E mentre tutto il mondo continuava a girargli attorno come se fosse una specie di carosello impazzito, sentiva la voce di Scott chiara ma lontana, chiamarlo con un accenno di stanchezza repressa e schiacciata.

No. Non poteva rispondere.

Le sue orecchie carpivano ogni suono intorno a lui, ma i suoi occhi erano su Lydia.
Sul suo corpo deturpato da quel mostro, sul suo sguardo perso e la sua pelle candida. Troppo, troppo candida.

‘’ Stiles, forza. Stiles, dobbiamo andare’’

‘’ coraggio, Stiles’’

Ed ecco che subentrava la voce di suo padre. Strano a dirsi, ma nemmeno la sua immensa preoccupazione gli diede modo di risvegliarsi da quella folle pazzia dolorosa. Lydia era a terra davanti a lui. Lydia stava morendo.

‘’ Stiles, vieni!’’

Ora nella voce di Scott avvertiva quella piccola percentuale dell’alfa che temeva. Gli rivolse uno sguardo, ma se ne pentì poco dopo. Come aveva potuto pensare di abbandonarla, anche solo per un istante? Le sue iridi si tuffarono in quell’immenso mare verde- ora terribilmente smorto- degli occhi di Lydia. Sapeva, sapeva che se fosse stato in un’altra situazione si sarebbe catapultato da lei. sapeva benissimo che se fosse stato cosciente di ciò che stava succedendo le sarebbe saltato addosso, abbracciandola e baciandola, e proteggendola.
E più la guardava, più non riusciva a credere come un essere umano o umanoide o alieno avesse potuto ferire quella creatura così perfetta. Lydia. La sua Lydia. Come avesse potuto sfiorarla, senza il suo permesso. Come avesse potuto essere compiaciuto dal terrore nei suoi occhi dolci e immensi. No, se solo l’avesse trovato, sarebbe morto.

‘’ Stiles, andiamo ‘’

Di nuovo la voce di Scott, acuta come uno spillo. Qualcosa dentro di lui si mosse, ma non era abbastanza per permettergli di muoversi e andare in aiuto del suo miglior amico.
E fu in quel momento che gli angoli della bocca di Lydia si piegarono in un sorriso tirato, a suo modo dolce, e i suoi occhi gli si piantarono addosso. Gridavano di non lasciarla, ma dalla sua bocca usciva qualcos’altro.

Cosa gli stava dicendo?

‘’ Tracy. Trova Tracy’’

Di nuovo un sorriso.

‘’ sto bene’’

Non è vero. Non stai bene. non stai bene. no che non stai bene. credi che sia stupido?
Adesso, mosso da altre voci, da altre persone, da altre anime e da altri sentimenti, Stiles staccò il suo sguardo premuroso e attento dalla ragazza insanguinata.
Se solo fossi stato qui per proteggerti.

E quel pensiero lo torturò per tutta la giornata. Non riusciva a toglierselo dalla testa. Egoisticamente non riusciva a pensare ad altro che a lei, e alla sua situazione penosa. Fu il primo a raggiungere l’ospedale, il primo ad infilarsi nella stanza dopo l’operazione, ancor prima di Parrish o di sua madre. Fu lui il primo al quale Lydia riservò il suo sguardo stanco.

La prima cosa che gli passò per la testa fu prenderle la mano, e baciargliela, con quanta forza avesse in corpo.

‘’ stai meglio?’’

Lydia sorrise. stavolta era sincera. Era il sorriso che indossava dopo la battaglia, dopo che le armi erano state deposte e il sangue ripulito. Un sorriso chiaro, cristallino. Non ritrasse la mano.
Con una carezza sfiorò la guancia di Stiles.

‘’ si. Adesso si ‘’

Se tu morissi, Lydia, io andrei fuori di testa!

‘’ ora andrà tutto bene ‘’
 
*LITTLE BITCHY's CORNER*:
HI GUYS! Scusatemela, ma dopo la 5x05 non ho saputo resistere. Finalmente Jeff ci ha ‘’ ridato ‘’ un momentaccio Stydia, e io non potevo non approfittarne.
Spero vi sia piaciuta.
Bacizzz
DSOW