premetto che questa è la mia primissima ff quindi siate
clementi!"" vabbe allora cominciamo: Erano passati ormai due anni da
quando Shaoran era partito per ritornare ad Hong Kong. la nostra Sakura passava
gran parte delle sue giornate a pensare a lui.
Una ragazza di circa sedici anni correva a perdifiato
verso l’aeroporto. Continuava a correre senza mai fermarsi, era ormai da una
decina di minuti che correva. Nella sua mente c’era solo un pensiero fisso:
correre più veloce che poteva per
arrivare il prima possibile alla sua meta.
Aveva cominciato a correre da quando all’incirca una
decina di minuti prima aveva ricevuto una telefonata da parte della sua
migliore amica
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Un pomeriggio come altri e in casa Kinomoto regnava la
pace assoluta.
Chiusa nella sua stanza c’era una ragazza castana distesa
sul suo letto totalmente persa nei suoi pensieri, infatti da quando lui se ne
era andato passava gran parte delle sue giornate sdraiata sul suo letto a pensare
e ripensare…..ed il suo pensiero fisso rimaneva sempre e solo lui.
D’un tratto si udi un telefono squillare e non ottenendo
risposte da parte di nessuno continuò a squillare per circa cinque minuti
finche dal cassetto della scrivania della ragazza usci Kerochen.
K: hei Sakura guarda che il telefono sta squillando!
Sakura mi stai ascoltando! Sakuraaaa!!!!- urlò infine lo spazientito Kerochen
Risvegliatasi dai suoi pensieri Sakura vide il piccolo
animaletto agitarsi
S: Hei Kerochan che ti prende? E perché mai urli e ti
agiti a quel modo?
K: perché urlo? E me lo chiedi pure?! C’è il telefono che
squilla da più di cinque minuti e tu non ti degni nemmeno di andare a
rispondere!!! Lo sai che per colpa di quel telefono ho interrotto il mio
spuntino pomeridiano?!- il piccolo guardiano continuò ad agitarsi e a sbraitare
senza rendersi conto che la sua padrona era ormai uscita fuori dalla propria
stanza per andare a rispondere al telefono.
-finalmente hai risposto stavo seriamente cominciando a
preoccuparmi-
S: si pronto ma chi è?
T: ah si scusami Sakura sono Tomoyo!
S: ah ciao Tomoyo
dimmi?
T: ma si puo sapere perche ci hai messo tutto questo
tempo per rispondere?- chiese l’amica preoccupata.
S: a no niente mi ero addormentata….. ma dimmi perche mi
hai chiamato?
T: ah si me ne stavo dimenticando ecco volevo darti una
bella notizia!
S: davvero e quale sarebbe?!- Chiese impaziente la
ragazza.
T: ecco devi sapere che poco fa ho sentito una nostra
cara amica nonche vecchia compagna di classe che ha intenzione di tornare qui a
Tomoeda proprio ora che siamo nel bel mezzo delle vacanze estive. inoltre ha
anche detto che verrà insieme a suo cugino che vuole tornare qui per salutare
tutti i vecchi compagni di clesse ed in particolare una.
S: davvero e chi sarebbe scusa?- Chiese ingenuamente
Kinomoto.
T: ecco…….-rispose incerta la ragazza mentre tra se e se
pensava “ma come ha fatto a non capirlo
più chiaro di così”..
S: Hei Tomoyo ci sei ancora? Allora chi è?- insistette la
ragazza.
T: si ecco vedi è Mey Ling e con lei verrà anche
Shaoran……- rispose poi la mora tutto d’un fiato..sperando che avesse capito
bene.
Al solo sentire quel nome Sakura rabbrividì e per poco
non le cadde il telefono dalle mani. Il momento che aspettava con ansia era
finalmente arrivato ora aveva l’opportunità di rivederlo dopo due lunghissimi
anni d’attesa… Ora però una serie di domande cominciarono a frullarle nella
testa; e se lui non l’amasse più e se peggio ancora l’avesse proprio
dimenticata. Rimase per qualche secondo immersa in questi pensieri quando
improvvisamente una sola parola veloce e fulminea le usci di bocca.
S: quando?
T: cosa scusa? – rispose Tomoyo incerta non avendo
afferrato il senso della parola.
S: quando tornerà? –Ripetè la castana.
T: emh ecco… - Tomoyo rispose incerta.
S: quando Tomoyo? -ripetè lei con tono insistente.
T: Beh ecco…..il fatto è che saranno all’aeroporto tra
una decina di minuti- rispose la ragazza all’amica.
Non appena fini la frase sakura senza nemmeno pensarci e
con un desiderio incredibile di rivederlo cominciò a correre verso l’aeroporto
seenza mai fermarsi.
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Arrivata finalmente all’aeroporto si fermò un attimo per
riprendere fiato e subito dopo cominciò a guardarsi intorno alla ricerca del
ragazzo. Camminò e camminò guardandosi bene intorno finchè lo vide. Lo avrebbe
riconosciuto tra mille con i suoi occhi color nocciola e la sua folta
capigliatura castana. Gli occhi cominciarono a lacrimarle.
Anche lui la vide. Rimasero per un pò a fissarsi in silenzio,
finche Sakura interruppe il silenzio avvicinandosi.
S: sei tornato!- disse lei con ormai le lacrime agli
occhi.
Lui non rispose ma si limitò a sorriderle, e
avvicinandosi lentamente a lei la strinse a se in un abbraccio
sussurrandogli -si sono tornato…-
Sakura quasi si perse in quell’abbraccio che tanto aveva
atteso in quegl’anni.
Dopo un po si sciolsero da quell’abbraccio e lei
avvicinandosi al suo orecchio gli sussurrò –sappi che anche se è passato tanto
tempo io- divenne più rossa che mai – ecco anche se è passato tutto questo
tempo e se tu non provi più niente per me sappi che io ……io ti amo- disse lei
tutto d’un fiato…finalmente era riuscita a dirglielo.
Nel timore di una risposta negativa da parte del ragazzo
chiuse gli occhi, poi però nel riaprire gli occhi vide il dolce viso di lui
sorrider glie lui di tutta risposta la strinse forte a se e le diede quel bacio
che tanto aveva atteso di dargli. Quando le sue labbra si divisero da quelle di
lei le sussurrò –sai anche io ti amo e non smetterò mai di farlo-
Lei commossa e allo stesso tempo felice per aver
ritrovato finalmente la felicità riprese ad abbracciarlo più di prima quasi
avesse paura che potesse andarsene nuovamente via da lei e lui naturalmente
contraccambiò il tenero abbraccio di lei tanto che rimasero cosi ancora per un
bel po’.
Da lontano intanto si potevano scorgere gli sguardi di
due ragazze che nascoste dietro una pianta, una con una telecamera in mano che
prontamente aveva ripreso tutta la scena, avevano un sorriso sfavillante e soddisfatto
sulle labbra contente che il loro piano fosse riuscito alla perfezione.
T: meno male che ho portato la telecamera non mi sarei
mai perdonata di perdermi una scena cosi importante- disse la mora che veniva
guardata con occhi storti dall’amica vicina che le rispose
M: certo che tu non cambierai proprio mai!!...
premetto che è la mia primissima storia quinfi
lo so che non è un gran che tuttavia spero veramente che sia piaciuta.....
commentate... un bacio!^_^