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Autore: Kokorolove    10/08/2015    9 recensioni
Questa fanfiction è la versione mia del manga Naruto Gaiden, non mi è piaciuto moltissimo il manga e ho provveduto a creare la storia che volevo io ovviamente senza allontanarmi troppo dal manga!!
Tratto dal primo capitolo:
"Boruto è davvero carino quando sorride" pensò Sarada toccandosi le labbra.
"Sarada-chan è davvero carina quando sorride" pensò Boruto toccandosi le labbra.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boruto/Salad, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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UN NUOVO AMICO
(avvertimento: la scena del bacio è già stata scritta ma non è plagio questo perché tale scena l'ho tratta da una nota doujinshi di un'autrice di nome "malengil")

"Ragazzi miei, da oggi in poi voi non sarete più degli studenti, da oggi in poi sarete coloro che tutti chiamano ninja...portare onore al coprifronte che portate e giurate fedeltà al villaggio della Foglia!" Proclamò il maestro Shino, era passato un giorno dopo il diploma e ora si sarebbero formate le nuove squadre di Konoha.
"Sì sensei!"
Eh sì, adesso Sarada Uchiha e Boruto Uzumaki erano due Genin della Foglia insieme ad altri amici dell'Accademia.
C'era chi era felice e chi no e per qualche strano motivo i due figli dei due pezzi grossi della Foglia erano come dire...indifferenti.
Boruto se ne stava seduto nel banco con l'aria imbronciata mentre la piccola Uchiha sedeva composta con le mani intrecciate davanti alla faccia.
"Uffa! Papà non è venuto nemmeno alla mia cerimonia di diploma! Perche sono così sfortunato?" Pensava Boruto.
"Tsk, papà non verrà mai a Konoha secondo me, perché solo io non posso avere l'amore di un padre?Perché sono così sfortunata??" Pensava Sarada.
A destarli dai loro pensieri furono le parole del maestro Shino che nel frattempo stava nominando le squadre dei genin.
"Allora il team 10 è composto da Inojin Yamanaka, Chochou Akimichi e Shikadai Nara..."
Alla fine delle formazioni, rimasero solo Boruto e Sarada senza squadra...che succedeva?
"Scusi Shino-sensei, ma Uzumaki-San e Uchiha-San sono senza squadra" interruppe un alunno della classe.
"Calma ragazzi, se mi lasciate finire...allora come potete vedere, sono rimasti fuori solo i vostri due compagni, il motivo è che il consiglio di Konoha ha deciso che loro due non saranno una squadra di ninja, saranno un duetto sotto la responsabilità di un ninja, capito??" Al sentire quelle parole la classe scoppiò in una forte protesta.
"Shino-sensei, anche se Boruto e Sarada sono figli di clan importanti, non significa di certo che possano accedere a tutti i favoritismi che vogliono!" Gridò una bambina indignata.
"Arimi e tutti voi, sappiate che Boruto e Sarada non sono dei ragazzini normali, essi hanno il sangue di clan dalle abilità innate particolari come lo sharingan e il byakugan, il consiglio tenendo conto di tali abilità, ha provveduto a farli allenare separatamente e..." 
"Sharingan, Byakugan...bla bla, si può sapere che razza di abilità sono? Non credo faccia così paura! E poi non vedo traccia di abilità innate nella faccia di quei due" Ribatté un genin interrompendo l'Aburame.
"Ti basta sapere che il sesto hokage una volta ha quasi rischiato la vita combattendo con un possessore di sharingan che lo ha steso con una sola occhiata? Inoltre il fatto che loro due abbiano o no un'abilità, non sono affari vostri" Disse Shino zittendo tutta la rivolta.
Tutti quanti conoscevano la potenza di Kakashi dello Sharingan e se lui era stato sconfitto con facilità da un'Uchiha...beh allora era meglio stare lontano da Sarada e dalla sua arma letale.
Adesso sì che avevano capito il senso della scelta del tutto saggia del consiglio.
"Un momento!!" Interruppe un ragazzino biondo.
"Che cosa c'è Boruto?" 
"Perché mi deve capitare la quattrocchi in squadra?? Posso benissimo cavarmela da solo, in fondo sono il migliore!" Disse Boruto con tono di superiorità.
"Sbagliato Boruto, veramente Sarada è la prima della classe mentre te sei l'ultimo..." Ma il biondo non l'aveva nemmeno ascoltato e si era posizionato sopra il banco davanti a lei squadrandola infastidito mentre lei non si era mossa di un solo millimetro.
"E questa sarebbe la migliore della classe? Ma non fatemi ridere"
"Invece si che lo sono mio caro ultimo della classe" disse finalmente Sarada dopo aver taciuto tutto il tempo.
I loro due sguardi si incrociarono,  si leggeva fuoco di sfida nei loro occhi.
"Forza Boruto che problema c'è? Dovresti essere fortunato a capitare in squadra con la nostra bella Sarada-chan!!" Sdrammatizzò un ninja dando una forte pacca sulla schiena del genin che perse l'equilibrio e cadde sopra Sarada posando le labbra sulla ragazza.
Alla vista di quel bacio si scatenò  l'inferno, c'era chi gridava per l'orrore, chi scattava le foto con il cellulare mentre i due "piccioncini" si erano separati pulendosi la bocca.
"Shannaroooo il mio primo bacio!!!! Oddio sto per svenire!! Calmati Sarada, sei un'Uchiha e gli Uchiha non svengono!" Pensò la ragazza cercando di non arrossire.
"Dattebasa ho baciato Sara-chan....calmati Boruto" pensò Boruto tutto rosso.
La classe invece aveva avuto diverse reazioni: i maschi erano sulla soglia di uccidere l'Uzumaki per aver baciato la loro Sarada mentre le ragazze sognavano rose e fiori. Shino invece sperava che la faccenda non giungesse alle orecchie di Sasuke o per il clan Uzumaki era la fine. Quei due erano uguali ai loro padri. Ma non sapeva che mezza classe aveva fotografato quel momento.
"Ragazzi! Tutti seduti ai vostri posti, non ho finito! Domani vi ritroverete tutti nei campi di allenamento alle otto di mattina e siate puntuali ci siamo intesi? E con questo ho finito, potete andare!" 
Nello stesso momento in cui l'Aburame finì il suo poema, tutta la classe si era fiondata fuori scuola a velocità supersonica, da far concorrenza al quarto hokage mentre Shino era scomparso in una nuvola di fumo lasciando in classe i due "piccioncini" ancora immobili.
"Puah...ma tu guarda chi mi è capitato in squadra: una secchiona" 
"Che devo dire io? Che sono contenta di essere in squadra con un capriccioso che sta sempre a combinare guai per attirare l'attenzione del padre?" 
"Tu non capisci, ricorda che mio padre è l'hokage ed è sempre impegnato, tanto che torna a casa a notte tarda e alla mattina è già in ufficio, lo vedo solo nei giorni di festa che sono rari! Ma cosa vuoi che ne capisca una come te, sempre sui libri?!" Ridacchiò amaro Boruto.
Sarada invece non era per niente divertita, come osava lui dire che lei non ne capiva nulla? Eccome se lo capiva! 
Stavolta non se ne sarebbe rimasta zitta com'era solita fare, non ce la faceva più, era ora di sfogare tutta la rabbia repressa su di lui.
"Shannaroooo!!!" Gridò lei dandogli un pugno che lo scaraventò giù dalla sedia per più prenderlo per il colletto della maglia.
"Io non capisco nulla eh? Per te io non capisco nulla...già in fondo tu sei l'unico a soffrire, anzi soffri più di tutti! Ahahaha" rise amara Sarada per poi schiaffeggiare l'Uzumaki.
"Invece si che lo capisco, anzi sei tu che non capisci me!! Tu passi le giornate a dire che soffri perché papino non è quasi mai a casa ma hai mai pensato a me?? Hai mai pensato che io non ho mai avuto un padre??!! Io di mio padre ho solo una foto a casa, non l'ho mai visto di persona, non gli ho mai parlato di persona e tu dici che non ne so nulla? 
Tuo padre non si fa spesso sapere a casa tua ma nei giorni di festa sì, io invece non ho mai potuto nemmeno passare un misero giorno con lui, il natale, l' Hanami, il capodanno e tutte le altre feste le ho passate solo con mia mamma e tu? Tu invece te ne stavi davanti l'albero di Natale con tutta la tua famiglia compreso tuo padre! Credi forse che io soffra meno di te? Sbagli, sbagli molto, io ho sofferto più di te in vita, dici che io sono una secchiona perfettina ma se proprio lo vuoi sapere, se mio padre fosse l'hokage anch'io passarei le giornate a pasticciare le montagne pur di avere la sua attenzione ma invece no! 
L'unica persona che ho è la mia mamma e voglio che almeno lei sia fiera di me, la mamma è sempre a lavorare in ospedale, a salvare vite e a curare feriti e a volte non viene a casa, una volta ho passato pure il Natale da sola...insomma io soffro almeno il doppio di te che puoi godere dell'amore di un papà e di una mamma e perfino di una sorella per tutto il tempo!! Ma chi vuoi che capisca i sentimenti di una povera secchiona che come dire è "orfana"?? Nessuno!!! Lo capisci? Nessuno!!" Gridò Sarada con le lacrime che le uscivano in quel momento da occhi che avevano attivato lo sharingan a tre tomoe.
Boruto era rimasto pietrificato dalle parole della compagna, adesso che ci pensava, il padre di Sarada mancava da Konoha da almeno otto anni. A quel pensiero, Boruto si sentì per la prima volta in vergogna, aveva avuto la presunzione di sentirsi il più sfortunato del mondo mentre proprio a qualche centimetro da lui stava quella che in questo momento non era un'Uchiha ma una bambina a cui mancava il padre e che ne necessitava l'affetto.
Alzo lentamente la mano destra portandola sulla faccia dell'Uchiha asciugandole il viso dalle lacrime.
"Perdonami Sarada-chan, non mi ero ricordato che tu non avessi un padre...scusami tanto" disse Boruto distogliendo lo sguardo.
Sarada lo lasciò andare scappando via inseguito dal biondino.
"Aspetta Sara-chan!!!"  Ma lei era già scomparsa.
Boruto però non si arrese, l'aveva fatta piangere e odiava far piangere le donne, doveva trovarla subito, consolarla e chiederle scusa e partì subito alla sua ricerca.
Solo dopo un'ora di ricerche era riuscito a trovarla, era andata piuttosto lontano dal villaggio, in un luogo vicino a una cascata. Lei era seduta sul prato mentre piangeva sopra un tronco rotto.
"Che cosa vuoi ancora?? Se sei venuto per compassione allora puoi andare via!!" Urlò tra i pianti e i singhiozzi. Il biondo però non l'aveva ascoltata e l'aveva abbracciata.
"Piangi Sara-chan, sfogati, ci sono io qui con te, se ti tieni tutto dentro, ne uscirai distrutta!...e poi, e poi io t-ti capisco..." Disse Boruto con un tono dolce buttando giù qualche lacrima.
Si sentì un mostro per aver fatto piangere quella bambina così carina, ma in fondo chi poteva biasimarlo? Anche lui soffriva ma non si era reso conto che c'era qualcuno uguale a lui che a differenza sua si teneva tutto dentro cercando disperatamente di apparire perfetta in tutto.
Sarada invece sperava con tutto il cuore che un giorno qualcuno l'avrebbe smascherata e iniziò a piangere sul petto del suo compagno.
"Voglio papà! V-voglio p-papà! Dove s-sei papà, l-la mamma e io a-a-abbiamo bisogno di t-te!.." Diceva la piccola tra i singhiozzi e le lacrime.
Rimasero fermi un quarto d'ora in quella posizione tra i pianti di Sarada e i "perdonami sono uno scemo" di Boruto.
"Si sei uno scemo!" Disse Sarada smettendo di piangere.
"Grazie tante quattrocchi!" Sorrise il biondino.
"Mi sento leggera" disse Sarada sdraiandosi sull'erba seguita da Boruto.
"Meglio così...se in futuro avessi bisogno di piangere, ricorda che io ci sarò sempre con te!" 
A quel commento la genin arrossì.
"Grazie Boruto" disse lei sfoggiando un bel sorriso.
"Oddio...Sara-chan ha sorriso!!" 
"Hai visto male" 
"No ho visto bene...lo sai che quando sorridi sei molto più carina??" Per l'ennesima volta la piccola arrossì.
"Che bella giornata" disse lei togliendosi gli occhiali.
"Perché ti togli gli occhiali??" 
"Ti rivelo un segreto: io non sono miope, in verità questi sono degli occhiali impregnati di chackra che limitano il mio potere oculare" 
"Cooosaa????" Gridò lui mentre lei gli tappava la bocca.
"Boruto promettimi che nessuno lo verrà a sapere! È una cosa che tutti credono io non sappia perciò stai zitto!!" 
"Va bene Sarada-chan, mi spieghi solo come fai ad avere lo sharingan a tre tomoe? Non l'ho mai visto nei tuoi occhi e se questa è la prima volta che lo usi, dovrebbe apparire una sola tomoe se non sbaglio" 
"Beh...in verità ho risvegliato lo sharingan quando avevo sei anni ma nessuno lo sa, nemmeno la mamma...sai da piccola mi prendevano tutti in giro perché ero una secchiona ed avevo gli occhiali e spesso piangevo di nascosto, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'ennesima volta che mamma non mi ha detto nulla su papà e sono corsa qui a sfogarmi e così ho attivato lo sharingan" 
"Wooow figo! Ma dimmi, come hai fatto con gli occhiali??"
"Non so come spiegartelo bene ma credo che l'uso improvviso di tanto chackra abbia fuso la funzionalità degli occhiali distruggendo il circuito e lasciandomi solo un paio di occhiali normali" 
"Eheheheh sembra che stiamo fregando alla grande gli adulti eh? Beh se vuoi saperlo anche io ho un grande segreto, spero tu non lo dica a nessuno" 
Adesso Sarada era curiosa, che segreto aveva?
"Guarda i miei occhi" 
Sarada concentrò il suo sguardo negli occhi del ragazzo, cosa c'era di così diverso? Improvvisamente però gli occhi di Boruto cambiarono: dall'azzurro cielo divennero bianco perla e le venature vicine agli occhi si fecero più evidenti, quello era il Byakugan, l'abilità innata degli Hyuga!!!
Sarada era a bocca aperta, non avrebbe mai creduto che Boruto avesse il Byakugan, eppure ce l'aveva davanti! 
"Ehm...Sara-chan tutto a posto??" Chiese Boruto sventolando la mano davanti a lei destandola dal trance momentaneo.
"Boruto ma come fai ad averlo??" 
"Diciamo che l'ho attivato due anni fa quando stavo per essere assalito da un lupo, mi ricordo che all'improvviso la mia vista si era fatta più ampia e vedevo a i punti di pressione del corpo del lupo così gli ho colpito un punto ed è svenuto" 
"E questa genialità da dove ti viene? Non hai mai studiato in classe" 
"Beh...è stato l'istinto e poi la mamma mi parla spesso del Byakugan, pensa che nonno Hyashi mi ha insegnato anche le tecniche segrete degli Hyuga nonostante "non avessi" il Byakugan ma in verità non voleva fare favoritismi tra me e Himawari"
I due nel parlare però non si erano accorti che il tramonto si stava avvicinando e se non volevano che l'hokage allarmasse tutto il villaggio era meglio tornare.
"Senti Boruto, adesso devo andare, se mia mamma non mi vede entro le sei di sera mi sgrida!" Disse Sarada dispiaciuta, improvvisamente la compagnia del biondo le piaceva molto e avrebbe voluto chiacchierare ancora con lui ma se Sakura non la vedeva a casa prima delle sei, si sarebbe preoccupata a tal punto che avrebbe ordinato a Naruto di cercare la sua bambina e conoscendo la forza di sua madre, l'hokage di sicuro avrebbe spedito fuori Konoha l'intero dipartimento di Anbu per trovarla.
"Beh...dovrei dirti molte cose ancora ma tanto Sarada-chan, ci vedremo domani al campo" 
"E non tardare" 
"Aspetta...promettiamoci che ci terremo per noi i nostri segreti" propose Boruto porgendo il mignolo. 
"Va bene, io Sarada Uchiha prometto che non svelerò il segreto del Byakugan" promise Sarada stringendo il mignolo all'amico ridacchiando per la buffa azione.
"E io Boruto Uzumaki prometto di non svelare il segreto dello Sharingan a nessuno" promise Boruto.
I due scoppiarono a ridere per poi salutarsi e andare via.
"Boruto è davvero carino quando  sorride" pensava Sarada camminando toccandosi poi le labbra.
"Sarada-chan è davvero carina quando sorride" pensava invece Boruto toccandosi anche lui le labbra.
        


ANGOLO AUTOTRICE:
Ciao a tutte! Ho deciso per adesso di fermare un attimo le mie fanfiction di Naruto e concentrarmi su questa, so che alcune di voi vorrebbero leggere le continuazioni di altre storie ma in questo momento non me la sento, non è che abbia il blocco dello scrittore ma è solo che dopo un trauma avuto qui ho ancora paura di pubblicare storie sasusaku.
Invece sulla nuova coppietta ci sono poche storie ancora quindi mi sento più sicura! :-)
Spero solo di non avervi fatto addormentare con il mio discorso alla Pico De Paperis!! 
Ah dimenticavo, aggiornerò ogni Domenica! 
Alla prossima!!! 
Baci da Kokorolove 
   
 
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