Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Ricorda la storia  |      
Autore: Lady Moon    29/07/2015    4 recensioni
Qui si parla del caro Bilbo Baggins, dell'incontro con lo stregone che tutti conosciamo, cioè Mithrandir (Gandalf) e della sua proposta di condurlo in "un'avventura".
Cosa pensa Bilbo di tutto questo? Cos'è che gli passa per la testa prima e dopo di prendere una decisione? Ma soprattutto... è giusto quello che sente di dover fare, o dovrebbe semplicemente rinunciare senza pensarci troppo?
Bilbo quale percorso sceglierà? Seguirà il suo cuore e perché?
E per quale ragione Gandalf sceglie proprio lui, e pare essere convinto?
***
Buona lettura!
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo, Gandalf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un'avventura per uno Hobbit.






 

Cos'è la Contea?

Per gli hobbit, creature apparentemente piccole ma con un cuore volenteroso e pieno d'armonia, di sincerità e di semplicità, sicuramente è molto più di quanto i comuni uomini possano immaginarsi.
La Contea è un posto ove padroneggia il verde chiaro dei prati, e si possono trovare vasti terreni dissodati, un posto pieno di pace e di tranquillità, in cui gli uccelli imparono gaiamente a cantare e sono fieri di far udire poi le loro melodie ai piccoli ascoltatori. Un posto che seppure quieto, per antitesi, abbonda di musica. Lì gli hobbit di tanto in tanto danno avvio a qualche festeggiamento; si balla, si recitano le loro canzoni, nelle quali esprimono in tutto e per tutto loro stessi.


Per Bilbo Baggins sarebbe stata un'eresia l'idea di lasciare la Contea di punto in bianco, soltanto perché un vecchio stregone vestito di grigio, folta barba e con cappello a punta gliel'aveva chiesto, un giorno qualunque, presentandosi dinanzi alla sua ben ridipinta e circolare porticina. E lo stregone infondo lo sapeva, del resto cosa poteva sfuggirgli? Il piccolo essere non l'avrebbe accolto tranquillamente accettando la sua offerta, ovvero quella di condurlo in un'avventura.

Ma quale avventura?

Chi era lui per disturbare la sua tranquillità, infondo?

Chi era da poter distoglierlo dalle sue abitudini? Dal suo thè con i biscotti pomeridiano, dalla sua poltrona comoda e dai suoi vecchi, benamati libri? Da quel buco che lui definiva, ed era, casa?

Come poteva? 
Soltanto uno hobbit poco savio avrebbe acconsentito, pensò Bilbo, seppure con un briciolo di riluttanza. Gli hobbit non amano le avventure, per loro - o più precisamente per il signor Baggins - "fanno far tardi a cena!"

In molti conoscono i tentativi di Gandalf di convincerlo ma... cos'è che veramente ha portato il signor Baggins a prendere una decisione diversa da quella iniziale?
Forse il desiderio, quello di conoscere cose nuove, di esplorarle a fondo, di guardare finalmente gli ammalianti e saggi elfi, di rimanere incantato dalle altre bellezze che la natura poteva offrirgli aldilà della dolce e cara Contea; c'era qualcosa, lo sentiva, di più grande di lui che lo spronava. Non poteva resistere a quella curiosità, a quelle innate fantasticherie e ne era conscio. Pensava alle canzoni, quelle che parlavano di posti particolari, quelle che erano allo stesso tempo sognanti e concitanti, forse lui ne avrebbe composto delle altre, tutte sue, durante il viaggio o quando sarebbe tornato... se fosse tornato.

Uno hobbit che si allontanava dalla Contea? Sì. Perché lui non era uno hobbit qualunque, era Bilbo Baggins, e ciò stava a significare qualcosa di più. Per questo Gandalf l'aveva scelto, no? Si fidava di lui, era uno dei pochi esseri che gli conferiva coraggio, uno dei pochi che - secondo lui - poteva dare un grande contributo in quella notevole 'missione'. Per Gandalf non doveva necessariamente imparare a reggere una spada, a manovrare un arco, non doveva diventare un individuo diverso da come l'aveva conosciuto, era fondamentale che rimasse se stesso e scoprisse a fondo la qualità e la fortuna di esserlo. Certo, avrebbe voluto che il signor Baggins non rifiutasse l'offerta, tuttavia sapeva che non doveva preoccuparsi di questo. Lui, Bilbo, avrebbe accettato, forse non subito, ma l'avrebbe fatto. 



                                                                                                                                                                ***
 

Bilbo si svegliò, non trovò nessuno. Quegli strambi o curiosi nani che dir si voglia, avevano lasciato casa Baggins intatta, avevano provveduto a fare colazione per conto loro, se n'erano andati. E Gandalf? Neanche di lui l'ombra.
Ma notò - dopo aver circumnavigato la deliziosa casa - che la sfilza di nani e lo stregone avevano lasciato qualcosa. Era un contratto d'ingaggio, sì... lo stesso della sera precedente, quello che gli avevano presentato e forse in maniera noncurante - non era di certo quello il modo di trattare con uno hobbit. - 
Lo guardò, riflessivo. Doveva solo firmare, mettere il suo nome ove era richiesto e basta, poi avrebbe potuto raggiungere la compagnia dei nani e lo stregone.
Così fece. Eccolo, raggiante ed emozionato come non lo era da molti anni - o come non era mai stato. - Quel giorno non poteva iniziare meglio, pensò alla fortuna che aveva avuto, nonostante appena sveglio desiderò cancellare tutto, ritornare alla normalità di due giorni prima... non poteva sbagliarsi tanto.
Si preparò, il suo sorriso si ampliava sul viso sempre più. Adesso aveva tutto l'occorrente, (tranne un fazzoletto da taschino, a cui non avrebbe riserbato poi così tante attenzioni in seguito) non restava che andare. Oh, il contratto, doveva prenderlo... 
Uscì, la pergamena che sventolava in una mano, doveva raggiungere gli altri il prima possibile; non si accorse nemmeno che, durante la sua corsa, c'erano hobbit a guardarlo con circospezione, altri rimasero imbronciati... ma che aveva in mente quel Baggins? 
Correva, correva, poteva sentirsi il battito a mille. Era pronto a far parte della compagnia.

Era pronto per una nuova avventura.








*Nota dell'autrice: 
Buon salve a tutti! Questa è la prima fanfiction che pubblico su questo fantastico mondo, avevo scribacchiato qualcosa sul cellulare in precedenza, in un momento di ispirazione, mi ero decisa di modellare una vera storia ed eccomi qua! Conosco questo mondo da bambina e non vedevo l'ora di riuscirci.
Spero che la lettura sia stata di vostro gradimento, 
un saluto e
grazie mille per essere passati!*
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Lady Moon