One Direction, 'I'm gay, it's pretty unfortunate.' di AlionMars su EFP Fanfiction

L'amore non ha ragione. Oh almeno così dicevano, ma questa frase per lui aveva un significato molto diverso da quello che la gente gli dava. Tutti pensavano a quella frase come la conferma che l'amore seguisse l'istinto e non fosse frutto di ragionamenti, non fosse razionale. Ma nonostante lui fosse pienamente d'accordo con queste affermazioni, si ritrovava puntualmente a darle un altro significato. Nel suo caso l'amore era nel torto, si non aveva ragione, ragione di esistere. E com'è possibile? Lui lo sapeva come. Con i pregiudizi, i preconcetti, gli standard da soddisfare e la sua immagine che non poteva di certo svanire da un momento all'altro solo a causa del suo orientamento sessuale un po' confuso. Questo non aiutava e non andava per niente bene che lui non sapesse controllarsi come avrebbe dovuto.

Sorrisi, occhiate, pacche sulla spalla, quel muoversi come due satelliti l'uno in funzione dell'altro. Si, non erano scappati inosservati.

Ma lui quella ragione la pretendeva, per donarla poi a colui che per lui era amore.

Era indispensabile per lui prendere quella felpa lasciata sul sedile dell'aereo e portarla a braccio al suo posto. Così, perchè lui notava ogni minimo dettaglio, e quindi di conseguenza cercava di fargli notare il suo affetto e il riguardo che aveva nei suoi confronti con i piccoli gesti di cui lui si sarebbe sicuramente accorto, anche perchè gesti plateali, che partivano dal guardarsi e arrivavano fino allo stare vicini durante un'esibizione, quelli a loro non erano permessi.

Ma dopo due anni passati a nascondersi, in modo sempre più accurato, fino quasi al non riconoscere più loro stessi ed il sentimento che li aveva da sempre legati, non ce la fece più.

Per lui la storia che l'amore non aveva ragione era una benemerita cazzata. Il suo amore, quello che lo faceva commuovere mentre cantava e che lo stringeva al buio, perchè alla luce del giorno sarebbe stato pericoloso, quello che per lui era un pezzo di vita, della sua vita e di nessun altro, aveva tutto il diritto di urlare al mondo la sua esistenza.

Ma se nella sua mente tutto questo non aveva paura di esistere, a dare una svolta alla sua vita ci sarebbe voluto molto di più che una sempre lavata di capo di sua madre o un accumulo di tutto il suo coraggio contenuto in quel corpo asciutto.

E quando non si vuole e non si può più rispondere delle proprie azioni, è proprio lì in quel momento che l'alcol fa il proprio lavoro. Ed è in una notte come tutte le altre, ma che non ricapiterà mai più, che lui si lasciò andare come mai prima d'ora e come mai più gli lasceranno fare nella sua vita.
"I'm gay, It's pretty unfortunate".
Non per lui di certo, che il suo amore l'ha trovato, ma per tutte le persone che ancora insistono sul fatto che una confessione del genere possa rovinarti la carriera. L'ha detto con il suo uomo di fianco, perchè solo con lui può cantare strong, può dirsi forte, solo con lui può dire che l'amore, qualsiasi amore sia, ha ragione. Sempre.