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Autore: Kaiyou    09/08/2015    2 recensioni
... le sue braccia erano ricoperte di graffi da cui usciva ancora sangue fresco, lo stesso sangue che macchiava il muro laddove le unghie avevano ripetutamente graffiato per provare a scalfire la superficie e ancora lo stavano facendo.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alfred Pennyworth, Batman aka Bruce Wayne, Joker aka Jack Napier
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima cosa che Bruce Wayne sentì quella mattina, prima ancora di aver aperto gli occhi, fu un urlo acuto, seguito da colpi ripetuti contro il muro. Si alzò rapidamente, camminando lungo il corridoio, seguendo quei rumori fino a raggiungerne la fonte.

Si ritrovò così fuori da una delle stanze del primo piano e spinse la porta per entrare. Nonostante avesse visto spesso quello spettacolo negli ultimi quattro mesi, continuava a mancargli il fiato e sentiva montare dentro di se uno strano sentimento di rabbia.

Davanti a lui si trovava un uomo che gli voltava le spalle, tenendo il volto verso il muro; le sue braccia erano ricoperte di graffi da cui usciva ancora sangue fresco, lo stesso sangue che macchiava il muro laddove le unghie avevano ripetutamente graffiato per provare a scalfire la superficie e ancora lo stavano facendo.

Bruce gli si avvicino lentamente e gli bloccò i polsi con le mani, trascinandolo poi lontano, verso un altro muro, contro cui appoggiò la schiena per poi scivolare lentamente a terra, portando con sé l’altro; senza lasciare la presa sui polsi lo circondò con le braccia in un abbraccio protettivo, quasi cullando quel corpo.

Gli occhi di Bruce erano però puntati verso il muro insanguinato studiando tutti i segni che lo macchiavano, serrando i denti in un moto di rabbia.

Chiuse gli occhi e reclinò la testa all’indietro, concedendosi qualche secondo per riprendersi e pensare; solo quando si rese conto che il respiro dell’altro era tornato lento e regolare riaprì gli occhi, accorgendosi che si era addormentato. Si lasciò sfuggire un sospiro dalle labbra e posò la fronte nell’incavo del collo dell’altro uomo.

Non era la prima volta che assisteva a quello spettacolo quella settimana e probabilmente non sarebbe stata l’ultima. In quei giorni si sentiva incredibilmente vecchio.

Si rialzò prendendo l’altro in braccio e lo adagiò delicatamente nel letto, dopodiché si girò verso la porta

“Entra pure Alfred”.

Il maggiordomo aveva imparato a restare fuori dalla porta quando il loro ospite aveva quelle crisi, tenendo pronta una dose di calmanti nel caso il suo signore non trovasse altro modo per tranquillizzarlo. Fortunatamente quella volta non erano serviti.

“Come al solito signorino Bruce?” Domandò Alfred, spostando lo sguardo dall’uomo disteso nel letto a Bruce. Bruce annuì.

“Sì, bendagli le braccia e poi sistema come puoi il muro. Grazie”

Dettò ciò Bruce Wayne uscì dalla stanza, dirigendosi verso la sua camera e il suo bagno privato; aveva bisogno di una doccia, aveva bisogno di tempo per pensare e aveva bisogno di star solo per un po’. Solo per un po’, poi sarebbe tornato nell’altra stanza, aspettando che l’altro si svegliasse.

Doveva essere lì, lo sapeva, dopo una crisi Joker odiava svegliarsi da solo.
  
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