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Autore: bisy    11/08/2015    5 recensioni
Vi siete mai chiesti chi sia, da dove venga e quale sia la storia del postino di Twilight Princess?
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Epona, Link
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Ad ogni falcata uno sbuffo, il cuore sobbalza al ritmo dei colpi sulla sella, i crini dorati si scompigliano per la velocità. Il respiro dell'animale si fa regolare, adattandosi al galoppo tranquillo impostogli dal suo cavaliere. Gli zoccoli fendono l'aria e s'insinuano nel terreno, lasciandosi dietro una scia di polvere.
Polvere, il vaporoso manto del passato, del mai più.
La potenza dei muscoli viene attutita dalle redini costantemente in tensione nell'invano tentativo di placare l'irrequieta giumenta, impossibile da fermare e sensibile ad ogni minimo incitamento.
Eroe e destriero sfrecciano attraverso immense distese erbose, qua e là interrotte da sprazzi di terra nuda e da rigogliosa vegetazione.
Dolci acque zampillano giocosamente al di sotto di un ponte di pietra sciupato dai secoli e si addentrano nelle viscere dell'enorme castello di Hyrule, formando un confortevole abbraccio lungo il perimetro del grazioso borgo e rendendo fertile quella meraviglia risparmiata all'inferno.
Un mondo tutto da esplorare, srotolato ai loro piedi come un accogliente tappeto d'ingresso.
Ma sotto ad ogni pregiato tessuto si celano rifiuti indesiderati.
Con disinvoltura il giovane cavaliere dalla tunica verde sfodera la lama lucente della sua spada ed annienta uno dopo l'altro i minacciosi nemici, assistito dall'aiuto della sua fedele cavalla che, imbizzarrita, scalcia contro di loro facendoli tornare abbattuti nelle loro dimore d'ombra. Soddisfatti del vincente lavoro di squadra, proseguono al trotto oltrepassando il ponte ed imboccando il sentiero costeggiato da arbusti assetati che conduce al castello.
Il piccolo, ridente paese sembra inchinarsi al loro cospetto, sventolando con più impeto le festose bandierine che adornano il cammino di ronda dei soldati. Con fierezza si dirigono verso il Ponte Hylia e, giunti di fronte all'imponente costruzione che squarcia il grande e profondo bacino al di sotto, contemplano in un momento di disarmante estasi l'immesità e la bellezza di quel paesaggio da sogno che docilmente si sottopone alla carezza dello sguardo. Epona percepisce l'emozione del suo padrone e carica con prontezza i posteriori, attendendo il suo comando. I talloni appena sfiorano i suoi fianchi, il corpo si protende agilmente sul collo dell'animale per lanciarlo al galoppo. Libertà. Niente potrà arrestare la loro corsa a perdifiato, è lì, è davanti a loro, basta soltanto metterci tutte le forze e tutto questo non svanirà, non è un miraggio!
I due eroi avanzano oltre la metà del ponte sospeso nel blu e continuano a correre finchè...

-HEEEEYYYY LIIINK!

Lascia che esprima la mia indignazione, mio caro lettore: MA PERCHE' CAVOLO ARRIVA SEMPRE PUNTUALE A ROVINARE I MOMENTI PIU' EPICI, CHE DIAMINE, NON SI PUO' FARE UNA CAVALCATA CON EPONA IN SANTA PACE?!
*tossicchia discretamente e riprende il controllo di sè*
Si, lo so, dovrei contenermi e probabilmente sto esagerando...
Devi sapere, però, che il simpatico ometto che scorrazza per le piane distribuendo missive non è solo un postino scocciatore. No. Prima di giudicarlo devi conoscere la sua storia.

***

Era un lontano giorno di nevoso inverno. Fioccava magia, quella che ogni bambino ammira cadere attraverso vetri appannati e che ama sciogliere col tepore delle sue mani vestite di guanti.
Se proprio quel giorno tu avessi sbirciato attraverso la finestra della piccola casetta rossa nel vicolo sud del Borgo di Hyrule, dove ora si trova la bancarella del pane, avresti notato un bambino a cui non piaceva la neve, seduto su di un vecchio divano sfondato, immerso nella lettura un pesante tomo di Hylianologia. L'intelligenza superiore di quel piccolo genio era ammirata da tutti gli abitanti, che spesso si rivolgevano a lui per chiedergli consigli. Lui rispondeva ad ognuno di loro con amabile ingegno e spesso, come capita agli altuisti, si ritrovava senza una soluzione per i propri problemi. Che problemi potrà mai avere un bimbo come lui?
Ce li aveva eccome: era sicuro di ciò che avrebbe fatto da grande, ma tutti lo deridevano ogni qualvolta lo confessasse apertamente. Il fatto di non essere capiti dagli altri induce allo sconforto, ma il bambino in questione reagiva sempre con spirito ed ottimismo.
Voleva fare il maratoneta professionista.
Finito di sghignazzare? Proseguiamo col racconto, allora.
I suoi genitori, non serve dirlo, avevano in mente tutt'altro per il suo futuro. Tanto per cominciare, una testa come la sua doveva essere usata per qualcosa di importante, che avrebbe fatto di lui un personaggio di spicco nella società ed un uomo abbiente. Senza stare a chiedere la sua opinione, affidarono la sua educazione ad un precettore, spendendo tutti i loro risparmi, e per l'intera durata della sua gioventù le sue energie vennero assorbite unicamente dallo studio, accantonando per il momento il suo grande sogno. Imparava con estrema facilità ed otteneva brillanti risultati; arrivò persino a scrivere un saggio, “Sulla pigrizia dei Goron”, che ebbe un successo clamoroso fra gli eruditi di tutta la provincia di Ranel e dintorni.
All'età di ventisette anni ci fu una grande svolta nella sua vita: la laurea in Lettere.
Trafficando tra gli scaffali della sua enorme libreria avresti visto titoli altisonanti come “Guida alla corrispondenza”, “Manuale dell'imbustamento”, “Come e dove leccare i francobolli”, “PostAzione” e moltissimi altri, uno più noioso dell'altro.
Il grande mistero del mestiere del postino è che nessuno sa chi recapiti le sue lettere, ma lui passava talmente poco tempo a casa che certo non avrebbe controllato la cassetta della posta, tanto era entusiasta del primo e più appagante lavoro della sua vita. La sua carriera iniziò nel migliore dei modi e ben presto vennero richieste consegne anche oltre le terre di Ranel, fino alle terre di Oldin e persino nel Deserto Geld!
Il postino corre tuttora per tutta Hyrule e nelle zone limitrofe, tenendosi sulla testa il cappellino rosso ed agitando la lunga bandiera del medesimo colore che annuncia il suo arrivo. Il bello è che, facendo il postino, si allena come un vero maratoneta! Azzeccato come lavoro, non trovi?
Quindi, se passeggiando nei panni di Link t'imbattessi in quell'ometto dal passo sbilenco in tuta bianca, evita di infastidirti e prendi la lettera che ti porgerà senza fare troppe storie.
Lui è la persona più felice del mondo.

 

 

 

 

***Angolo autrice***

Forse questa storia non meritava di essere pubblicata, ma ci tenevo molto a rendere omaggio a questo grande personaggio secondario. Spero che sia stata di tuo gradimento e che mi lasci un parere, senza esitare a riferirmi qualunque tua impressione, critica, osservazione o quel che sia.
Nel caso ti venisse il dubbio, la parola “imbustamento” esiste davvero, l'ho anche cercata sul dizionario perchè non ero sicura che l'atto di imbustare fosse l'“imbusto”(qualcuno arresti la mia contagiosa ignoranza della lingua italiana U.U).
Beh, che altro dire... grazie a te che hai letto tutta la storia e che sei sparito/mi hai lasciato un commentino. ^.^
bisy

   
 
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