse avuta una, sarebbe stata davvero fortunata. Poi pensavo a quando faceva lo stronzo e ritiravo tutto.
 
«Abigail!» la voce squillante di Caleigh mi fece sussultare e non mi diede il tempo di dire qualcosa che mi saltò praticamente addosso. Per non perdere l'equilibrio afferrai il braccio di Jonah che insieme a Justin scoppiò a ridere.
 
«Lasciami subito» stavo quasi per soffocare e non appena Caleigh se ne accorse mi lasciò scusandosi e soffocando una risata. «Stronza, come va?» chiesi spintonandola e aggiustandomi i capelli che in quel momento mi facevano sembrare una pazza appena uscita dal manicomio.
 
«Benissimo! Non immagini cosa mi è successo quest'estate» rispose facendo salti di gioia, la guardai curiosa e sorrisi, era troppo buffa, sembrava una bambina.
 
«Qualcosa mi dice che c'entra un ragazzo» dissi punzecchiandole le guance. Lei arrossì e notai che Jonah e Justin ci guardavano con una faccia schifata ma allo stesso tempo divertita. Li ignorai e aspettai che Caleigh dicesse qualcosa. Volevo sapere di più.
 
«Sì! L'ho conosciuto ad una festa, si chiama Brandon ed è un figo da paura» i suoi occhi stavano per diventare a cuoricino e Caleigh innamorata era sempre uno spettacolo unico, l'amore spesso la rendeva isterica e schizofrenica. «Poi ti racconto meglio. Tu invece cosa hai fatto?» mi chiese con un sorriso a trentadue denti.
 
«A parte stare con un ragazzo diverso ogni sera? Niente!» si intromise Jonah. Caleigh e Justin rimasero a bocca aperta e io alzi gli occhi al cielo. Non ero una di quelle ragazze che si faceva un ragazzo diverso ogni giorno ma ero in vacanza e non volevo una storia seria.
 
«Che c'è? Sono andata a letto solo con uno di loro ed è successo perché ero ubriaca» dissi soffocando una risata a causa delle loro facce. 
 
«Tu hai fatto cosa?» avevo evitato di raccontare a Jonah di quel piccolo particolare, non mi sembrava molto importante a dire la verità, o forse non volevo che mettesse in mostra il suo lato da fratello protettivo. «Con chi?» chiese cercando di sembrare più rilassato.
 
«Il tuo amico, Evan» Jonah aveva conosciuto Evan il primo giorno e spesso lo sorprendevo a fissarmi, forse gli piacevo davvero ma le storie serie in vacanza non facevano per me. Dopo essere stati a letto insieme, sapevo che se avessi detto qualcosa a Jonah avrebbero litigato ma dato che avevano stretto una grande amicizia mi dispiaceva rovinarla, così avevo preferito non dire niente.
 
«Quel figlio di puttana! Dovevo immaginarlo, mi chiedeva sempre di te» disse stringendo i pugni e quella era proprio la reazione che mi aspettavo.
Cercai di cambiare discorso e restammo a chiacchierare finché non suonò la campanella.
L'inferno era appena cominciato.
 
 
[N/A]
Questa è tipo la millesima volta che scrivo una fanfiction su Justin e mi piacerebbe molto finirla e non cancellarla come ho fatto con le altre. Questo solo se voi mi darete la possibilità, quindi apprezzerei ricevere qualche commento per sapere cosa ne pensate in modo che io possa continuarla. See you soon!
   
 
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