Anna
<Mi accorgo di stare sognando perché quando apro gli occhi mi ritrovo nel mio letto. Sbadiglio. Mamma quanto vorrei continuare a dormire! Ma subito penso ad Elsa! È inverno e c’è la neve, possiamo giocare nel cortile del castello!
Scendo dal letto corro a prepararmi. Prendo i vestiti e la spazzola, ma vedendo il mio riflesso nello specchio qualcosa non torna. Da quanto tempo ho una ciocca di capelli bianca?
Non riesco proprio a ricordare. Forse potrei chiedere alla mamma o ad Elsa.
Quando sono pronta esco dalla mia camera. C’è uno strano silenzio nel castello. Dove sono i domestici? E perché le finestre sono tutte coperte da enormi tende?
Cammino lentamente, il castello mi intimorisce un po’, ma è divertente! Inizio a nascondermi dietro le tende, affianco alle armature oppure dietro quelle strane statue che hanno solo la testa. Che senso ha mettere una testa sopra una colonnina?
Sono proprio dietro una di quelle quando sento <
Effettivamente non saprei proprio come rispondere <
Sono quasi arrivata alle scale quando intravedo una figura dai capelli chiari riposti in una treccia che le sale. <
Quando arrivo nella sala da pranzo trovo la mamma parlare con una guardia. <
Ne prendo due di ognuno e rischio di strozzarmi per quanto mangio in fretta. Vedo che la mamma rimane con me finché non ho finito e mi guarda con curiosità.
<
Povera Elsa, chi sa cosa le sarà successo. Magari potrei tirarle su il morale in qualche modo.
Intanto i giorni passano. Le volte che vedo Elsa sono poche, o nei corridoi o nella sala da pranzo. Ormai non giochiamo più insieme, ma vedo che lei è triste perciò continuo a bussare alla sua porta ogni mattina, magari ha cambiato idea.
Mi sveglio e come ogni mattina mi preparo per uscire dalla mia stanza. Quando sono pronta esco e mi dirigo verso la stanza di Elsa. Lungo il tragitto incontro la signora Vanja come al solito <
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