Last thought of an amazing mind;
 
 
Si dice che l’ultimo pensiero è solo un insieme di parole deliranti, senza un nesso, a causa dello spegnimento del cervello.
L’ultimo pensiero di John Lennon fu bianco, fu calma plateale, fu commosso silenzio, fu Paul.
John Lennon pensò “Sono tornato, Paul”.
Era il suo ricordo, uno di quelli che teneva più stretto a sé.
“Andiamo in spiaggia?” aveva proposto qualcuno, forse George.
Erano rare le volte in cui potevano scegliere liberamente cosa fare della giornata.
Erano andati in sette o otto in una spiaggia deserta, sulla costa inglese e le foglie già incominciavano a cadere, dando il loro ultimo saluto all’estate passata così in fretta.
Paul sorrideva, la loro pelle sapeva di salsedine e a John il mondo era sembrato sotto una prospettiva diversa, migliore.
“Torneremo qui e costruiremo una casa” gli aveva sussurrato così piano da fargli pensare di esserselo immaginato “Promettimelo John. Promettimi che torneremo.”
Lo aveva promesso e nei suoi ultimi attimi era tornato su quella spiaggia, era tornato con Paul, era tornato dove voleva stare.
Era tornato prima di andarsene di nuovo.
 
 
Angolo autrice.

Salve pipol,
l’altra sera ho compiuto il fantastico, ed incredibilmente liberatorio, gesto di eliminare le mie due precedenti ff.
Erano abbastanza vecchie e siccome il mio modo di scrivere è molto cambiato da quello che avevo fino ad otto mesi fa, allora ho dato un calorosissimo goodbye John a quelle cacchette.
Probabilmente, non le avete neanche lette, quindi che vi ammorbo a fare? Niente, sono sadica.
Passando a cose più importanti, lo so che questa è DAVVERO corta e sostanzialmente fatta da una scrittrice da quattro soldi, mi scuso tanto e hope you liked it anywat.
Alla prossima (si spera), C.