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Autore: mary_jolie_pitt    14/07/2015    2 recensioni
-Perché noi due ci odiamo?-
Ci pensiamo un po su
-Io non lo so- ammetto
-Tu da un giorno all'altro hai iniziato a farmi dispetti... e siamo arrivati qui-
-Secondo te perché ti facevo dispetti?- si sposta per potermi guardare meglio
-Perché sei dispettoso di natura?- ipotizzo
-No- lui ridacchia alla mia affermazione
-E allora perché?-
-Bhe... perché... non lo so- ci pensa su
-Tu sei strano forte- sussurro
[...]
-Non devi più commettere quell'errore- mi dice dopo
-Come?- non riesco a capire
-Mai commettere il grande errore di credere che l'amore vero non esiste e che tutto in torno a te sia triste-
-E tu saresti il mio amore vero?-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One Short ispirata alla canzone “Un Isolato Da Te” di Francesco Renga. Crediti Banner: Emotjon. Buona lettura

 

Cammino per le piccole vie di Bradford stringendomi nel mio giubbotto zuppo d'acqua, sono uscita da scuola e sono completamente bagnata perché non mi porto mai l'ombrello dietro. Vago per le stradine della città da almeno un'ora, dopo scuola non sono voluta tornare subito a casa anche se so' che dovrò subirmi una ramanzina per il ritardo. Io sono Emily Styles e vivo in Inghilterra con tutta la mia famiglia, i miei genitori non sono mai presenti ma diciamo che mio fratello Harry ha compensato questa mancanza; Harry ha vent'anni, capelli ricci e mori, occhi verdi e un fisico muscoloso pieno di tatuaggi che non amo particolarmente, ma devo ammettere che gli stanno bene. Frequenta l'università ma trova sempre tempo per divertirsi, però è un ragazzo d'oro. Io ho 18 anni appena compiuti, non tanto alta, fisico normale, capelli mori tendenti al riccio e occhi verdi. Diciamo che non mi piaccio un granché ma sto', diciamo, imparando ad accettarmi. L'unica cosa che mi piace di me sono i miei occhi, ma solo perché assomigliano a quelli di mio fratello. Sono quasi arrivata davanti a casa, porto le mani sugli occhi strofinandomeli per levare tutto il mascara e matita colati a causa del pianto, e ovviamente le lacrime rimaste. Non voglio che mio fratello mi veda in questo stato, lui mi aveva avvisata ma sono stata troppo cocciuta e ora ne sto pagando le conseguenze. Passo davanti alla casa del nostro vicino e sento delle grida. Le voci appartengono a Zayn e sua madre. Zayn è l'essere più insopportabile ed egocentrico che ci sia sulla faccia della terra. Non fa' altro che importunarmi e prendermi in giro ogni volta che mi vede. E pensare che da piccoli stavamo sempre insieme a giocare, lo consideravo il mio migliore amico. Oggi è rimasto solo odio. Da un giorno all'altro ha iniziato solo a darmi fastidio o rendermi la vita impossibile. In questo momento avviene l'ennesimo litigio in casa Malik, sempre sul fatto che Zayn non voglia andare all'università e i suoi non sono per niente d'accordo. Poco dopo compare Zayn arrabbiato che sbatte violentemente la porta facendomi sobbalzare. Anche se lo odio devo dire che Zayn è davvero un bel ragazzo. Ha vent'anni, pelle olivastra, capelli neri rasati ai lati e ciuffo alto, occhi color miele e fisico muscoloso con parecchi tatuaggi, peccato che non abbia cervello. Si crede chissà chi e non è per niente modesto, non l'ho mai visto uscire con una ragazza per più di una volta quindi non si può considerare un ragazzi serio. Si ok, ho una cotta per lui ma nulla di importante, in ogni caso a lui non interesso ed io preferisco stargli il più lontano possibile. Inizia a piovere di nuovo ma a lui non sembra che gli importi della pioggia che bagna i suoi pantaloni attillati neri o la sua maglietta bianca con scollo a V, o il suo ciuffo. Mi nota subito e questa non posso dire che sia una cosa a mio favore, non sono proprio in vena di litigare oggi o di starlo a sentire. Si avvicina verso la mia direzione. Mi volto per tornarmene a casa ma la sua voce che chiama il mio nome mi ferma, mi volto sbuffando nella sua direzione

-Che vuoi Malik?- non posso dire che il mio tono sia gentile

-Sai che sei tutta bagnata?- ridacchia

Dico io ma questo ragazzo non ci vede?! Ha piovuto per mezzora e non ho l'ombrello è normale che sono bagnata fradicia. E poi anche ora lui si sta bagnando visto che ha ricominciato

-Non m'è n'ero accorta!- esclamo sarcastica

-Bhé ora lo sai- chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo

-Oggi non sono proprio in vena di ascoltare le tue cavolate quindi trovati una tipa e non rompere me altrimenti ti castro- assottiglio gli occhi minacciandolo

-Ehy bella calma... che c'è il tuo fidanzatino ti ha mollato?- colpo al cuore

-Colto il segno- gli dico abbassando gli occhi che si riempiono di lacrime

Luke Cooper, mio ragazzo, anzi ex ragazzo, da sei mesi, mi ha mollato per una che più finta non poteva essere. Pensavo davvero che ci tenesse a me e che la sua reputazione da puttaniere fosse solo una bugia, o che almeno fosse passata ma mi sbagliavo di grosso. Harry mi aveva avvertito. Noto solo la sua espressione un po' sorpresa ma non m'importa un granché, mi incammino ed entro in casa mia. Chiudo la porta alle spalle e trattengo le lacrime appoggiando la testa alla porta. Questa giornata è proprio da dimenticare, non mi è andata bene niente. La verifica di storia è andata male, Luke mi ha lasciato, Zayn non fa' altro che rompermi e per non bastare sono fradicia e mi beccherò un bel raffreddore. Manca qualcosa?

 

 

Penso di essere sola in casa, non sento neanche un rumore. Mi avvio verso la mia camera, trattenendo, ancora per poco le lacrime. Apro la porta, richiudendola dietro di me; mi getto sul letto a peso morto sprofondando la testa nel cuscino. Le lacrime iniziarono ad uscire come un fiume in piena. Dopo poco sento la porta aprirsi e richiudersi. Un peso si siede sul mio letto, mio fratello; l'ho riconosco dal suo odore. Mi tocca la schiena accarezzandomela lentamente. Non ho il coraggio di girarmi nella sua direzione o di parlargli. Harry non diceva nulla si limita ad accarezzarmi la schiena. Forse aveva capito il motivo per cui ero in quello stato d'animo

-Ehy, Emily...- sussurra a bassa voce con dolcezza

Mi giro verso di lui e senza parlare mi avvolge in un suo abbraccio. Mi stringe forte e in questo momento ho solo bisogno di lui

-Cosa – singhiozzo – Cosa c'è... che non va... in me?-

-Nulla Emy, non era giusto per te, non ti merita minimamente- mi guarda negli occhi

Non ho la forza di ribattere quindi annuisco solamente. Mi consola per tutto il pomeriggio e, verso sera scende per preparare la cena. Mi ha chiamato anche per mangiare insieme a lui ma non avevo proprio appetito. Controllo il cellulare nella speranza di aver ricevuto qualche chiamata o messaggio da lui, ma nulla. Mi faccio una doccia per togliermi di dosso tutto. Non voglio più pensare a niente. Tra un po iniziano le vacanze natalizie ed è quello di cui ho bisogno. Esco dal bagno tornando in camera, sono solo le otto di sera. Indosso un leggins nero, una maglietta bianca larga, e calzini neri. Controllai il mio telefono, nessun altro messaggio o chiamata. Scendo e trovo Harry mentre parla al telefono in cucina

-No Ed non riesco proprio a venire alla festa stasera- dice

Ed è un suo caro amico e compagno di università, mi sta simpatico

Scuote la testa -No nessun problema ma devo pensare a mia sorella stasera- continua

-Si lo so che è maggiorenne ma ha bisogno di me- rimango ferma per non farmi sentire da lui

Lui ama le feste e a causa mia deve rimanere rinchiuso in casa di venerdì sera

-Certo se cambio idea ti avviso- chiude la chiamata posando il telefono

-Dovresti uscire- mi intrometto entrando in cucina

Si gira verso di me -No, non se ne parla proprio-

-Harry vai. Io starò bene. Vedrò un film e poi andrò a dormire- cerco di convincerlo

-Hai bisogno di me-

Scuoto la testa -Voglio stare un po sola e rilassarmi. Quindi ora chiama il tuo amico Ed e dirgli che alla festa ci sarai- gli dico in tono autoritario

Mi sorride -Sicura?-

-Certo, hai bisogno di uscire- gli porgo il telefono incitandolo a chiamare Ed

 

Dopo dieci minuti Harry esce di casa continuando a domandarmi se fossi sicura. Pensavo di dover chiamare Ed e farlo prelevare di peso per farlo andare via. Ora sono sola in casa; completamente sola. Mi guardo intorno in cerca di qualcosa da fare per ingannare il tempo. Mi avvicino alla libreria e inizio a cercare un film interessante da guardare. Molti di questi sono visti e stravisti; altri non sopporto gli attori ed altri ancora sono di guerra, genere che odio. Sbuffo non avendo trovato nulla; mi butto sul divano divorata dalla noia. Non voglio più pensare al mio ex, voglio lasciarmelo subito alle spalle. Non ne voglio più sapere; a lui non è mai importato di me ed ora perché io dovrei ripensare a lui dopo quello che mi ha fatto?! I miei pensieri vengono interrotti dal suono del campanello. Giuro che se è Harry lo faccio andare a calci a quella festa. Apro la porta di scatto pronta dirgliene quattro ma rimango immobile quando vedo lui. Ho delle allucinazioni, non ci possono essere altre spiegazioni. Lui non può essere qui, non può aver bussato alla mia porta come nulla fosse, non può guardarmi con quei occhi, e non può farmi quel suo sorrisetto. Rimango immobile senza proferire parola

-Ciao- è lui il primo ad iniziare

-Zayn- sussurro

Lui accenna un sorriso mentre continua a tenere le mani dietro alla schiena

-Si sono io, in persona-

Indossa una maglietta bianca con scollo a giro, pantaloni stretti un po calati e una giacca in pelle per completare tutto

-Che ci fai qui?-

-Harry non c'è e pensavo di venire a farti un po di compagnia- alza le spalle come stesse dicendo una cosa del genere a qualcuno che conosce da anni e anni

-Ehm...- non so che rispondergli

-Ho portato un film- lo mostra

-“Come D'Incanto?”- alzo un sopracciglio

-E' il primo che ho trovato- alza le spalle

-Allora... mi fai entrare?-

Sono rimasta di sasso da quando ho aperto la porta; non è una di quelle cose che ti capita tutti i giorni

-Oh si... entra- mi sposto e lui entra

Si guarda un po intorno mentre io chiudo la porta

-Vuoi qualcosa?- domando

-Birra, se c'è- annuisco e mi sposto in cucina

-Io intanto metto il DVD- lo sento dire dal salone

Non gli rispondo e prendo la birra; c'è il mio cellulare sul piano della cucina. Lo prendo per controllare e trovo un messaggio da parte di Harry

Spero che la sua compagnia non ti dispiaccia”
con accanto una faccetta sorridente

Oddio Harry si può considerare un uomo morto. Come diavolo può avermi fatto questo sapendo l'odio che si cela tra me e Zayn?! Ritorno di li' e lo trovo seduto sul divano; gli porgo la birra e rimango davanti a lui incrociando le braccia al petto. Alza lo sguardo

-Che c'è?- si porta la birra alla bocca

-So' che è stato Harry a farti venire, puoi anche tornare a casa tua se vuoi- gli dico chiara

Era logico che non poteva venire qui di sua spontanea volontà. Lui ed Harry hanno degli amici in comune quindi anno molta più confidenza

-In realtà lui mi ha detto che non voleva lasciarti sola e io gli ho detto che sarei passato a farti compagnia- risponde e mi fa cenno di sedermi sul divano

Lo faccio, ovviamente mi siedo molto lontana rispetto a lui e fa partire il film. Okay questa giornata è stata troppo strana, forse sto sognando

-Perché?- lo guardo

-Cosa?-

-Sei venuto qui-

-Che c'è non ti piace la mia compagnia?- ridacchia

-No... si... cioè noi due ci odiamo. Perché sei qui?-

-Perché?- mi guarda anche lui

Annuisco

-Mi sentivo in colpa, ero incazzato con mia madre questa mattina e non dovevo scaricare la rabbia su di te- alza le spalle

Lui che si scusa; oddio sarà la magia del Natale questa, un qualche miracolo. Riporto lo sguardo sul televisore

-Perché?- ora domanda lui

-Cosa?- lo guardo stranita

-Perché noi due ci odiamo?-

Ci pensiamo un po su

-Io non lo so- ammetto

-Tu da un giorno all'altro hai iniziato a farmi dispetti... e siamo arrivati qui-

-Secondo te perché ti facevo dispetti?- si sposta per potermi guardare meglio

-Perché sei dispettoso di natura?- ipotizzo

-No- lui ridacchia alla mia affermazione

-E allora perché?-

-Bhe... perché... non lo so- ci pensa su

-Tu sei strano forte- sussurro

-Guarda che ti ho sentito- mi riprende

-Oh scusa se ho ferito i tuoi sentimenti- alzo gli occhi al cielo

Lui scuote la testa divertito; sembra non averci dato peso, forse se glielo avrei detto ieri si sarebbe infuriato. Con molta indecisione si avvicina. Si trova praticamente attaccato a me, le mie guance diventano subito rosse e non so che cavolo fare. Non si poteva stare al suo posto eh?! Che cavolo! Finirò col parlare da sola alla fine a causa sua. Cerco di concentrarmi il più possibile sul film ma non è possibile con il suo sguardo addosso

-Perché ti ha lasciato?-

Addio alla mia decisione di lasciarmi alle spalle il mio ex e di concentrarmi sul film... non può guardare quel benedetto film in silenzio tombale? Anzi no! Se si ficca in una tomba sarebbe meglio

Sbuffo -C'è di meglio in giro- sussurro

-Ma fammi il piacere- sbuffa

-Che vorresti dire?- alzo un sopracciglio

-Niente, niente- scuote la testa

Volto lo sguardo mentre lui osserva lo schermo, osservo per bene il suo profilo perfetto. Mi odio per avere una cotta per lui, perché è un tipo odioso. Mi odio soltanto perché mi piace lui. Se fosse stato un altro, oppure la sua versione più gentile e meno dispettosa, gli sarei saltata addosso anche se gli sarei sembrata una ragazzina in preda gli ormoni. Rimaniamo in silenzio ma lui dopo dieci minuti riprende a parlare; fortunatamente non mi sorprende quando lo stavo fissando.

-Tra un po è Natale-

-Non lo sapevo sai- borbotto

Zayn alza gli occhi al cielo sbuffando, si sistema in suo ciuffo perfettamente dritto e lungo e cerca di mantenere la calma

-Sto cercando solo di fare un po di conversazione... si può sapere perché sei sempre così acida anche quando cerco di fare il gentile con te?- ammette esasperato

-Sai dopo tutti questi anni è difficile fare la “gentile” con te; e questa parte poi non ti si addice proprio- gli dico

Alla fine è il film che guarda noi e ascolta le nostre conversazioni patetiche, no noi il film

-Ma si può sapere perché sono venuto qui?- si alza nervoso

-Non lo so neanche io, per me potevi restare da dove sei venuto- mi alzo anche io

Ed ecco la millesima discussione Styles-Malik. Se i vicini (compresi i suoi genitori) sentiranno delle grida sapranno a chi associarle

-Maledetto me e le mie stupide idee-

-Finalmente hai detto una cosa intelligente-

Mi fulmina con lo sguardo

-Si sta parlando la perfettina- mi sfotte

-Ma perché non te ne vai?-

-Già perché non me ne vado?- alza le spalle

-Non lo so visto che sei ancora qui-

-Allora io vado-

-Ciao-

-Ciao-

Invece di andarsene fa un passo avanti, in men che non si dica mi ritrovo le sue labbra sulle mie. Non riesco a reagire; ho ancora gli occhi aperti e il corpo bloccato. Ma che diavolo gli salta in mente?! Mi morde il labbro inferiore. Ora le opzioni sono due: A lo allontano e lo prendo a calci; B lo bacio... Oh al diavolo! Mi lascio andare facendo entrare la sua lingua per farle incontrare la mia. Mi prende per i fianchi avvicinandomi fino ad essere attaccata al suo corpo. Il bacio non dura molto ma giusto in tempo per farmi accorgere dell'enorme cazzata che sto facendo baciandolo. Mi allontano di scatto; ci guardiamo negli occhi non sapendo cosa dire o fare

-Scusa- scuote lui la testa

-Lascia stare- guardo altrove

-Io vado- si volta e va via

Mi lascia sola in quel salotto con quel stupido film che continua a parlare. Non mi sono ancora resa conto di quello che è appena successo. Cioè me lo sono ritrovata con le labbra sulle mie. Ah cavolo quando lo odio! Ma perché tra tutti mi dovevo proprio innamorare di quell'odioso del mio vicino che si diverte solo a prendermi in giro e a farmi dispetti da... troppo tempo. Spendo la televisione e me ne vado in camera mia. Voglio cancellare questa serata, voglio solo questo.

 

*****

 

-Emily- mi chiamano dal piano di sotto

Cerco di uscire di camera senza cadere ma i risultati sono scarsi

-Che cerchi di fare su quei trampoli?-

compare mio fratello da dietro. Lui è vestito normalmente: camicia nera e pantaloni stretti blu

-Mamma mi ha detto che visto che è Natale devo essere elegante-

-Ma oggi è la vigilia- alza un sopracciglio

-Lo so... ma pare che abbia invitato dei suoi amici- borbotto

-Si i vicini- concorda

-Ah i Montgomery-

-No-

-Smith?-

-No...-

-Allora i Hall-

-Emh...-

-Oddio non dirmi i Malik- sgrano gli occhi

-Okay non te lo dico- ridacchia

-Oh no- mi lamento

-Dai sei carinissima col tuo vestito, e se non fai figure cadendo andrà tutto bene-

-Non è questo- sbuffo

-Forse per Zayn?-

Arrossisco di botto

-Ma... ma che dici?-

-Vedi che lo so che vi siete baciati- sussurra

-Cosa?- sgrano gli occhi

-Fino a prova contraria noi andiamo in palestra insieme e parliamo spesso-

-Te l'ha detto lui?- sussurro

-Gli è sfuggito- alza le spalle

-Oddio- mi copro il viso

-Dai si vede che ti è piaciuto quel bacio- ridacchia

-Smettila- gli intimo

-E si vede anche che ti piace lui-

-Shh- divento rossa come un pomodoro

-Non c'è bisogno di negarlo- mi fa l'occhiolino

-Ora vieni, ti auto a scendere le scale-

Annuisco -Non dirlo a nessuno- lo minaccio

-Agli ordini- ridacchia

Sbuffo e con il suo aiuto scendo giù. Saluto i genitori di Zayn e le sue due sorelle... ma nessuna traccia di lui. Guardo Harry e lui alza le spalle. Sa che non chiederò nulla su Zayn, quindi lo fa lui

-Ma Zayn che fine ha fatto?- esclama Harry attirando l'attenzione

-Non lo so, ha detto che non sapeva se veniva. Non gli è andata molto a genio la proposta di venire qui, anche se vi conosce- scuote la testa la madre

Forse non è venuto per non vedermi, cioè dopo quello è che successo...

-Mmm Emy vieni con me in cucina?- si alza di scatto Harry

-Cosa? A far che?- alzo un sopracciglio

-Vieni- mi incita

-Okay- sbuffo

Andiamo in cucina

-Devi andare da lui- mi sussurra

Il mio corpo di irrigidisce di scatto

-Cosa?- grido

Harry mi copre la bocca con le mani

-So che vuoi andare da lui, che stai morendo dalla voglia. Io so dove puoi trovarlo, ti copro io ma tu devi promettere che gli dirai veramente cosa provi per lui- esclama tutto d'un fiato

Ingoio rumorosamente. Harry è un ragazzo intelligente, avrà intuito sicuramente tutto. Rilasso i muscoli e tolgo la sua mano dalla bocca, i miei occhi si velano di lacrime che tento di fermare in tutti i modi

Sospiro -Non posso- sussurro

-Perché?- mi guarda con quei occhi che in quel momento sembrano innocenti

-Non posso rovinare tutto, non posso andare da lui a dire ciò che provo sapendo di non essere ricambiata, non posso rischiare e mostrarmi così fragile davanti ai suoi occhi-

-Non è vero, tu puoi ma non vuoi- mi scansa

-E ricorda che ti ho detto tutto questo per il tuo bene, perché si, hai tutto da rischiare, ma nulla da perdere- termina con queste parole

Cazzo ha terribilmente ragione... per una volta dovrei prendere in mano la mia vita e rischiare. Apro leggermente la bocca, indecisa ancora sul da farsi. Cazzo ho troppa paura

-Aspetta- mi giro di scatto

Noto che accenna un sorriso prima di girarsi

-Si?- alza un sopracciglio

-Dimmi dov'è-

 

 

Continuo a camminare per le strade e piccole vie mentre mi stringo nel mio giubbotto troppo leggero per i miei gusti. Mi strofino le mani congelate e copro il mio naso con la sciarpa. Non posso credere di stare per farlo, le gambe vanno da sole decise e dirette vesto una meta precisa: Lui. Mi maledico con tutta me stessa di aver messo i tacchi questa sera, e anche per aver messo il vestito con delle calze sottili per la stagione. Congelare è dire poco. Ci manca solo che inizi a nevicare da un momento all'altro. Sbuffo non sapendo neanche che fare una volta che arriverò li, sempre se ci arriverò viva. Se lui non ci sarà? Se è in compagnia di amici? Se non vorrà né vedermi e né parlarmi? Se io non saprò che dirgli? Se se se... Ah maledizione! Mi fermo improvvisamente, cavolo non avevo neanche pensato a che dirgli. Mi sento frustrata e trattengo a stento le lacrime; mi appoggio ad un muretto e respiro a fatica. Il freddo pesante misto ai miei sentimenti sono una combinazione davvero disastrosa. Sento alcuni passi dietro di me e mi irrigidisco sul posto

-E tu chi sei?- ingoio rumorosamente sapendo che la domanda è rivolta a me

Mi giro lentamente per paura, a qualche metro da me c'è un ragazzo con i capelli biondi credo, non tanto alto e ha delle bombolette in mano. Si trova un po in penombra, ha un'aria minacciosa

-Hai perso la lingua?-

-No...no...- balbetto

-Ah bene... stai cercando qualcuno?- fa un passo in avanti e d'istinto io ne faccio uno indietro

-In realtà cercavo un mio amico- inizio a tremare sia per paura e per freddo

-Non avere paura – sorride e posso ammettere che ha davvero un bel sorriso – io sono Niall- si presenta

Ormai è vicino a me, non ho davvero via di scampo. Ha gli occhi azzurri e i capelli effettivamente biondi. Guardo la sua mano tesa verso di me e decido di rispondergli

-Io sono Emily- sussurro stringendo la sua mano fredda

-Dimmi il nome del tuo amico magari lo conosco- alza le spalle

-Si chiama Zayn-

-Ah Malik! Lo conosco, vieni ti porto da lui- mi fa un cenno di seguirlo

Okay posso anche essere una stupida a seguirlo, potrebbe essere benissimo un maniaco che si vuole approfittare di me... ma c'è anche da dire che si è mostrato subito disponibile e che conosce il cognome di Zayn. Camminiamo per alcuni metri poi andiamo sotto un tunnel dove un ragazzo con un cappuccio in testa è intento a lavorare con lo spray colorato sul muro

-Ehy Malik c'è una visita per te- ridacchia e poi va via facendo un segno di saluto

Il ragazzo col cappuccio si gira per guardare chi fosse, e nonostante la poca luce riconoscerci quei tratti ovunque. Lui sgrana gli occhi e lascia le bottigliette spray li per avvicinarsi a me, toglie il cappuccio quando arriva a pochi passi da me. Porto per un attimo lo sguardo alle sue labbra, cavolo quanto mi mancano.... NO! Basta non devo pensarci!

-Che diavolo ci fai tu qui?-

Alzo gli occhi al cielo non stupendomi per niente del suo modo di essere maledettamente diretto

-Ciao anche a te- sbuffo

-Sei impazzita? È pericoloso stare qui, fortuna che hai incontrato Horan e no qualche maniaco-

-Se magari tu non mi avresti evitato io non sarei qui a rischiare la vita- metto le mani sui fianchi

-Certo che tu hai una grande intelligenza-

-E tu sei un fifone- lo attacco

-E cosa te lo farebbe pensare?-

-Il fatto che eviti me e il discorso- alzo un sopracciglio

-Torna a casa per favore- mi guarda duro

-No. Dobbiamo parlare-

-Non abbiamo nulla da dirci- borbotta

-Invece si- insisto

Lui si avvicina dov'era prima e mette gli spray in uno zaino nero

-Perché mi ignori?-

-Non ci siamo sopportati per tutto questo tempo, perché dovremmo farlo ora?-

Continua il suo “lavoro” come se nulla fosse

-Perché mi hai baciata?-

-Così, ne avevo voglia-

-Sei un bugiardo-

Non parla

-Almeno dimmi che cavolo vuoi- grido esasperata

Con uno scatto veloce si alza, prende le mie braccia e mi porta contro il muro. Sgrano gli occhi per la sorpresa, il mio corpo si irrigidisce non sapendo come reagire al suo scatto. Il suo respiro, invece, è affannoso e il suo sguardo è incatenato al mio

-Cosa vuoi che ti dica eh? Che non desideravo altro che sentire il sapore delle tue labbra da tantissimo tempo? Che voglio essere io la persona che chiamo amore invece di quello sfigato? Che voglio essere io l'unico ad abbracciarti e a sussurrarti “sei mia”? Bhe perché è questo quello che voglio- mi grida contro quelle parole

Abbasso lo sguardo sentendomi colpevole per non aver capito tutto questo

-Da quanto?- sussurro

Accenna un sorriso amaro non spostandosi dalla sua posizione -Da qualche anno-

-Mi sei entrata nella testolina piccola Emy- continua sussurrando

-Posso dire lo stesso su di te- riesco a dire

-Cosa te lo fa pensare?- fissa le mie labbra e bagna le sue

-Il fatto che io voglia le tue labbra sulle mie- sussurro stanca di aspettare

-E se ti baciassi ora? Che farai? Ricambieresti?- si avvicina lentamente

-Si- esclamo sicura

-Sei una pazza- commenta

-Si... pazza di te- sorrido

Ridacchia ed elimina finalmente le distanze tra di noi. Le sue labbra si muovono insieme alle mie e le nostre lingue giocano insieme. Sento subito il sapore di tabacco mischiato alla mente, cosa che non avevo notato la prima volta. Toglie le mani dai miei posti per portarli sui miei fianchi così io ne approfitto per metterle sul suo viso accarezzando il suo accenno di barba. Si allontana per bisogno d'aria.

-Sai che adesso sei mia?-

-Dimmelo-

-Sei. Mia.-

Il mio sorriso si allarga ancora di più; quelle parole uscite dalle sue labbra sono il paradiso sceso in Terra

-Non devi più commettere quell'errore- mi dice dopo

-Come?- non riesco a capire

-Mai commettere il grande errore di credere che l'amore vero non esiste e che tutto in torno a te sia triste-

-E tu saresti il mio amore vero?-

-Si...-

-Ti amo- sussurro

-Io di più- esclama scatenando la mia risata

E per la seconda volta oggi fa riunire le nostre labbra. Sono stata una stupida, avevo l'amore ad un isolato da me... e non lo sapevo!

 

 

Dedicata a Zayn Malik, ex componente del gruppo, e persona che mi ha dato molto semplicemente con la sua splendida voce.
Con amore, Mary.

  
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