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Autore: meggislarry_    19/07/2015    5 recensioni
In un diverso universo, lontano dal nostro, esistono persone che conoscono la propria anima gemella, o almeno ne conoscono il nome. Il difficile è trovarli.
Esistono due orientamenti, non etero o gay, questo non è importante. Ciò che conta è che siano un Sub (Submissive), o sottomesso, e un Dom (Dominant), o domatore.
Harry si trova in una situazione che lo spaventa, ma chissà.
Larry. Alternate Universe-BDSM. Harry!Sub. Louis!Dom
Genere: Slice of life, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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In un diverso universo, lontano dal nostro mondo, esistono scelte progettate dal destino di cui gli uomini allo stesso tempo ne sono a conoscenza. 
Il mondo di cui parlerò in questa storia, comprende Dom e Sub, dominanti, o domatori, e i submissivi o coloro che sono sottomessi da questi ultimi.
Al proprio sedicesimo compleanno ognuno di loro viene a conoscenza del proprio orientamento (Dom/Sub), e questo viene rivelato quando su uno dei due polsi viene inciso il nome del proprio compagno, della propria anima gemella.
Se appare sul polso sinistro questo sta a dire che la persona è un Dom, mentre se appare sul polso destro è un Sub.
Quando finalmente apparirà il nome, la persona è costretta a mantenere la privacy, di conseguenza è obbligata ad indossare un bracciale nero sul nome, e quando finalmente avrà trovato la propria anima gemella allora i bracciali cambiano, e diventano rossi per i Dom e blu per i Sub.

Nel raccontarvi di questo universo alternativo, guarderemo da vicino la vita di un ragazzo di nome Harry Styles, iniziando dal giorno del suo sedicesimo compleanno.

Harry si svegliò con qualcuno che gli stava stuzziando il naso con qualcosa. Cercò di scostarlo con la mano, ma quella cosa tornava sempre. Innervosito allora, aprì gli occhi e saltò a sedere sul letto, scostandosi il lenzuolo di dosso. Nel momento in cui stava per gridare si bloccò fulminando con lo sguardo il suo migliore amico. 
-Ben svegliato, dormiglione.- ridacchiò Niall, con le braccia dietro la schiena.
Harry grunì infastidito,  e si stropicciò gli occhi, per poi sbadigliare e stiracchiarsi, allungando le braccia verso l'alto. 
Una volta sistematosi, con la schiena curva e lo sguardo ancora intorpidito parlò:-Cosa ci fai qui, Nì? E come diavolo sei entrato?- pose l'ultima domanda aggrottamdo la fronte.
-Bhe, oggi è il tuo sedicesimo compleanno, di conseguenza, ecco a te!- disse euforico il biondo, togliendo le braccia da dietro la schiena e gli porse il pacchetto regalo che aveva nascosto.
Harry sorrise dolcemente, e allargò le braccia come ad invitare l'amico a stringersi a lui, e quest'ulrimo non se lo fece ripetere due volte, buttò il pacchettò sulle gambe di Harry, ancora avvolte dal lenzuolo, e lo abbracciò forte.
-Non importa se sarai Dom o Sub, io ti starò sempre accanto promesso.- gli sussurrò al suo orecchio.
Harry sorrise dolcemente, dandogli un ultima forte stretta prima di lasciarlo andare.
-Okay, okay, dai vediamo cosa mi hai regalato- disse guardando Niall di sottecchi, e, notando che stava sorridendo come un ebete, scosse la testa esasperato. Scartò la carta e aprendo la scatola, la mascella gli cadde, e il viso gli si imporporò di rosso. Alzò lo sguardo per guardare il suo migliore amico, sempre con la bocca aperta, gli disse :-Ma che diamine ti è preso? Ti sembra il modo di regalarmi un dildo per il mio compleanno?
-C'è anche il lubrificante- disse Niall, facendogli l'occhiolino,
Harry non riusciva a spiaccicare parola. Richiuse il pacchetto, pensando a dove nasconderlo, così che sua madre non dovesse fare pensieri strani non appena lo vedesse.
Niall lo prese per l'avanbraccio.
-Su forza in piedi, oggi è il tuo turno di prendere il programma per le nuove lezioni che ti attendono.
Era vero. Niall aveva compiuto sedici anni sei mesi prima, e aveva già cambiato il programma, per iniziare a studiare per migliorare le proprie capacità nell'essere un Sub. Perchè si, Niall era un Sub, ma diverso da qualsiasi altro normale essere umano, il nome del suo compagno non era ancora apparso.
Harry sospirò, alzandosi, e decise di mettere la scatola sotto al letto, per questo si accovacciò, per poi andare a prepararsi.
Non c'era nessuno in casa, e la domanda di prima gli risorse tra isuoi pensieri. 
-Non mi hai ancora detto come sei entrato in casa mia, Nì.
-È una conoscenza per me e un mistero per te, Harold.- ridacchiò il biondo, entrando in macchina pronto a mettere in moto.


Una volta arrivati a scuola, i ragazzi si divisero, Niall andò a seguire un test, sempre riferito all'iscrizione, visto che non aveva potuto farlo in questi ultimi mesi,  per il fatto che fosse partito in Irlanda per un po'.
Invece Harry si diresse alla segreteria, che lo condussero in una sala dove aveebbe incontrato uno dei professori.

Ah, ho dimenticato di dire una cosa importante, i Dom insegnano sia ai Sub che ai Dom, ma ci servirà sapere che sono loro che insegnano qui.

Una volta entrato dentro l'aula, notò subito il professore, alto, vestito con una camicia a quadri, arrotolata sui gomiti, si poteva notare un tatuaggio sull'avambraccio, e portava un paio di jeans neri.
Gli sorrise dolcemente, avvicinandosi e gli allungò la mano sinistra per stringergli la destra. Harry guardò la mano, pronto a ricambiare il saluto, ma a metà strada si fermò. Quest'uomo aveva due bracciali. Uno nero e uno rosso. Quindi voleva dire che aveva due Sub, di cui uno lo aveva trovato, mentre l'altro non ancora. 
L'uomo notando lo sguardo sorpreso che Harry mostrò nel vedere i bracciali e nel guardarlo in volto, ridacchiò.
-So che è strano, quanto raro questo fatto. Si vede che il secondo si sta nascondendo, o non ha ancora compiuto sedici anni.- concluse scrollandosi le spalle.
Harry sorrise leggermente, e notando la mano ancora tesa, gliela strinse immediatamente, sussurrando uno :-Scusi.


L'uomo si presentò come Liam, e gli tese il foglio con tutti i suoi corsi, e il nome del suo professore.
Harry lo lesse attentamente.

Quando poi ri-incontrò Niall per il corridoio, fu in quel momento che sentì un leggero bruciore al polso destro.
Si, il polso destro. Quando Harry registrò questo fatto sorrise felice. Lui desiderava essere Sub, gli sarebbe stato impossibile dominare qualcuno e proteggerlo,  quando riusciva a malapena a non farsi male lui stesso.
Di conseguenza si mise a correre verso il suo migliore amico. Lo abbracciò e gli rispose:-Sicuramente non sarò il tuo Dom,- ridendo. Anche Niall, contento per lui, lo abbracciò stretto.
Una volta staccatisi, Harry arrotolò la manica della camicia che indossava ed espose il nome.
Niall si sporse per vederlo anche lui.
E quello che comparve fu un "Louis Tomlinson".
-Bhe, ha un nome francese.- ridacchiò il biondo, ma Harry era concentrato a ricordarsi quel nome. Lo aveva già sentito.
Poi si ricordò.
Prese il foglio che teneva in tasca, e lesse "Professore in carica nella classe 101, dove lo studente siederà per le lezioni è Louis Tomlinson, nuovo insegnante entrato quest'anno in questo campo lavorativo."
-Hey, Haz, cosa c'è?- chiese Niall notando lo sguardo del più piccolo. Quest'ultimo li porse il foglio, e il biondo lesse.
-E allora?- chiese alzando le spalle.
-E allora?- gli fece eco Harry, con il volto spaventato. - È il mio professore, non.. non si può fare cioè.. no.. io.. forse non è lui, forse è un altro con lo stesso nome,.- cercò di consolarsi.
-Haz, se lo ha deciso il destino, è così, nessuno può dire nulla, e tutti lo sanno. Dovete stere insieme, e se poi, come dici te, non è lui, ancora meglio, ma devi stare tranquillo, okay?- chiese Niall notando l'agitazione eccessiva del più piccolo.
Harry annuì solamente, pronto ad affrontare ciò che sarebbe successo il giorno dopo.


Bhe, diciamo che il giorno dopo non iniziò molto bene.
Harry e Niall arrivarono entrambi in ritardo.
All'entrata si divisero e Niall si diresse nell'aula 248, dove Liam Payne, che non aveva ancora incontrato, lo aspettava.
Mentre Harry corse nella 101, e nel momento in cui aprì quella porta, quella sbattè contro il muro per colpa del forte impatto, e tutta la classe, compreso il professore si girò a guardarlo.
Harry era bordeaux in viso, e non aveva il coraggio di alzarlo.
-M-Mi scusi per il r-ritardo..- sussurrò abbassando le spalle.
-Ben arrivato, ritardatario, meglio tardi che mai.- disse una voce autoritaria e forte nella classe.
Harry alzò lo sguardo e incontrò delle iridi azzurre che appartenevano ad un uomo stupendo. Capelli biondi scuri, fisico perfetto, che si intravedeva al di sotto della camicia e jeans attillati che fasciavano le gambe incrociate della persona in piedi appoggiato alla cattedra.
-I-Io, mh, mi dispiace per il ritardo.-
Il professore sospirò. 
-Come ti chiami?- chiese alzando un sopracciglio.
-Harry Styles, signore.
-Come scusa?- chiese di nuovo il professore senza far trapelare sentimenti.
-H-Harry Styles, si-signore..- ripetè.
-Bene, Harry, qui non ci sono più posti a sedere, domani parlerò con il preside e aggiungeremo una sedia. Per ora siediti al mio posto.- rispose alzandosi dalla cattedra, e facendogli cenno di sedersi sulla sedia. Harry eseguì.
-Non ti sei perso nulla se non io che mi presentavo alla classe. Ad ogni modo, mi chiamo Louis Tomlinson, ho 23 anni,e questo è il mio primo anno di insegnamento. Se volte chiedermi qualcosa siete ben accetti a ricevere le mie risposte.
Harry non fece caso alle domande, per lo più stupide, che ponevano i ragazzi, anzi, rimase a rimirare il corpo e il viso del suo professore che faceva avanti e indietro per la classe, desiderando ardentemente che fosse lui la sua anima gemella, distruggendo ogni desiderio che fosse il contrario.

Una domanda, però, attirò la sua attenzione, tra quelle poste.
-Lei ha un Sottomesso, signor Tomlinson?
Questo spinse Harry a guardare il suo polso e a vedere che c'era un bracciale nero. Quindi.. Oh, si. Diamine, Harry deglutì, alzando lo sguardo sul volto del suo professore, notando che si era fermato e che stava guardando lui.
-Si, l'ho incontrato sta mattina, e non sembra essere male se devo essere sincero con me stesso.
Nella classe si innalzarono affermazioni dolci, e qualche "ahw", ma Harry non prestò attenzione a nessuno di quei suoni, perdendosi negli occhi del suo domatore.
  
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