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Autore: fefejay_Mj    22/07/2015    0 recensioni
Michael,un ragazzo con un sogno. E' tenace,ha dovuto fare i conti con la sua infanzia,ma crescendo scoprirà di essere invincibile,il suo cuore è di ghiaccio,ma arrivò un amore che lo sciolse...
Poi il successo,la fama...Il suo sogno diventò realtà,il potere è nelle sue mani.
Ma dal passato riemergerà qualcuno che Michael non è mai riuscito a dimenticare...
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joe Jackson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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E finalmente ecco arrivato il tanto atteso weekend. Quel giorno nel college tutti erano al settimo cielo: chi nel pomeriggio sarebbe andato a fare una passeggiata al mare,chi se la sarebbe semplicemente spassata con i suoi migliori amici o chi la sera a cena avrebbe rivisto la sua anima gemella. Michael,Damon e Adam quel sabato infatti, sembravano proprio felici e spensierati. Le ultime campanelle suonarono e la gioia si fece ancora più grande.

“Sì! E’ sabato! S-a-b-a-t-o. Buona giornata Mike!” Disse Terence.
“Grazie infinite amico,buon sabato anche a te.” Michael sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi.
“E adesso vediamo dove si saranno cacciati quei due imbecilli.”

Nel frattempo,Adam e Barbara…
“Dai,ti prego tesoro,andiamo a fare una bella passeggiata al mare!”
“No. Adam,oggi ci sono i saldi e dobbiamo assolutamente andare al centro commerciale. Avremo molte altre occasioni.”
“Ok,per oggi va bene,ma ricordati che il prossimo weekend ci dobbiamo andare,ho anche in serbo una sorpresina per te.”
Barbara mise le mani sulle spalle di Adam e sorrisero,per poi scambiarsi un tenero bacio. In lontananza stavano arrivando Michael e Damon che,con sguardo malizioso,si guardarono l’un l’altro,capendo al primo istante la stessa cosa a cui stavano pensando. Michael corse silenziosamente verso Adam,per poi cercare di spaventarli da dietro.
“Mike! Ma che sei deficiente?”
“Ohh,scusate! Non volevo,comunque siete carini.” Disse Michael,ridendo come un matto sotto i baffi.
“Michael,ahahaha,sempre il solito eh? Tranquillo amore,voleva solo farti uno scherzo!” Disse Barbara ad Adam imbronciato.
“Oh ciao Dam!”
“Ciao a tutti,oh ciao Barbara,lieto di rivederti. Che farete questo bel pomeriggio voi?”
“Lei vuole assolutamente andare al centro commerciale,perché ‘ci sono i saldi’!” Adam fece la bocca a Barbara. Poi lei gli diede una spinta.
“Ahia! Scherzavo!”
“Ahahah,buona fortuna allora e divertitevi!”
“Grazie,Michael.” Adam non era affatto contento.
“E voi,cosa farete oggi?”
“Io non ne ho idea,però so che il nostro Dam deve andare a cena con Isabelle…”
“Ohh!” Adam rise e si coprì la bocca.
“Che volete? Me la caverò nel migliore dei modi come sempre,dopotutto.” Damon si mise a braccia conserte.
“Mamma mia,e fatti una risata,Dam. Stavamo scherzando.”
“Non è carino. Mh.” Disse Damon con tono seccato.
“Veramente? Isabelle a cena con te? Questa sì che è bella!” Disse Barbara.
“Ok,ok…La vogliamo smettere per favore?”
“Sì,ma Damon,conosco Isabelle,ed è molto difficile credere che lei abbia accettato il tuo invito a cena.”
“Mike,so quello che faccio. E poi per quanto riguarda ieri sera,non è finita lì,ricordi?”Damon guardò brutto Michael.
“Ok,meglio che noi andiamo prima che qua esca fuori la terza guerra mondiale.”
“Adam, non essere drammatico!Alla prossima ragazzi.”
“Va bene,ho capito. Ciao Mike,Dam.”
“Ciao!” Risposero tutti e due.
“Piuttosto ora faremo meglio ad andare a mangiare. Odio le vendette a stomaco vuoto.”
“Sì,sì. Continua a scusarti codardo.” Damon diede uno spintone a Michael.

I due presero i loro vassoi e si misero a sedere ai loro soliti posti.
“Ore quattro,ore quattro!”
“Damon,non ho voglia di giocare adesso.” Disse Michael disgustato,mentre stava mangiando. Poi Damon gli fece alcuni cenni con la testa e gli occhi.
“Che c’è adesso? Dimmi cosa vuoi!”
Damon si alzò e spostò le spalle di Michael con forza.
“Le vedi quelle laggiù amico?”
“Woh,woh. Aspetta,ma io quelle già le conosco! Vengono al corso di canto con me.”
“Ah sì? Comunque,concentrati su quella in mezzo,lei è Nina. E’ la mia ex,un po’ di tempo fa alle superiori abbiamo avuto una storia.”
“Complimenti Casanova.”
“Okay,ma non è da sballo?”
“Oh,sì.”
“Bene,ho rotto con lei perché aveva un caratteraccio,diciamo,simile al tuo.”
“Stai cercando di prendermi per il culo?” Michael si girò verso Damon con disprezzo.
“No,no. Ti sto solo aiutando,fratello.”
“Cosa intendi dire?”
“Lo scoprirai fra poco…”
Damon accennò un sogghigno con sguardo malizioso.

“Nina,ma quello là non è…”
“Sì,sì è Damon ho capito. E allora?”Nina stava mettendo sul suo vassoio qualche piatto.
“Oh,niente è che vicino a lui c’è pure Michael.”
“Cosa?”
“Sì,te lo assicuro.”
Nina cercò di girarsi senza farsi vedere:non aveva visto male,quello seduto vicino a Damon era proprio Michael.
“Quindi mi vorreste dire che,Damon e Michael sono amici?”
“Esattamente.”
“Venite con me.”
Le tre pensarono immediatamente di andarsi a sedere vicino Damon e Michael.
“Oh! Ma guarda chi si rivede:Michael!”
“Eheh,ciao!” Michael sorrise con imbarazzo,ma divertito. Damon cercava invece di nascondere lo sguardo.
“E poi guarda chi abbiamo,Damon!”
“Ciao.”
“Possiamo sederci qui con voi,se non vi dispiace?”
“Sì,certo,come no.” Rispose Michael.
“Non sapevo Michael,che tu fossi amico di questo simpaticone di Damon.”
“Veramente? Ahaha,non c’era da immaginarselo.”
“Tu Damon,cosa ci racconti di bello invece?”
“Niente di interessante,sai,le solite cose. L’altro giorno abbiamo iniziato i corsi,e per il resto così,sai.”
“Wow che entusiasmo.”
“Nina,lascialo perdere,è un po’ così lui.” Michael fece un piccolo sorriso.
“Senti chi parla.”
“Damon. Basta.” Disse Michael.
“Dopotutto fra voi due i litigi non mancano,eh?”
“Già! Comunque,io e te non abbiamo mai avuto il piacere di parlarci faccia a faccia.”
“Vero,sarà per via della mia timidezza!”
“Ehm,scusatemi,ma io dovrei andarmi a preparare per stasera. Ho un impegno importante.”
“Oh,il nostro Damon ha rifatto colpo su qualcuna? Vedi di essere gentile stavolta.”
“Nina,lei non è come te,è diversa.”
“Che poi io non capisco cosa debba preparare in circa sei ore,Dam,hai tempo fratello,rimani ancora un po’ con noi.”
“No,ho anche da sbrigare alcune cose,a presto ragazze,ciao Mike.” Damon se ne andò in modo schivo poi, pensando a quello che sarebbe successo tra Nina e Michael, sorrise.
“E’ sempre stato così.” Nina sospirò.
“Ah sì? Siete stati insieme scommetto.”
“Come fai a saperlo? Comunque è vero.”
“Me lo ha detto lui.”
Michael si rimise a posto un ricciolo e si appoggiò la testa con una mano,poi abbassò lo sguardo.
“Che…Ne dici di andare a prendere un gelato,ti va?” Rialzò lo sguardo,ma questa volta con un sorriso.
“Oh,mi piacerebbe molto,sì!”
Michael si morse il labbro inferiore.
“Benissimo,conosco proprio sulla Venice Beach,un posto davvero carino dove lo fanno delizioso. Andiamo.”
Michael porse la mano a Nina,poi le mise il braccio intorno alle spalle. Le sue amiche la guardarono stupite.
“A più tardi ragazze!”
“Ciao!”

Era assolutamente una giornata perfetta,il sole di settembre ancora picchiava forte con i suoi caldi raggi. C’erano molte coppiette in giro per la Venice Beach,poi era anche pieno di gente che faceva footing,ragazzi con lo skateboard e mercatini ambulanti.

“Sei già venuta qui,scommetto.”
“Sì,sì. Mi è sempre piaciuto,soprattutto al tramonto. Adoro il mare.” Disse Nina sognante.
“Anche tu ami il mare?”
“Sì,ho dei bellissimi ricordi a riguardo.”
“Racconta,sono curioso.”
“Beh,da piccola ci venivo sempre con mio padre,lui aveva uno chalet,però non qui,era a Miami. Faceva il sub,ed ogni volta che era libero mi portava a fare delle immersioni.”
“Deve essere stato fantastico.”
“Già,purtroppo un giorno,quando ero ancora una ragazzina,stavamo facendo un’escursione vicino agli scogli:il mare era calmo,ma in Florida cambia in continuazione,così un’onda anomala lo fece schiantare contro di essi. Chiamarono di corsa i rinforzi,ma non c’è stato niente da fare.”
“Oh,merda,mi dispiace un casino. Non volevo farti tornarein mente questi brutti ricordi.”
“Tranquillo,mi rattrista sempre un po’ quando lo racconto,ma la vita va avanti,e sento che lui è ancora qui e dentro me.” Nina sorrise.
“Questo ti fa onore,sei una ragazza forte.”
Michael si girò e la guardò un attimo,ma poi tornò al discorso.
“La mia storia invece è molto complicata,ma cercherò di raccontartela nel modo più corto possibile.”
“Raccontami pure Michael.”
“Chiamami anche Mike,mi piace questo diminutivo.” Disse Michael dolcemente.
“Ok,Mike! Ahah.”

I due scoppiarono a ridere,in seguito arrivarono alla gelateria. Presero due enormi gelati e si misero a sedere. Mentre Michael raccontava,Nina rimaneva sempre più stupita di quello che sentiva,lo vedeva fragile in quel momento,non era più quel Michael bulletto che aveva sempre visto,ma non ci fece caso,pensò che dopotutto qualcosa lo avrebbe fatto cambiare col tempo. Cercò di farlo sentire a suo agio.

“E’ terribile quello che hai passato.”
“Sì,lo so,ma come hai detto tu…La vita va avanti.”
“Mike,tranquillo.”
Nina prese la mano di Michael.
“Anche tu sei una persona forte.”

Appena Michael sentì la sua mano posarsi sulla sua,diventò rosso:nessuna ragazza lo aveva mai fatto sentire imbarazzato,pensò che forse stava facendo troppo conto su di lui,non voleva illuderla,pensava che forse avevano parlato troppo poco per far affiorare il suo vero carattere. Così ritirò lentamente la mano.

“Scusa…Non volevo. Ho detto qualcosa che non dovevo dire?”
Michael mise la mano dietro i suoi capelli.
“No,no,figurati!” Poi sorrise dolcemente,così fece pure lei. Michael sentiva però, che quella ragazza non era così male come diceva Damon,si fidava anche di lei oltre che di Isabelle,così decise di farle conoscere una ‘parte’ di lui.
“Ti posso mostrare una ‘parte’ di me?”
“Scusami,Mike,penso di non aver capito bene.”
“Vieni con me.”
La prese per la mano e lei si morse il labbro,le piaceva troppo quel suo mistero che celava sempre nelle parole,in sintesi lo adorava.
“Mike,dove mi stai portando?”
“Tranquilla. Ti fidi di me,Nina?”
Sgranò gli occhi davanti a quella domanda,e si sentì immediatamente trascinata da quella voce così soave.
“Sì” Poi sorrise.
“Piano però,Mike!”

Nel frattempo,allo shopping center di Los Angeles…
“Tesoro,penso mi stia troppo stretto,poi neanche mi piace…” Disse Adam guardandosi più volte allo specchio.
“Ma Adam,sei adorabile! “
“Barbara a cosa mi dovrebbe servire questa roba?”
“La prossima settimana ti volevo presentare ai miei,devi fare bella figura.”
Disse Barbara mentre gli aggiustava il colletto. Adam sgranò gli occhi.
“Cosa?”
“Sì,ho detto a mamma e papà di noi due e hanno detto che non vedono l’ora di conoscerti!”
Adam iniziò ad arrossire.
“Mh…Sto iniziando a sudare non è che mi potrei togliere questo ‘coso’  di dosso?”
“Va bene,ma ricordati che te lo prendo.”
Barbara chiuse le tende del camerino.
“Aiuto e adesso che faccio? E se mi scappa fuori una parola sbagliata? Come mi dovrò comportare? Non ci voglio proprio pensare,dannazione.”
Adam era molto preoccupato del fatto di dover incontrare i genitori di Barbara,odiava l’idea di non sapere neanche come comportarsi,ma in fondo sapeva che essere se stessi era l’unica strada,se lo promise,ma non sapeva se sarebbe riuscito nell’impresa.

“Michael mi hai fatta correre per quasi 10 minuti per tutto il boulevard,mi vuoi dire dove stai cercando di portarmi?”Disse Nina ridendo con il fiatone.
“Tranquilla,siamo quasi arrivati.”
Michael le indicò con il dito un vecchio faro in cima ad un promontorio: Nina ne rimase incantata,a bocca aperta e con gli occhi sognanti.
“E’ fantastico.”
Rimase lì davanti ad osservare il mare,ormai calmo,che si scagliava contro la roccia del promontorio. L’orizzonte era diventato una vera e propria tavolozza di colori vividi ed accesi,il sole stava ormai tramontando e lo spettacolo era da mozzare il fiato. A completare la scena un paio di gabbiani volavano alti nel cielo con i loro versi,ed una fresca brezza marina si stava alzando.
Nina continuò a guardarsi intorno.
“Come hai fatto a scoprirlo?”

In quel momento il suo cuore iniziò a battere più velocemente:davanti a lei si trovava Michael rivolto verso l’oceano ad osservare il paesaggio,ed i suoi ricci capelli neri,venivano scompigliati dal vento;lo trovava semplicemente stupendo. Michael si girò un momento dopo per parlarle.
“Come ho fatto? Semplice:durante i miei momenti più tristi questo posto mi ha aiutato tantissimo,mi ha fatto riflettere,e soprattutto mi ha fatto sempre scomparire tutti i dubbi.”
Michael si mise a sedere continuando ad osservare il panorama. Così fece anche Nina,che continuò a guardare Michael.
“Senza questo posto mi sarei sempre sentito…In gabbia,senza via d’uscita. Sai quando nessuno ti capisce?”
Nina guardandolo annuì con la testa.
“E’ bruttissimo,e non volevo sentire solitudine,volevo sentire conforto o anche solo un po’ di pace. Ti sei mai sentita così?” E si girò a guardarla, sorpreso del fatto che anche lei lo guardasse.
“Sì,molte volte ho sentito il desiderio di evadere,ma ora non più,perché…”
Michael mise il suo indice sulla bocca di Nina. Era troppo,dentro sé sentiva un fuoco ardergli.
“Shhh…Non dire nient’altro.”

Non vi era nessuno a parte loro due ed il silenzio. Si sentirono trasportati l’un l’altra e chiusero gli occhi per assaporare l’essenza di quel momento:si avvicinarono sempre di più,finchè le loro labbra non si toccarono e diedero inizio ad un bacio pieno di passione. Nina poi mise le mani sul suo viso e lo accarezzò con delicatezza,cercò di sentire quei meravigliosi tratti con il suo pollice:erano come scolpiti dagli dèi. Lui invece,le mise le mani tra i suoi folti e lunghi capelli castani,erano profumati di una dolce essenza che lo fece prigioniero. Dopo un po’ quella magia finì,aprirono gli occhi e si guardarono profondamente,stavano leggendo le loro anime. A Nina poi uscì una lacrima di gioia.

“Non so come dirlo Mike,è…è…Tutto così…”
“Non dire niente,ora siamo solo io e te.” Le accarezzò il viso con il pollice,nel tentativo di asciugarle quella lacrima.
Poi si abbracciarono e tornarono a baciarsi.
“Non so da quanto tempo volevo dirlo per davvero,ma…Ti amo Nina.”
“Anch’io Michael,anch’io.” Disse lei con un filo di voce.

Intanto al college…
“Wow sono le sette,chissà dove si saranno cacciati quei due. Spero abbiano fatto faville oggi.”
Damon intanto sceglieva una maglia per la serata.
“Bene,ora il dilemma è capire quale mi stia meglio. Al lavoro Damon.”
Provò e riprovò tutte le combinazioni possibili,voleva essere perfetto.
“Ok,finalmente l’ho trovata!” Poi andò a farsi una doccia. Era pronto:si vestì,poi si mise qualche goccia di profumo,si aggiustò i capelli,e si rigirò più volte davanti allo specchio.
“Ora sì, mi piace.”
D’un tratto sentì la porta aprirsi.
“Hey fratello! Barbara ti ha buttato giù con tutto il suo shopping?”
“Ciao,Dam. Sì,sono sfinito. E poi la vuoi sapere l’ultima?”Adam si buttò a capofitto sul letto.
“Spara,sono pronto.”
“Il prossimo weekend mi vuole far conoscere i suoi.”
Damon si girò verso lui,poi si mise a ridere.
“Veramente? Ahahah…Beh preparati Adam,condoglianze.”
“Grazie. Mi sento un po’ come se fossi  stato messo in un canile.”
“Avanti,fratello,non è  poi così tragica come pensi. Basta che ti dimostri te stesso:se vuoi ti do’ qualche dritta io.”
“Come faresti scusa? Hai mai incontrato i genitori delle tue ex,per caso?”
“Sì,certo!”
“Oh,bene,meglio così allora. Domani devi assolutamente spiegarmi come comportarmi,sono nella merda.”
“Tranquillo,sono qui apposta.” Disse Damon col pettine in mano.
“Oh,ecco anche l’altro nostro eroe. Dicci cosa avete combinato con Nina.”
Michael parve non sentire nulla,aveva un sorriso stampato in faccia ed uno sguardo fisso. Poi si mise a sedere sul letto e sospirò.
Adam gli passò una mano davanti la faccia.
“Ehi! Mike? Ci sei amico?”
“E’ andato Adam,l’abbiamo perso. Guardalo,è cotto fino all’osso.”
“Smettetela voi due,siete sempre i soliti deficienti!”
“Ohh! Finalmente,sei sceso dal paradiso fratello?”
“Diciamo che è qualcosa che,in effetti,somiglia al paradiso. Dopotutto l’ho già provato,ma è bellissimo.”
“Son contento per te,con Barbara oggi sono stato nell’inferno!”
“Adam,per favore,non ricominciare.”
Michael poi si mise sdraiato.
“Sento che ti deve essere andato male il pomeriggio di shopping con Barbara,vero?” Poi sorrise.
“Sì,non lo vedi? E’distrutto,lei gli ha pure detto che il prossimo fine settimana conoscerà i suoi genitori,figurati.”
“Ohhh! Capirai,ci sarò passato non so quante volte. Fatti forza fratello,non è poi così drastico come pensi.”
“Ho capito,ho capito. Adesso però vorrei riposarmi,piuttosto Mike,perché non ci racconti di te?”
“Oh,niente di che. Io e Nina ci siamo baciati.”
“Spero per te che quella non ti stia prendendo per i fondelli come ha fatto con me.”
“Nah,sono sicuro di quello che faccio. Comunque,mi piace come ti sei conciato Dam.”
“Vero? Spero di fare bella figura con Isabelle.”
“Vai tranquillo.” Disse Michael.
“Va bene,io vado gente. Ci si rivede stasera tardi,auguratemi buona fortuna.”
“Buona fortuna Dam.”
Poi Damon uscì.
“Chissà come gli andrà a finire?”
“Staremo a vedere Adam,staremo a vedere. Sai se c’è qualcosa in tv stasera?”

Damon non stava più nella pelle,sapeva che quella sarebbe stata la sua serata perfetta. Niente e nessuno gliel’avrebbe rovinata. Intanto andò ad aspettare Isabelle vicino la sua cabriolet. E finalmente eccola,in tutto il suo splendore:indossava un abito a tubino nero,molto semplice,ma che risaltava il suo corpo in maniera sublime,poi portava un ciondolo argento e il suo viso era contornato da un leggero velo di trucco. Damon rimase stupefatto.

“S-sei…Bellissima.”
“Grazie.” Lei sorrise.
“Non dirmi che questa è tua!”
“Oh,sì,è la mia cabriolet:ti piace? Sali pure.” Damon si sentì orgoglioso.
“Prego madame.” Le aprì lo sportello.
“Grazie.”

Il motore si accese e partirono. La luna quella sera era un piccolo spicchio e le stelle si vedevano benissimo in quel cielo così sereno. Arrivarono in un ristorantino molto carino vicino il mare;era tutto molto elegante,Isabelle non era mai stata in posti così lussuosi:c’era gente altolocata,e si sentiva un po’ in imbarazzo lì in mezzo. Il cameriere mostrò loro un tavolo con una candela accesa in mezzo ed una rosa rossa.

“Prego,questa è per te.”
“Oh,ma è stupenda.” Isabelle ne sentì il meraviglioso profumo.
“Damon,è tutto così…Magico. Non c’era bisogno di tanto,veramente. Non è mica…”
“Tranquilla,ho pensato a tutto io. Sei felice?”
“Sì.”
Ordinarono,poi ci fu un momento di silenzio;nel frattempo Damon bevve un bicchiere di vino.
“Tu fai il corso di danza,giusto?”
“Sì,come fai a saperlo?”
“Me lo ha detto Michael.”
“Ah,capisco. Come è che non ti ho visto mai? Fai l’altra classe per caso?”
“Sì,esattamente.”
“Raccontami un po’ di te,sono curioso.”

Isabelle iniziò a raccontare,però sentiva di non volersi aprire del tutto a Damon:non si sentiva perfettamente in armonia con lui,ma la faceva sentire protetta,questo non lo poteva negare. Sapeva che doveva essere cauta in qualche modo.

“Mi dispiace. Comunque sei stata molto forte a riprendere in mano la tua vita. Non sei per niente una di quelle persone senza carattere. Secondo me riuscirai a diventare qualcuno.”
“Ti ringrazio moltissimo. Tu,invece? Che mi dici di te?”
“Oh,la mia è una storia diciamo un po’ più semplice:vengo da Chicago,i miei hanno divorziato quando avevo otto anni,poi fino ai diciotto sono stato sbattuto a destra e a sinistra fra mio padre e mia madre. Anche dopo la separazione quei due non sono mai andati d’accordo. Però devo dire che non mi è mai mancato niente,anzi,però posso dire che ho un grande difetto.”
“Quale?”
“Sono molto pessimista,diciamo più un realista,ecco. Non sopporto essere felice prima che le cose accadano.”
“Ahahah,ma è normale,un po’ tutti lo siamo. Anche io certe volte,solo che non riesco mai a decidere quale sia la strada più giusta da prendere,tutto qui.”
“Sei una persona indecisa quindi.”
“Già. Dovrei imparare a fare un po’ più affidamento sul mio istinto. In più,sono anche molto timida.”
“L’importante è rimanere se stessi,lo dico sempre pure a Michael. Non è vero?”
In quel momento arrivarono i loro piatti. Ma Isabelle si fermò a quella domanda che le aveva rivolto Damon. Poi il nome ‘Michael’:le avevano fatto riaffiorare molti pensieri,e soprattutto parole che si erano detti il giorno prima.
“Sì,è vero.”

Dopo aver mangiato andarono fuori a passeggiare sul mare. L’unica luce presente era quella della luna,ma anche le poche luci del ristorante ormai lontano. Il rumore della risacca era molto rilassante,il mare quella sera era infatti molto calmo.

“Ti è piaciuta la cena?”
“Sì! Te lo ripeto Damon,è stato tutto molto elegante ed incantevole. Ti ringrazio ancora.”
“Non devi ringraziarmi,sono io che devo ringraziare te di aver accettato il mio invito ed esser venuta.”
Damon si fermò,così pure Isabelle che lo stava guardando. Lui le prese entrambe le mani.
“Vedi,sin dal primo momento che ti ho vista,il mio, che è un cuore di ghiaccio,si è sciolto. Quel giorno,quando ci siamo presentati,mi hai fatto impazzire,veramente. Non riuscivo a toglierti dalla mia testa,ed ora eccoti qui:io che come un pazzo,ti sto dicendo queste cose…”
“Cosa vuoi dirmi,Damon…?”
“Ecco,vorrei dirtelo così.”

Damon prese dolcemente con una mano il viso di Isabelle e la baciò. Ma poi lei,si staccò controvoglia;continuò a guardarlo dispiaciuta.

“Damon,scusami,penso di non provare gli stessi sentimenti per te,veramente,ma…Credo che per ora dovremmo rimanere solo amici.” Poi gli prese con delicatezza la mano,e tornò indietro fino al parcheggio.
“Isabelle! Aspetta! Non volevo…”

“Certo che a quest’ora c’è proprio di tutto in tv eh?”
“A quanto pare sì.” Rispose Adam mentre rideva.
La porta fu aperta e poi chiusa sbattendo.
“Dam! Fratello,cosa diavolo è successo?”
Michael ed Adam si guardarono e rimasero senza parole.
Damon poi si buttò sopra il letto.
“Dam,dacci almeno un segno della tua presenza.”
“Lasciatemi stare.”
“Vieni Adam,andiamo a dormire. Domani forse,si degnerà di dirci cosa gli è successo.”

Quella fu una lunga notte per tutti e tre:ad ognuno erano successe cose belle e cose brutte,si sentivano chiaramente confusi e non sapevano cosa sarebbe successo il giorno seguente. Avevano però ben presente che quelle esperienze erano solo l’inizio di quel nuovo ‘inizio’.
   
 
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