Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Bronev    02/08/2015    0 recensioni
Elsa non è semplicemente nata con i poteri. L'incidente di Anna non è stato semplicemente un caso.
C'è una mente più crudele dietro, un cuore freddo come il ghiaccio.
La Regina Delle Nevi vuole riprendersi il suo regno.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Anna
<> poi una fitta straziante alla testa.           
Mi accorgo di stare sognando perché quando apro gli occhi mi ritrovo nel mio letto. Sbadiglio. Mamma quanto vorrei continuare a dormire! Ma subito penso ad Elsa! È inverno e c’è la neve, possiamo giocare nel cortile del castello!
Scendo dal letto corro a prepararmi. Prendo i vestiti e la spazzola, ma vedendo il mio riflesso nello specchio qualcosa non torna. Da quanto tempo ho una ciocca di capelli bianca?             
Non riesco proprio a ricordare. Forse potrei chiedere alla mamma o ad Elsa.
Quando sono pronta esco dalla mia camera. C’è uno strano silenzio nel castello. Dove sono i domestici? E perché le finestre sono tutte coperte da enormi tende?  
Cammino lentamente, il castello mi intimorisce un po’, ma è divertente! Inizio a nascondermi dietro le tende, affianco alle armature oppure dietro quelle strane statue che hanno solo la testa. Che senso ha mettere una testa sopra una colonnina?                
Sono proprio dietro una di quelle quando sento <> È la signora Vanja, una delle domestiche! <> <>.       
Effettivamente non saprei proprio come rispondere <> Un’ottima scusa, ci cascherà per forza! Però lo sguardo della signora Vanja non sembra assecondarmi. Mi fissa con gli occhi ridotti a due fessure per poi parlare <> continua a camminare e io scappo via ma lei si volta nuovamente <> Al suono della parola colazione il mio stomaco emette un grugnito. Sto morendo di fame! Corro nella sala da pranzo! <>.
Sono quasi arrivata alle scale quando intravedo una figura dai capelli chiari riposti in una treccia che le sale. <> la chiamo e le corro incontro ma il suo sguardo mi preoccupa. Mi vede e per un attimo restiamo immobili; quando sto per fare un passo lei corre e si precipita nella sua stanza sbattendo la porta. Mi avvicino lentamente e la chiamo <> per un momento non sento risposta ma Elsa risponde <> chiedo spiegazioni ma non ricevo risposta. Forse è triste e vuole stare da sola. Forse domani vorrà giocare. Forse.
Quando arrivo nella sala da pranzo trovo la mamma parlare con una guardia. <> <> la mamma mi vede e corre da me. La guardia ringrazia la mamma e si allontana. <> mi chiede un po’ preoccupata <> la mamma ride e mi mostra le squisitezze sul tavolo: dolci, dolci al cioccolato! E di ogni genere!
Ne prendo due di ognuno e rischio di strozzarmi per quanto mangio in fretta. Vedo che la mamma rimane con me finché non ho finito e mi guarda con curiosità.               
<> la mamma, che prima posava il suo sguardo sui miei capelli, ora mi fissa negli occhi <> <<È per caso successo qualcosa ad Elsa? Quando ci siamo viste è scappata via>> la mamma si porta una mano per coprire la bocca, poi mi abbraccia forte <>            
Povera Elsa, chi sa cosa le sarà successo. Magari potrei tirarle su il morale in qualche modo.
Intanto i giorni passano. Le volte che vedo Elsa sono poche, o nei corridoi o nella sala da pranzo. Ormai non giochiamo più insieme, ma vedo che lei è triste perciò continuo a bussare alla sua porta ogni mattina, magari ha cambiato idea.
Mi sveglio e come ogni mattina mi preparo per uscire dalla mia stanza. Quando sono pronta esco e mi dirigo verso la stanza di Elsa. Lungo il tragitto incontro la signora Vanja come al solito <> diciamo insieme ormai. Sono davanti alla porta di Elsa, mi aspetto un altro rifiuto ma non importa, continuerò a provare. Busso <> nessuna risposta ma si sentono rumori provenire da dentro la stanza <> i rumori aumentano. Come se dentro tutto si stesse muovendo. Elsa è certamente sveglia ma come al solito non vuole uscire. <> da dentro la camera si sente un rumore fortissimo che mi interrompe; sto per continuare quando Elsa parla <> Non mi aveva mai cacciata. Era solita non rispondere, ma non mi aveva mai detto di andarmene.
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