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Autore: soldierofmymind    15/08/2015    0 recensioni
Prima che Jackson Grace salisse al potere, l'America brulicava di razze nuove dai poteri straordinari: i licantropi facevano parte di esse. I Lupi, chiamati così dalla comune gente, vivano nelle folte boscaglie che amavano e proteggevano con la loro stessa vita. I Lupi erano forti e coraggiosi, liberi da tutto ciò che invece legava i mortali. Essi erano l'essenza stessa della Terra, se mai fosse esistita qualcosa del genere. In quelle foreste, protette dai loro guardiani, due giovani di quella razza correvano a per di fiato, veloci e silenziosi come nessun' altra creatura sarebbe stata in grado di fare.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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~Prima che Jackson Grace salisse al potere, l'America brulicava di razze nuove dai poteri straordinari: i licantropi facevano
parte di esse. I Lupi, chimati così dalla comune gente, vivano nelle folte boscaglie che amavano e proteggevano con la loro
stessa vita. I Lupi erano forti e coraggiosi, liberi da tutto ciò che invece legava i mortali. Essi erano l'essenza stessa della
Terra, se mai fosse esistita qualcosa del genere.
In quelle foreste, protette dai loro guardiani, due giovani di quella razza correvano a per di fiato, veloci e silenziosi come
nessun' altra creatura sarebbe stata in grado di fare.

- Corri Cam, altrimenti faremo tarti! -

Il ragazzo dai capelli color caramello e gli occhi di un giallo luminoso simili a quello del sole, cercava il più possibile di
essere veloce, di essere rapido, ma era tutti inutile: Blaise era più veloce di lui anche in forma umana.
Blaise e Cam si erano conosciuti da piccoli, quando Blaise aveva quattro anni e Cam, invece, ne aveva soltato tre. Ma
la loro amicizia era qualcosa di tangibile ed eterea; l'uno aveva bisgno dell'altro, così come la terra ha bisogno dell'acqua
per far risplendere il mondo di tutta la sua bellezza.
Blaise era tutto ciò che le ragazze avrebbero voluto: era alto e ben piazzato, con muscoli guizzanti per via delle lunghe
corse nelle foresta; aveva grandi occhi azzurri e lucenti capelli neri. Ma Blaise era anche troppo scemo per rendersi conto
che Cam aveva una cotta per lui. Infondo, come non poteva? Erano anni che quei due stavano assieme.

Cam scosse la testa, pensare a Blaise in quel momento non poteva certo aiutarlo, così prese la rincorsa, i capelli castani che si scompigliavano per via del vento, spiccò un balzo e...
Al posto del ragazzo c'era un grande lupo dal pelo grigio e dai due grandi occhi gialli. Cam, ora, era più veloce. Raggiunse in poco tempo il suo amico che, per la sorpresa si arrestò di colpo, poi sorrise.

- Avanti, Cam da quando giochi sporco? -

Cam, però, lanciò un ululato giocoso in risposta.

Blaise scosse la testa, ridacchiando, poi, anch'egli in un balzo, si trasformò in uno splendio esemplare di lupo nero, dal manto folto e dai grandi occhi azzurri. Blaise, anche in forma di lupo, era più grande di Cam e ,forse, anche più forte. Il Nero, però, decise che questa volta Cam avrebbe potuto vincere.
Si stavano avvcinando quasi alla foresta dello sciamano, il padre di Cam. Blaise conosceva tutto dell'amico: le cotte passeggere per quella ragazza carina o per l'altra, la forza, il coraggio, la velocità, i segreti, ma anche la famiglia. Egli sapeva che la madre di Cam era morta dando alla luce quel piccolo esserino quando era in forma di lupo.
Tutte le donne delle foreste sapevano che non bisognava mai e poi partorire in quella forma: rischiavano la morte oppure la morte del piccolo. Ed era logico che i Lupi avessero bisogno di altre anime. Ma, Isabell fece di testa sua, come sempre, per poi accogliere la morte come una vecchia amica.
Per quanto ne sapeva, Cam non era mai riuscito a superare qualcosa dalla morte della madre: forse era l'istinto che Isabell aveva più di tutti, forse la spavalderia della madre, forsa la paura.
Blaise era sicurissimo di ricordare come, nel branco, c'era stata una tale agitazione quando il piccolo Cam nacque. Blaise lo aveva visto: era un piccolo fagottino dal pelo grigiastro, un po' spelacchiato, umido e sporco di sangue, ma soprattutto aveva due grandi occchi gialli che non potevi non notare. Da quel giorno Cam rimase un po' la ruota di scorta del branco, frai giovani quello meno forte e meno veloce, quello utile ma non indispensabile. Eppure era bello. Secondo gli anziani, tra cui il nonno di Blaise, aveva preso tutto dalla madre, soprattutto gli occhi, quei grandi occhi gialli che a Blaise piacevano tanto.

Blaise sentì un movimento poco distante da Cam, si diede la spinta necessaria per raggiungerlo e, una volta tornato umano, gli surrò:

- Torna umano, Cam. Ho sentito qualcosa. -

Cam abbaiò qualcosa, prima di ritornare umano; trai capelli color caramello aveva qualche foglia e un rametto secco. Blaise trovò quei dettagli divertenti, se non fosse per due voci che ridevano.
Le riconosceva quelle risate. Vide gli occhi di Cam farsi vacui e lui strinse i pugni.
Cavolo non ci volevano!

- Davvero, Blaise, lo sapevi che siamo sempre stati qui? -

Blaise e Cam si alzarono in piedi, ma il maggiore era sicuro di sentire il minore ringhiare.

" Dannazione" pensò " Cam quando si arrabbia è una furia."

- Che volete? - domandò Cam, guanrdando i due ragazzi dai capelli rossi. Liam e Lian erano gemelli, del branco opposto, quello dei rossi. Un branco da evitare se vuoi sopravvivere a lungo e felicemente. Si dicevano davvero bruttissime cose sul loro conto. Forse erano assassini, forse no. nessuno lo sapeva con certezza.

- Non possiamo parlare da amici? - chiese Lian. Il tentativo sarebbe potuto sembrare serio se non fosse stato pern la risata sguaiata di  Liam.

- Perchè non ci lasciate in pace, Rossi? - la voce di Blaise non era mai bstata così carica di odio.

Intanto la luce del tramonto cominciava a svanire, lasciando spazio, invece, alla notte.
I quattro ragazzi avevano appena oltrepassato il coprifuoco.
In lontananza si sentiva un lamento, quasi come se fosse una cantilena prolungata. cam sperò vivamente che non fosse quello che pensava che fosse, per una volta voleva cercare di vincere le sue battaglie da solo.

- Perchè, sporco grigio che non sei altro ti conviene tacere. -

- NON INSULTARE CAM! - ringhiò Blaise.

- Perchè no? - Lian continuò la sua fanfara - non è così, nero? Ospitare due grigi nel vostro branco, COME OSATE INFANGARE L'ONORE DEL VOSTRO BRANCO!? -

La litania si interruppe.
Cam sgranò gli occhi, cercando dovunque la presenza dello sciamano.
L'uomo, avvolto in una pelle di lupo grigio, rimase a fissarli, fumando dalla sua pipa.

- ragazzi, cosa mi tocca sentire. - sospirò stancamente.

Cam socchiuse gli occhi: quello era suo padre; di sicuro non era contento del loro comportamento. cam si accorse di deglutire più e più volte.

- Ragazzi volete sentire una storia? -

Tutti e quattro si guardarono: fino ad un attimo prima si stavano per ammazzare, ora, invece, i quattro si dovettero sedere vicino allo sciamano, con le ginocchia dei ragazzi che si toccavano.

Lo sciamano si chinò a terra e sussurrò qualcosa all'erba che prese fuoco. All'interno del fuocherello gettò una strana polvere: il fuoco sembrò danzare, avvolto in due colori, i colori che diedero inizio a tutto, i colori del mondo. Il fuoco era per metà nero e per l'altra bianco.
La voce dello sciamano era rauca.

- Un tempo esistevano solo due branchi: quello dei neri e quello dei bianchi. Nessuno sapeva perchè i lupi furono divisi proprio in questi due colori, in questi due infimi schieramenti. Tutti sapevano che i Neri, dal amnto nero e dagli occhi azzurri erano forti e coraggiosi, veloci e infallibili. Una razza di guerrieri. -

Cam guardò dapprima estasiato il fuoco nero, successivante si soffermò sul profondo volto del suo amico, reso ancora più scuro dalle nere fiamme. Eppure, in tutta quella oscurità, Blaise era bello come sempre. Si rese conto che Blaise era proprio come gli originari Neri, dotati di quella magnifica bellezza guerriera.

- Poi i Bianchi - continuò lo sciamano - essi erano quanto di più puro c'è al mondo, quanto di più semplice era ed è ancora oggi. Essi sono saggi, ma saggi in una maniera che voi non potete comprendere: gli anziani Bianchi educano i cuccioli alla suprema saggezza, all'intelligenza e al potere che da ciò ne deriva. Di solito, l'alfa è colui che dirige gli anziani, diversamente dai Neri, dove l'alfa è il capo guerriero.
Ma la nostra storia va oltre questi due branchi. vedete, ragazzi, l'amore vince su tutto. Un Nero si innamorò della bianca più bella del branco. Ella aveva lunghi capelli bianchi, gli occhi color smeraldo e le gote pallide. Era un bocchiolo di rosa con quelle labbra rosse come il sangue. Il Nero Alfa si innamorò perdutamente di lei e, ovvaimente di nascosto, ebbero una grande storia d'amore: nacque un piccolo lupo dal pelo argenteo e dai grandi occhi gialli. -

Blaise posò lo sguardo sul suo migliore amico, seguendo i suoi luminosi occhi.

- Quel bambino divenne un principe, era potente e conosciuto. Non faceva paura, anzi. Lui era ciò che esprimeva la pace, ma era anche astuzia e combattimento intelligente, non combattevano così per fare. Cam, tu discendi da una stirpe poco conosciuta e discriminata, ma non aver paura, tu hai gli stessi occhi del principe beta. -

Cam arrossì senza rendersene conto... Infondo era qualcosa di unico e meraviglioso scopriore di essere come il principe Beta. Non poteva crederci! Anche quel Grigio aveva i suoi stessi occhi!

- La pagina più oscura della storia dei Bianchi si compì in un giorno funesto, quando l'Alfa decise che l'Alfa Nero doveva morire. Egli inviò due dei suoi migliori lottatori, Riaz e Ismail, che combatterono con disonore con l'Alfa Nero. Egli perì, ma i due si sporcarono con il sangue di questo, macchiandosi a vita con il disonore. Nacque dal disonore la vostra razza, Liam e Lian, figli dell'Alfa, una razza di assasini e mercenari voi siete. Non fate di quello che raccantano la vostra vocazione. -

Blaise strinse la mano di Cam, guardando Liam e Lian, i figli dell'Alfa Rosso. Ora Blaise aveva paura, forse più di prima, paura che potessero fare qualocsa di male al suo miglior amico, senza sapere che in realtà per Cam lui era molto di più di un semplice amico.

- Quindi, - lo sciamano continuò la sua litania - I Bianchi sono i saggi, i Neri i guerrieri, i Rossi gli assassini e, infine, i Grigi sono l'esatto equilibrio tra le razze. -

Il fuoco formò quattro identici lupi, nei vari colori delle razze, per poi fondersi in un unico lupo dalle svariate sfumature del nero, del bianco, del rosso e del grigio.
Lo sciamano si voltò, andandosene.

Cam si voltò verso Blaise: i due Rossi se ne erano andati così velocemente che non se ne accorsero minimamente. Gli occhi di Blaise cercano quelli gialli di Cam, poi sospirò.

- Abbiamo passato il coprifuoco, ci conviene dormire, torneremo domani al branco, capito Beta? -

Cam sorrise, dandogli una gomitata.
Il Grigio e il Beta Nero si addormentarono, attendendo l'alba di un nuovo giorno.
Prima di dormire profondamete, Cam si chiese che fine avessere fatto i Bianchi. Perchè nessuno di loro aveva mai visto un lupo Bianco nella zona? Suo padre non aveva raccontato tutto, ne era certo.

 

 

   
 
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