Hamunaptra
Troviamo la
città dei morti,
diceva quel mentecatto di Alfred.
Sarà
la scoperta del secolo, diceva.
Non
preoccuparti, abbiamo un buona guida diceva.
E Arthur si
era fidato, fino a un certo punto. Poi erano stati quasi uccisi sul
battello dai fantomatici eredi delle guardie del faraone Seti I, che
non
volevano fargli raggiungere la città dei morti, perdendo
gran parte delle loro
attrezzature e sopravvivendo per miracolo ad una nuotata notturna nelle
acque
del Nilo.
Raggiunta
Hamunaptra, lui
inavvertitamente aveva letto il Libro dei Morti, riportando in vita un
pazzo pluriomicida
secolare, che al suo risveglio aveva portato con sé le dieci
piaghe d’Egitto.
E ciliegina
sulla torta, suddetto pazzo si era invaghito di lui, scambiandolo
per la reincarnazione della sua principessa Anck-su-Namun. Adesso lo
voleva
sposare proprio ad Hamunaptra, dopo essersi rigenerato uccidendo i
membri della
spedizione che si erano azzardati ad aprire il suo sarcofago. Fuori
c’era l’inferno,
tra eclissi solari e invasioni di cavallette, e lui stava per sposare
un
non-morto di tremila anni.
Questo il suo
oroscopo non lo diceva. E così si ritrovava vestito da
donna, un
vestito trasparente di lino lungo fino ai piedi, senza maniche e con
una specie
di corona a stringergli la testa. Ma quella Anck-su-Namun aveva dei
veri gusti
del cavolo, sia in vestiti che in fatto di uomini.
‘’
Dannato Alfred… - ringhiò, girando come un leone
in gabbia per la stanza che
gentilmente il suo futuro marito gli aveva concesso, prima della
cerimonia di nozze – Tu e le tue idee balzane. Sei ancora
vivo, se
tu e quell’altro idiota non venite a salvarmi, sarai il primo
da cui verrò, una
volta trasformato in mummia… ‘’
Non voleva
fare la parte della damigella in pericolo, ma se quell’idiota
del suo
fratellastro non fosse venuto a salvarlo, ci avrebbe pensato lui.
Beh… mummie
di guardia permettendo, certo. Quello lì le aveva pensate
proprio tutte per non
farlo scappare. Ma chi gliel’aveva fatto fare di leggere quel
dannato libro? Ah sì…
non poteva sopportare gli strafalcioni dello stupido yankee.
‘’
Danmed… questa roba comincia a prudermi… se solo
me lo potessi togliere.’’
‘’
Porquoi, mon cher? Stai d’incanto.’’
‘’
What?’’
Si
girò di scatto, trovandosi faccia a faccia con quella
dannata guida che li
aveva messi nei guai. Ma di chi era stata l’idea di salvargli
la vita? Sua…
solo perché l’aveva baciato! Roba da pazzi!
‘’
Francis?’’
‘’
In persona, Angleterre. Temevamo di ritrovarti già
trasformato… invece, oh
oh oh… che bella vista…’’
L’inglese
arrossì, e d’istinto si coprì la zona
dell’inguine. Quel vestito era
maledettamente trasparente, ci poteva anche scommettere la testa che
quel
pervertito ne stava approfittando per guardare.
‘
‘ Invece di sparare cavolate come tuo solito, come sei
riuscito ad arrivare
qui? Debole come sei, stento a credere che sei riuscito da solo a
togliere di
mezzo le guardie.’’
‘’
Così mi ferisci, mon lapin. Tuo fratello avrà
modi rozzi, ma sicuramente
efficaci. ‘’
‘’
Esplosivi o pistole?’’ chiese Arthur, conoscendo
bene i metodi del minore.
‘’
Ehm… lui e Gupta hanno preferito le pistole, io qualcosa di
più silenzioso: gli
scarabei d’oro blu.’’
Arthur
sbiancò, e senza alcuna logica prese le mani
dell’altro e cominciò ad
analizzarle.
‘’
SEI STUPIDO? Quei cosi sono troppo pericolosi… e se qualcuno
ti fosse
rimasto addosso?’’
‘’
Oh… allora c’è un cuore dietro a quei
bruchi che chiami sopracciglia.’’
In risposta,
il francese si beccò un pugno sulla testa.
‘’
Idiot! Gli scarabei dove li hai trovati?’’
‘’
Un regalo del caro Gad Hassan. Nella sua borsa ce
n’erano parecchi. Il
20% dei tesori ritrovati ad Hamunaptra non gli bastava. Inoltre, ho qui
un’altra
cosa per te.’’
Dalla borsa a
tracollo, il francese estrasse un libro dalla copertina
d’oro,
con un lucchetto che lo richiudeva, e lo porse all’altro.
‘’
Non mi dire… questo è il Libro di
Amon-Ra?’’ chiese Arthur, emozionato.
L’aveva
tanto cercato, e ora ce l’aveva finalmente tra le mani.
‘’
Esatto, mon ami. Gupta ha detto che, leggendo la giusta formula,
Imhotep
tornerà nell’oltretomba. Ma dato che nessuno di
noi sa leggere i geroglifici…’’
‘’Avete
bisogno di me… tsk,
lo sapevo. Dov’è Alfred?’’
‘’
Credo che stia combattendo contro il nostro amico Imhotep.
L’ultima volta che l’ho visto, gli ha
tagliato un braccio.’’
‘’
Almeno non si sta facendo ammazzare – constatò il
britannico – Beh, andiamo
a salvargli il culo. Anche se non ha un braccio, quello è
immortale. E Gupta?’’
‘’
Tiene a bada le mummie dei sacerdoti di Imhotep.’’
‘’
Perfect… ora, se la strada è libera dagli
scarabei, noi possiamo anche
andarcene da qui. Non vedo l’ora di togliermi questa
roba.’’
‘’
Per me, sarebbe un vero peccato. Ti dona… e se proprio devi
togliertela, non
sarebbe meglio in una camera da letto, io e te da
soli?’’
Il francese si
beccò il libro di Amon-Ra in testa, da un egittologo inglese
vestito
da principessa egizia.
‘’
Pervert!’’
‘’
Siamo all’antica, eh? Beh, dato che stavi quasi per sposare
una mummia di
tremila anni, che ne dici se stasera ti porto a cena
fuori?’’
‘’
Ti pare il momento di pensare una cosa del genere?’’
‘’
Beh, dato come sei vestito, e dato dove siamo, mi pare più
che legittimo pensare
questo e altro, mon amour. ‘’
‘’
Ma tu guarda questo idiota… ‘’
Arthur si
allontanò rapidamente da lui, uscendo dalla stanza e
lasciando
indietro l’altro.
‘’
Un no mi sarebbe bastato, sai?’’
‘’
Chi ti ha detto che è no, rana?’’
Subito, Arthur
si morse la lingua. Che gli era saltato in mente?
‘’
Ohohoh… allora è vero che non puoi resistere al
fascino francese.’’
‘’
Shut up. ‘’
‘’
Angleterre ha un debole per me.’’
‘’
Se non stai zitto sai dove te lo infilo il libro di
Amon-Ra?’’
‘’
Non sapevo che ti piacessero questo genere di
cose.’’
‘’
C-che cosa? Pervertito!’’
Aveva un amor
proprio e un certo orgoglio da difendere. Ah, e doveva anche
salvare suo fratello da un pluriomicida millenario. Quando si era
laureato in
egittologia nessuno gli aveva detto che avrebbe avuto a che fare con
mummie
redivive e rane parlanti. Beh,
in realtà per una certa rana forse non gli
dispiaceva più di tanto.