E se potessi restare così, così per sempre.
Se potessi, te lo giuro; se potessi, ti direi tutte le cose che non sono riuscito a dirti.
Ti direi che sei tutto ciò di cui ho bisogno, tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno.
Rideresti, lo so, ti metterei in imbarazzo. Ed io spererei comunque di essere baciato.
Mi accontento di un abbraccio, mi accontento di un così poco che per me vuol dire così tanto.
Puoi sentire il mio amore?
Spero che tu possa sentirlo scorrere nelle tue vene. Spero che la sensazione di essere amato possa accompagnarti durante tutta la vita,
possa darti forza nei momenti di difficoltà, possa guidarti verso il sonno quando gli incubi ti impediscono di addormentarti serenamente.
Già mi manchi, amore mio.
Gohan lo scosta, dopo un tempo che a Trunks pare troppo breve; lo stringerebbe ancora per un milione di anni. Lo terrebbe stretto a sé per tutto il tempo necessario.
Gohan lo guarda negli occhi, mentre il cielo si oscura e diventa nuvolo, e il cuore di Trunks manca un battito al ricordo.
Gohan lo bacia, ancora una volta. Trunks ricambia il bacio disperatamente, affondando le mani nei suoi capelli scuri, stringendo la stoffa della tuta da combattimento sulla sua schiena, imponendosi di non versare più alcuna lacrima. Sperando di imprimere nella sua memoria il calore delle labbra di Gohan sulle sue, la stretta delle sue braccia intorno ai suoi fianchi, la leggerezza del suo respiro sul suo viso.
E presto sarà tutto finito, ma Trunks non vuole lasciarlo andare. Non vuole tornare in un futuro vuoto, in cui le braccia di Gohan non possono stringerlo e la sua voce non può rassicurarlo.
Vorrebbe mettere il tempo in pausa. Vorrebbe solo parlargli; guardarlo negli occhi scuri e luminosi e parlargli.
Parlare con la voce, con le mani, con gli occhi.
Con il cuore.
Voglio soltanto che tu sappia che ti amo.
Non voglio dirlo; né io né te siamo bravi con le parole.
E allora spero soltanto di riuscire a fartelo sentire.
Spero soltanto di riuscire a farti sentire il mio amore.