La strage di un cavaliere che uccideva per non soccombere
L'orgoglio
della prima strage. La miseria del debole. Il potere del forte.
Il
sapore della vittoria sapeva di cenere e ferro.
•
Accanto
ad un albero riposava un cavaliere.
Era
un ragazzino dal volto arrossato dal pianto e dal sangue, dal vento
estivo e dal caldo del vulcano. Alzò la mano per appoggiarsi
all'albero e tirandosi su osservò il cielo aranciato e
fumoso;
cercò di prendere fiato, di ricacciare indietro la paura e
il
terrore, ma il tremolio non si fermava, i denti continuavano a
battere, le lacrime a scendere.
I
corpi erano riversi a terra, nel sudiciume del campo e l'albero
faceva ombra ai volti massacrati. Lui era indenne. Se lui non lo
fosse stato alcuni sarebbero stati ancora vivi.
Poi,
come in un sogno, il suo corpo cadde e lo sguardo si posò su
un nuovo paesaggio: tetro, buio, rischiarato da fiammelle celesti.
Fuochi
fatui.
L'armatura che l'italiano indossava era l'unico oggetto che
splendesse davvero di luce vivente.
Sentiva
la morte penetrargli nella carne, piombargli nella gola, iniettarsi
nelle vene. Ne sentiva l'odore rancido ogni notte, per ogni incubo,
ogni volta che chiudeva gli occhi, anche ora; ne sentiva il freddo
sulla punta dell'indice e ne perdeva il tatto tutte le volte che
cercava di afferrare uno spirito, una macchia indistinta di pece e
oblio.
È
avendo angoscia che Cancer divenne spietato: «La mia
vita scaturisce dalla morte degli altri.» Assaggiò
le
sue stesse parole... O
loro o io.
E
mimando con le labbra il soffio del vento un altro uomo cadde
giù
nell'abisso. Un'altra anima si gettò nel silenzio. E fu
felice.
- - - -
OH MAMMA MIA.
Ma
buona sera!/Buona notte/yo oh. Erano millenni che non scrivevo nulla
su Saint Seiya... poi su Death Mask ♥ Diciamoci la
verità:
io adoro il suo lato meschino e sinistro. Non quello ribaltato in
Soul of Gold.
Con
tutto che rispetto CHIUNQUE adori questa nuova versione... io adoro
il suo ingarbugliato lato
sbagliato. Il suo lato no. Il suo lato
“sono un autentico stronzo, ma non perché mi
è
morto il gattino.”
C'è
sempre
questa “faccenda” del 'ma come cavolo è
diventato
cavaliere d'oro uno uomo del genere?' Secondo
me è la SOPRAVVIVENZA il motivo che l'ha portato ad essere
così spietato. Loro
oppure io. Chi è il
miserabile? Death Mask ha paura, trema, ma poi trova la
'felicità'
nel costatare che gli altri sono spiriti
che
anche con un invisibile alito di vento cadono giù nella
morte.
Felice di non essere lui
a CADERE GIÚ.
Qui
Death Mask è un ragazzino. Ha da poco l'armatura, ma il suo
potere di entrare lì dove risiedono le anime dei morti chissà quante volte
avrà già
avuto il 'piacere'
di provare. çç Spiriti condannati
che muoiono continuamente sotto gli occhi di un ragazzino... brr.
La
frase finale è una semicit. di LEONARDO
DA VINCI:
“La
nostra vita scaturisce dalla morte degli altri”.
Spero possa piacervi (perché è DA TROPPO che non scrivo) e che, se vi piace abbastanza, mi possiate lasciare un parere... ne sarei davvero contenta!