Odio camminare da sola.
Mi sento idiota quando cammino con le cuffiette nelle orecchie vagando per le strade, in cerca di qualcosa. E come dire:"Sono sola, e cammino come un gatto in cerca di una casa, mi bombardo di musica e me ne frego se divento sorda."
Ma tanto il concetto alla fine dei conti è quello.
Perchè io sono uguale a tutti gli altri, peró sono considerata diversa.
Chissà perchè.
Anche io sono felice mentre mangio le ciambelle ripiene di nutella o quando mi arriva un messaggio del ragazzo che mi piace. Anche per lui sono diversa.
Strana.
Ecco cosa sono: strana.
Altri mi chiamano unica o speciale,ma probabilmente "strana" è il mio aggettivo.
Cammino.
Continuo a percorre questo sentiero senza una meta precisa.
Vorrei sapere il motivo per cui mi ostino a scoprire perchè, per la societá, sono "strana".
Mi hanno detto anche che sono inutile,un rifiuto umano, brutta o cattiverie simili,ma non mi hanno mai colpito così tanto. "Strana" è quell'aggettivo che ti rimane impresso nella mente e nel cuore come una cicatrice che non si vuole rimarginare.
Ormai anche io mi definisco "strana".
La societá ha ragione. Ha sempre ragione.
Non capisco perchè sto ancora camminando: è inutile tanto so già qual è lo scopo della mia vita. E non devo piú cercarlo, non devo piú camminare.
Il semaforo è rosso e non c'è nemmeno una macchina.
Mi sdraio in mezzo alla strada asfaltata e aspetto.
Aspetto.
Una foglia gialla cade mossa dal vento, leggiadra come se fosse una ballerina di danza classica.
Aspetto.
Nessun rumore, nemmeno il vento è rimasto, ma so che lei mi sta aspettando.
E ad un certo punto lei arriva: non piano e di soppiatto,ma nemmeno forte e facendo gran fracasso.É arrivata normalmente,
Adesso anche io sono normale.
Sono morta come tutti.
Come i buoni e i cattivi, i normali e gli strani, i giovani e i vecchi, i ricchi e i poveri.
Come tutti perchè adesso anche io sono normale.
Ciao! questa è la mia prima storia e desidererei sapere ciò che ne pensate...*ovviamente se non vi crea disturbo*...
Grazie :)