Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: NonLoSo_18    15/08/2015    7 recensioni
Chi non si è mai sentito geloso del proprio fratello o della propria sorella alzi la mano.
Siete stanchi di vedere fanfic in cui Elsa è terrorizzata dai suoi poteri? Allora eccovi fresca fresca una
storia in cui Elsa ha paura, ma di altro...
"Un pensiero fisso la rodeva: immaginava che i suoi genitori non le volessero più bene, riversando tutto il suo affetto sulla bimba"
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Re, Regina
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'My brother, My sister'
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CIAO ANNA, SONO LA TUA SORELLONA, ELSA
Elsa sappiamo tutti che Elsa ama Anna, la sua sorellina, ma come tutti, prima che quest'ultima nascesse, era un po' gelosa...

Forse è meglio cominciare dal principio...

Elsa era una bambina con i capelli biondo cenere e gli occhi azzurro ghiaccio. Aveva tre anni e mezzo e quel giorno indossava un vestitino azzurro a maniche corte. Era scalza e al collo c'era una collanina d'argento a forma di fiocco di neve. Stava seduta sul letto della sua stanzetta, illuminata dal sole delle dieci del mattino e giocava con due bambole a forma di sposini.

Solo che quelle bambole erano di ghiaccio.

Elsa infatti aveva un dono (anche se negli anni a seguire lo prenderà più come una maledizione): poteva creare ghiaccio e neve, oltre che manipolarli a piacimento.

Quel giorno, infatti aveva creato lei quelle bambole speciali e stava giocando a farle sposare, con tanto di prete, invitati, altare e colombe che volteggiavano nella stanza, il tutto rigorosamente in ghiaccio, mentre la neve cadeva leggera sugli sposini e invitati, simulando una pioggia di fiori, dato che i fiocchi di neve erano i petali.

Elsa teneva per le mani le due bambole di ghiaccio dicendo:-Vuoi tu, Nevina, prendere Ghiacciolo come tuo leggittimo sposo finchè morte non vi separi? e tu Ghiacciolo?-

-Lo vogliamo- disse, con la voce in falsetto.


-Allora potete sposarvi- disse infine Elsa, facendo cozzare le bambole tra di loro a simulare i bacini.

Nel mentre della sua "cerimonia matrimoniale" nella camera entrò una donna.

La regina Idunn, sovrana di Arendelle, il loro piccolo regno. Era una bella donna con i capelli castani e gli occhi nocciola. Era sposata con Adgar e madre di Elsa.

Quel giorno la regina indossava una gonna di seta azzurra e un corpetto viola con i bordi dorati. Sui capelli castani raccolti a crocchia spiccava una coroncina d'oro e al centro esatto del suo petto, appena sotto i bordi del corpetto, spiccava una spilla a fiocco di neve come quella che aveva Elsa, solo che quella era più grande, di platino con un grosso rubino al centro.

La principessa ereditaria di Arendelle notò fin da subito che la regina aveva qualcosa che non andava: la sua pancia era più grossa, più rigonfia. Strano. Non ricordava che mangiasse di più, solo molto sballato. Nell'ultimo mese era più nervosa e si era fissata con le fragole e le torte al cioccolato. Avanzò verso Elsa con lo sguardo più dolce che la piccola le avesse mai visto e le posò un bacio sui capelli.

-Come sta la futura regina?-

-Bene Madre- rispose la bionda sorridendo.

Poi Idunn notò le bamboline di ghiaccio.-Ma bene. A cosa giochiamo?-

Ed Elsa raccontò del matrimonio aggiungendoci pure un luuungo racconto di come Nevina e Ghiacciolo si erano conosciuti e come era nato il loro amore.

Durante il racconto la regina aveva sorriso dolcemente e accarezzato continuamente la testolina della bionda. Quando poi Elsa aveva detto che i due intendevano avere un bambino e che il suo nome sarebbe stato Fiocco, la donna si portò una mano alla pancia e la
accarezzò piano. Gesto che non sfuggì alla piccola.

-Cosa succede, Madre? Perchè vi accarezzate la pancia? State forse male?-

La regina guardò la piccola:-Ma no, Elsa, va tutto bene, stai tranquilla-

-Ma allora perchè siete così grassa?- Domandò la principessa pentendosi subito di quella mancanza di rispetto nei confronti di sua madre.

La piccola, infatti, teneva molto alla buona educazione, che le era stata impartita da suo padre, anche se con molta dolcezza. Aveva imparato a dare del Voi ai suoi genitori, e a non far mai notare i difetti agli altri, quindi giustamente si sentiva molto in colpa per aver fatto notare alla donna che era ingrassata.

-Ecco, vedi piccola mia, io ero venuta proprio per dirti questo. Presto avrai una sorellina-

-Una sorellina?- Domandò confusa la piccola :-E che cos'è?-

La regina rimase spiazzata da quella domanda e sulle prime non seppe cosa rispondere.

Poi però trovò il le parole da dire:-Elsa, una sorellina più piccola è una bambina come te, ma che viene dopo di te. Capito ora?-

No, Elsa non aveva capito, ma disse lo stesso di sì. Comunque aveva capito una cosa: la piccola avrebbe sottratto energie e tempo che la madre prima aveva per lei.

Il giorno trascorse e arrivò la notte, ma Elsa comunque non riusciva a dormire.

Un pensiero fisso la rodeva: immaginava che i suoi genitori non le volessero più bene, riversando tutto il suo affetto sulla bimba. Ancora non era nata e già era gelosa di Anna. Sì, perchè le avevano detto il nome. Ulteriore incentivo per la sua gelosia, il fatto che avessero già deciso il nome significava che non le volessero più bene e che già incominciavano a dedicare tutte le loro energie alla piccola nascitura.


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I mesi passavano e con la pancia di Idunn cresceva anche la preoccupazione di Elsa di essere accantonata e messa da parte. Ma per paura di venire cacciata e di mancare di rispetto, o per mancanza di rispetto non dieva nulla, si fingeva felice. Nel frattempo re e regina (quest'ultima stranamente molto nervosa), commissionavano sarte su sarte per creare un corredino apposta per Anna, nel frattempo nessuno sembrava accorgersi che Elsa era diventata più ombrosa e solitaria, timorosa, quasi spaventata. Non è che non le volessero bene, solo non si erano resi conto che Elsa aveva solo bisogno di essere rassicurata, ed Elsa da parte sua non faceva nulla per farlo capire. Era da sempre abituata (povera piccola) a sopprimere le proprie emozioni,  cosa che le sarà fatale negli anni a venire, e quindi stava zitta sperando di non farsi notare.


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una mattinata torrida estiva, Idunn improvvisamente si sentì male. Corse nelle sue stanze tenendosi una mano sulla pancia. Il re guardò la figlia confusa e disse semplicemente:-Sta nascendo-

Nel frattempo che Anna nasceva, fuori dalla porta aspettavano Elsa, che stava giocherellando con una bambola bionda con gli occhi azzurri, che aveva rivestito di ghiaccio, e il re. Ormai la piccola era terrorizzata dal fatto che la dimenticassero con l'arrivo della sorellina, quindi prese il coraggio a due mani e chiese al re:-Padre, ma, quando nascerà Anna io...sarò dimenticata?-

Il re sul principio non capì ed Elsa allora rivelò tutti i timori che aveva avuto in quei nove mesi, dall'essere accantonata con indifferenza, al venire allontanata dal castello per far posto ad Anna (in modo molto maturo per la sua tenera età).

-Elsa, piccola mia- rispose il re, commosso, abbracciandola:-Come hai potuto pensare, anche solo per un secondo, che con l'arrivo di Anna non ti avremmo più voluto con noi?

Anna è la tua sorellina. Certo, ora che è piccola ci porterà via del tempo, ma nessuno ti dimenticherà mai. Se ti comporti bene riuscirai a farti benvolere anche da Anna.-

Come finì si sentì un vagito provenire dalla camera della regina. Uscì un cortigiano che disse:-Vostra maestà, principessa, la regina desidera immediatamente che voi vediate la principessina-.

Quando entrarono nella stanza la regina li attendeva con un fagotto in braccio.

-Elsa- Disse:-Se prometti di non farla cadere te la faccio tenere in braccio-

Non appena Elsa ebbe la piccola tenera bambina tra le braccia la vide aprire gli occho azzurri mentre un sorriso sdentato si faceva largo sul suo volto e tutti i suoi dubbi sparirono:Nessuno le avrebbe soffiato il posto, nessuno avrebbe smesso di volerle bene, Anna compresa.

Anzi, soprattutto lei.

Così le venne naturale dire:-Ciao, Anna, sono la tua sorellona, Elsa. Sono certa che ci divertiremo tanto insieme-.


ANGOLETTO DI ELLY (IN BLU)
Allora, da dove posso incominciare? Bhè, stavo progettando una fic per la mia saga "My brother, My sister" ma non sapevo che scrivere senza sembrare banale e noiosa. Insomma, la solita fic in cui Elsa ha paura dei suoi poteri e Anna che le dice che non è un mostro. Andiamo! Quante volte l'abbiamo sentita.

Passando alla storia: come si può sentire una sorella maggiore quando sta per nascere sua sorella? Così questa fic mi è nata spontanea, scrivendo i suoi pensieri.
Aa presto e spero che recensiate in molti, visto che voglio sapere se Elsa mi è venuta IC oppure no (la stessa cosa vale per gli altri, tranne Anna, che è apparsa solo alla fine e a quell'età spesso non si è ancora formato il carattere)
Kisu (baci in giapponese)
ELLY D CHAN

 
   
 
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