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Autore: RiceGrain    24/01/2009    8 recensioni
C’era una volta una principessa dai capelli neri come l’ebano, le labbra rosse come il sangue e la pelle bianca come la neve…per questo motivo i suoi genitori decisero di chiamarla Bella Swan.
Dalla terza scena:
"Sollevò lo sguardo e Lo vide. Lui. Il ragazzo più figo del pianeta. Robert Pattinson. -Oddiomio ma quello è Robert Pattinson- esclamò all’istante balzando in piedi come se si fosse appena punta il dito con un arcolaio magico. -Hey, non confondiamo le fiabe, please- disse in quel momento un qualcuno, probabilmente una comparsa."
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta una principessa dai capelli neri come l’ebano, le labbra rosse come il sangue e la pelle bianca come la neve…p

*Prima Scena*

 

 

C’era una volta una principessa dai capelli neri come l’ebano, le labbra rosse come il sangue e la pelle bianca come la neve…per questo motivo i suoi genitori decisero di chiamarla Bella Swan.

La piccola crebbe felice e amata dai suoi genitori, il governatore Charlie Swan di Port Royal che nel tempo libero svolgeva mansioni di ispettore di polizia nella ridente cittadina di Forks, e la mamma Reneè il cui amore per la piccola durò purtroppo solo i primi due giorni successivi al parto.

Voci infatti narrano che sia fuggita a bordo di una nave pirata con uno dei più famigerati bucanieri di tutti i tempi, il Capitano Phil Sparrow, noto anche come giocatore di baseball della Little League.

Ma inconvenienti a parte, tutto sembrava procedere per il meglio per la nostra eroina…

 

 

-Yo-oh, yo-oh a vampire’s life for me- cantava la dolce Bella durante la traversata che la stava portando da Forks a Port Royal per le vacanze estive.

-State zitta Missy! Orde di vampiri maledetti solcano queste acque, non vorrete tirarcele addosso?!- la interruppe bruscamente il sig. Billy Black, un vecchio indiano saggio che inspiegabilmente la famiglia Swan si ostinava a trascinarsi dietro in qualsiasi viaggio compiesse.

Pure quando erano andati a sciare sulle Alpi, e quello era stato problematico per il povero Billy; aveva infatti scoperto molto presto che provare a scendere la montagna con la sedia a rotelle sulla tavola da snowboard non era una delle decisioni più sagge che avesse preso nella sua lunghissima vita da indiano saggio.

-Signor Black, basta così- il giovane tenente Norrington [sì lui è rimasto lo stesso, era troppo affezionato al ruolo ù_ù] bloccò le parole dell’indiano.

-Stava cantando canzoni sui vampiri! Porta male cantare canzoni sui vampiri mentre siamo invischiati in questa pioggia innaturale. Si fidi di me, sono un vecchio indiano saggio e so quello che dico.-

Lo sguardo del tenente Norrington era lo specchio perfetto della sua perplessità interiore.

-Beh, considerando che siamo ancora nella baia di LaPush, non so quanto si possa considerare innaturale la pioggia…-

Lo sguardo di Billy saettò immediatamente dietro di sé…in effetti si potevano considerare ancora a riva. Salutò con un gesto imbarazzato della mano le persone che si sbracciavano sul pontile e poi prima di allontanarsi borbottò fra sé –Porta male anche portarsi dietro la figlia di Swan. Lo sanno tutti che quella ragazzina è una calamita per disgrazie incredibile.-

Lo sguardo gli si posò sulla sedia a rotelle dove stava seduto, e sospirando scese sottocoperta.

-Io credo che sarebbe affascinante e bellissimo e emozionante e romantico conoscere un vampiro- esclamò la piccola Bella con sguardo sognante.

-Uno che rinneghi la sua natura per me, uno che combatta mille battaglie, uno che vada addirittura dai Volturi…-

-Ok, se magari non anticipiamo tutti i colpi di scena del film, può darsi qualcuno rimanga dentro al cinema…- intervenne a quel punto Edward Cullen da dietro le quinte.

-Ooops- si scusò Bella, e nel farlo scivolò a terra, stracciandosi tutto il vestitino blu cobalto che suo padre Charlie le aveva regalato per l’occasione e causando la morte imminente di 6 o 7 marinai che si aggiravano nei paraggi, tra i quali anche il figlio di Billy, il piccolo Jacob Black.

-Oddio speriamo non se ne accorgano- sussurrò tra sé e sé Bella, guardando furtivamente al di là del parapetto, la figura di Jacob che annaspava tra i flutti.

-No, Miss Swan. Vili e dissolute creature, soprattutto i Cullen.- intervenne a quel punto il tenente Norrington, dando voce finalmente al suo logorio interiore. Aveva sempre voluto per sé la piccola Swan, ma invece sul copione c’era scritto che avrebbe sposato uno dei Cullen, e da quel momento aveva giurato odio eterno verso quella famiglia.

-I Cullen?- chiese la piccola Bella.

-I Cullen sì, i vostri futuri vicini di casa- continuò Norrington.

-Delle persone davvero odiose, non prestano mai lo zucchero ed hanno l’abitudine di conservare sangue nelle celle frigorifere del loro scantinato. Un’abitudine alquanto malsana, a mio avviso. Per quanto mi riguarda, li brucerei tutti-

-Suvvia Tenente Norrington, sono preoccupato dell’effetto che tali argomenti possano avere su mia figlia- disse a quel punto il Governatore Charlie.

-Ha appena finito di farsela con tutti i delinquenti che riempiono le carceri di Forks, adesso ci mancano pure i vampiri-

-Mi scusi, Governatore. Non avevo considerato quel lato della questione-

Charlie Swan alzò gli occhi al cielo, a volte era davvero difficile andare avanti quando si era attorniati da gente del genere.

-Ma io li trovo affascinanti!- Bella aveva gli occhi che brillavano. –Vivere solo di notte…ah che vita pà! Sai quante discoteche mi farei?-

-Sì è proprio questo che mi preoccupa…- Charlie scosse la testa, voltandosi verso il mare aperto. Gli sembrava di aver scorto qualcosa…

-Hey, un ragazzo! C’è un ragazzo nell’acqua!- esclamò a quel punto Bella, tentando di distogliere l’attenzione di Charlie da ciò che aveva scorto.

Tirò un sospiro di sollievo quando tutti quanti nella nave si misero in fermento per recuperare il povero Jacob, che nel frattempo aveva scovato un pezzo di legno galleggiante e tentava miracolosamente di reggersi a galla.

Infatti, se Charlie si fosse accorto che anche il suo adorato parasole giallo canarino era finito fra le onde del mare, sarebbero stati cazzi amari per tutti.

Finalmente issarono su il povero Jacob e lo adagiarono sul pontile.

-Respira ancora- sentenziò Carlisle Cullen, poggiando lo stetoscopio sul petto del giovane Black.

-Mi scusi, lei dovrebbe comparire nell’atto secondo, se non mi sbaglio O.o- Norrington fissò sconcertato per un attimo il copione, alzando gli occhi sul signor Cullen.

Dopo 10 minuti di silenzio…

-Ah. Non c’è un dottore in questa scena?- esclamò Carlisle, quasi sull’orlo di una crisi di nervi.

-Ehm, veramente no…-

-Ok, vado a suicidarmi-

-Signor Cullen..?-

-Cosa c’è ancora?!- una vocetta isterica uscì dalle labbra marmoree del vampiro.

-Lei è già morto.-

Il vampiro non battè ciglio.

-Signor Cullen?-

-Lascialo stare Charlie…fagli digerire la notizia- consigliò il saggio Billy dall’alto della sua saggezza da indiano.

-Maria, Madre di Dio- esclamò poi, in una delle sue più colorite espressioni.

-Cosa diamine è successo a mio figlio!?-

-Non è colpa mia, io non c’entro niente- si difese subito Bella, indietreggiando terrorizzata.

Lo sapevano tutti che quando il vecchio Billy si arrabbiava erano guai.

-Hey guardate!- esclamò, indicando qualcosa non lontana da loro, felice di aver trovato un altro diversivo.

-Un asino che vola!-

Tutta la ciurma si voltò, compreso il capitano, non accorgendosi perciò di un’altra nave che si avvicinava alla loro.

-Dove? Dove?- chiedevano tutti, in preda all’euforia.

Ognuno lasciò la propria mansione, chi si arrampicava sul sartiame, chi sull’albero maestro, chi sul boma, chi andò a prendere i cannocchiali dallo studio del nostromo per scorgere quel miracolo che stava avvenendo sotto i loro occhi.

La nave lasciata nella più totale balia di se stessa, andò a sbattere contro quell’altra ed immediatamente un pericolosissimo incendio divampò tutto intorno.

-Sono stati i vampiri senza dubbio. Io non ho paura di dirlo- commentò Billy, saggio come sempre.

-Ma suvvia, non ci sono prove- fece Charlie, ridendo imbarazzato e tappando le orecchie a sua figlia.

-Sarà stato un incidente-

La piccola Bella però aveva capito cosa stava accadendo e nei suoi occhi di giovane bimba innamorata delle avventure, si era riaccesa la scintilla della felicità.

-Vampiri- sussurrò, come in trance.

-Bella, ti va di giocare al dottor con Jake come facevate da piccoli? Non ti ricordi tutte le volte che io e suo padre andavamo a pescare, quello era il vostro gioco preferito- fece subito Charlie, indicando alla figlia il povero Jacob, ancora disteso sul pontile.

Bella annuì felice. In fondo era sempre stato un suo sogno quello di diventare una dotteressa affermata come suo suocero, il Dottor Carlisle Cullen.

-Oh, ma che sbadata. La devo smettere di anticipare gli eventi, altrimenti Edward non mi sposerà più-

-Ecco sarà meglio- ringhiò quest’ultimo dal backstage.

-Va tutto bene, io sono Isabella Swan, ma chiamami Bella altrimenti ti ributto in mare seduta stante- fece rivolta verso il suo amico Jacob.

-J –J-Jacob Black-

-Ci penso io a te adesso, Jake!-

A quella notizia, il povero Jacob roteò gli occhi e cadde in uno stato di morte apparente.

Fu in quel momento che ritornò a galla la natura ladruncola della nostra eroina.

Si guardò intorno furtivamente per vedere se aveva via libera, e quando se ne fu accertata cominciò a frugare nelle tasche di Jacob.

Dopo essersi intascata 358 dollari, due collane d’oro, sette anelli di diamanti e un pettine di osso, trovò un ciondolo di legno a forma di lupo.

La giovane Bella rimase scandalizzata –Sei un l..l…l…l…l…licantropo?-

Purtroppo fu costretta a nascondere il frutto delle sue scoperte, quando si accorse dell’avvicinarsi di Norrington. Sapeva benissimo della sua avversione per le figure leggendarie come vampiri, licantropi, pirati, chitarristi famosi, elfi, e fate dei denti.

-Ti ha detto niente?- le chiese.

-Si chiama Jacob Black. E’ tutto quello che ho scoperto.-

-Ommioddio è il figlio del vecchio Billy?-

Bella annuì.

-Non sapevo che avessi un figlio, Bill!- e si precipitò a dare una pacca sulla schiena del vecchio indiano, che dal canto suo già soffriva di scoliosi.

La nostra principessina, rimasta sola con il suo nuovo ciondolo, lo indossò felice, chiuse gli occhi e cominciò a sognare una battaglia epica dove licantropi e vampiri lottavano solo per lei.

 

 

 

Note dell’autrice:

 

Con questo mio scritto non intendo offendere nessuno. Ci tengo a precisare che amo Twilight, i Pirati dei Caraibi è il mio film preferito, e Biancaneve è la mia fiaba del cuore :D Quello che mi è uscito qui sopra è solo il frutto delle troppe ore spese davanti al pc senza avere un emerito cavolo da fare :D

Spero di aver strappato almeno un paio di sorrisi.

Alla prossima!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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