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Autore: Avenal Alec    14/08/2015    2 recensioni
La storia comincia alcune settimane dopo il termine della puntata 2x16 ed è incentrata sui personaggi di Bellamy e Clarke.
Bellamy e Clarke non sono più sottoposti alla tensione della sopravvivenza a tutti i costi. Dovranno affrontare non solo i fantasmi del loro passato ma la consapevolezza che la Terra è realmente la loro nuova casa e dovranno scegliere come vivere in questo nuovo mondo. . A complicare il tutto, la "quiete" in cui vivono li porterà a fare i conti con il tipo di legame che li lega :)
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'The 100 - Welcome to the new world'
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PARTE 1 -MY FAMILY


CAPITOLO 1
 
14 Ottobre
 
Il sole di ottobre era alto all’orizzonte, le fronde degli alberi cominciavano a prendere i vividi colori dell’autunno. Nel silenzio attutito del bosco si sentiva il fruscio dei passi di un viaggiatore solitario.
Spuntò da dietro un declivio.
Era un ragazzo, alto, moro.
Camminava concentrato guardando di fronte a se, un fucile a tracolla, uno zaino sulle spalle.
Uno del popolo del cielo.
La giovane guerriera nascosta fra i cespugli incoccò una freccia all’arco che portava con sé.  Da quella distanza avrebbe potuto centrare il suo petto e ucciderlo sul colpo. Ci pensò un istante,  un ricordo del prima, quando la gente venuta del cielo era solo un nuovo nemico da combattere. Ora le cose erano cambiate, forse ci sarebbero state altre battaglie, altre guerre, ma non in quel momento.
C’era una tregua alla quale tutte le genti si stavano attenendo in onore della ragazza dai capelli d’oro. Clarke del popolo del cielo, così si chiamava, aveva fatto perdere le sue tracce e, finché non fosse stata trovata, viva o morta, nessuno avrebbe fatto nulla. Se fosse stato per la giovane guerriera avrebbe attaccato subito gli uomini venuti dallo spazio e cancellato la loro presenza, ma il loro comandante aveva deciso differentemente. Solo quando fosse stata trovata Clarke la tregua sarebbe stata spezzata, con la guerra o con un alleanza non aveva importanza.
 
Il ragazzo camminava lungo un percorso che lo avrebbe portato a pochi metri dal suo nascondiglio.
Un sorriso di disprezzo si dipinse sul viso della guerriera, quei terrestri erano delle prede inermi, non si accorgevano nemmeno della presenza di un nemico vicino a loro.
La ragazza stava aspettando che il viaggiatore la superasse per uscire dal suo nascondiglio quando accadde qualcosa d’inaspettato che le fece ghiacciare il sangue nelle vene.
Il ragazzo aveva appena superato il suo rifugio quando si era voltato verso di lei; Due occhi neri avevano intercettato il suo sguardo,  un cenno di riconoscimento poi indifferente aveva continuato il suo cammino.
Un semplice contatto e la giovane comprese di non avere di fronte un inutile umano ma un guerriero pericoloso e letale che aveva scelto di non attaccarla. Con una semplice occhiata le aveva fatto capire che non era passata inosservata.  La guerriera sentì i battiti accelerati del cuore, conscia di aver sfiorato la morte quando aveva incoccato la freccia contro di lui. Si appoggiò pesantemente contro il tronco di un albero in attesa di calmarsi.
 
Bellamy continuava a camminare con passo costante, un mezzo sorriso sulle labbra ricordando la giovane Grounder appostata nel bosco. L’aveva notata molto prima che lei vedesse lui, ma l’aveva lasciata fare. Era certo che non gli avrebbe fatto niente e, anche se avesse tentato qualcosa, sapeva come difendersi.
Si era appostata fra i cespugli a ridosso di un albero, sorrise al ricordo del suo sguardo sbalordito quando era stata individuata.
Il sorriso morì sulle labbra ripensando alla giovane età della ragazza, probabilmente non aveva nemmeno superato la pubertà eppure era già armata come una guerriera. Il suo pensiero corse al passato, a un altro viso, ad altri occhi, a un’altra ragazzina che aveva scelto di uccidersi.
Charlotte.
 
Sentì il petto farsi pesante per i cupi pensieri che non gli davano tregua ormai da settimane, da quando Clarke era partita. All’inizio aveva tentato di accettare la sua scelta, ma quando aveva scoperto tutto quello che le era successo, le scelte fatte mentre lui era dentro Mount Wheater, erano cominciati gli incubi.
I visi di Wells, Maya, del piccolo Lovejoy, di Fox, Finn e tutti quelli che erano morti avevano cominciato ad apparire nei suoi sogni. Ogni singola persona, nemica o amica era venuta a trovarlo durante le lunghe notti. Ogni notte, sempre la stessa scena: s’inginocchiavano accanto all’albero della vita portato dall’Arca, sfioravano con le mani le foglie del Bonsai e lo osservavano in silenzio. Leggeva nei loro volti il rimpianto di chi non aveva più una vita da vivere o la serenità di chi aveva accettato il suo destino.  Le foglie dell’albero della vita cominciavano a ingiallire, ad accartocciarsi su se stesse. I fantasmi dei morti sparivano in una nebbia perlacea dalla quale emergeva Clarke, il viso segnato dalle lacrime, lo sguardo tormentato e vulnerabile. Sentiva parole sussurrate nel vento “Ho tentato. Ho tentato di essere tra i buoni”.
 A quel punto, ogni notte, Bellamy si svegliava madido di sudore, con l’impellente necessità di trovare Clarke, con la consapevolezza di aver sbagliato a lasciarla andare.
Ogni giorno, da quando tutto era cominciato, appena l’alba sorgeva, partiva alla sua ricerca. Non si sarebbe fermato finché non l’avesse trovata.
Non l’avrebbe lasciata sola, non di nuovo, non l’avrebbe lasciata a logorarsi per un fardello che non era solo suo. Insieme l’avrebbero affrontato. 


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NOTE: Non ho mai pubblicato su un sito qualcosa scritto da me. Questa FF inizialmente era nata come una One Shot ma non c'era abbastanza spazio per raccontare l'intera evoluzione di Bellamy e Clarke e del loro rapporto. Ho pubblicato inizialmente i capitoli in un gruppo FB dedicato a The 100 ed è stato il supporto delle ragazze che leggevano i miei capitoli che mi ha aiutato ad arrivare alla fine di quest'avventura. Ho deciso di pubblicarla su EFP perchè credo che questa storia possa essere un piacevole passatempo per le shipper Bellarke come me che non si arrendono al'idea di quel finale e che per lo meno leggendo possono avere più soddisfazioni di quante ce ne stiano dando gli sceneggiatori. Ho cominciato questa FF poche settimane dopo il termine della messa in onda della 2° stagione quindi non tiene conto degli spoiler sulla 3° stagione trapelati nelle ultime settimane. Durante la stesura ho cercato di cogliere, al meglio delle mie possibilità, lo spirito dei personaggi e le atmosfere. Sono stati inoltre introdotti due personaggi originali, quello femminile ve lo dovrete immaginare mentre per quello maschile mi sono ispirata all' attore Zach McGowan che interpreta Charles Vane in Black Sails e che presto lo vedremo vestire i panni di un Grounder in The 100....coincidenze che mi fanno ben sperare per il Bellarke insomma ahaha. Visto che l'intera FF è già completata riuscirò a aggiornarla con continuità cercando di lasciare pochi giorni fra la pubblicazione di un capitolo e l'altro....credo di aver detto tutto. Prometto non ci saranno altre note. Vi auguro buona lettura con la speranza che vi piaccia. Spero di sapere da voi come vi è sembrato ;)
  
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