Ti
ho assunta, non sposata!
<<
Hai
congelato il mio conto in banca. >>, dici appena la vedi.
Lei
ti guarda,
prima di risponderti, cercando di capire quale sarà la tua
prossima mossa.
<<
Ho
congelato il nostro conto, Cal. >>
<<
Ti ho
assunta, non ti ho sposata! >>, ribatti tu.
Ora
sei nel tuo
ufficio, i piedi sopra la scrivania, a ripensare a tutta la situazione
di
qualche giorno fa. Ti è venuto facile, pensare a lei come
tua moglie; troppo
facile, e capisci che in questo c’è qualcosa di
sbagliato. Sbagliato nei
confronti di tutti quanti. Sbagliato nei confronti di Gillian,
sbagliato nei
confronti della vostra
società,
perché come ti ha ricordato lei, tu non l’hai
assunta, e anche sbagliato nei
confronti della sua amicizia.
Sì, la sua amicizia,
perché ormai anche tu hai
capito che per te vale molto di più di una semplice amica.
Ti
viene da ridere.
La prima volta che l’avevi vista ti eri detto che quella
donna ti entusiasmava.
Era la prima che non riuscivi a leggere, ma che riusciva a leggere te,
e già allora
avevi capito che doveva essere bella dentro, oltre che fuori. Infondo,
ti eri
detto, tu riuscivi a leggere le persone che ti nascondevano qualcosa. E
forse
era questo il fatto, Gillian non ti nascondeva proprio niente, e se lo
faceva,
poi te lo diceva, perché si fidava di te più di
quanto non avesse mai fatto
nessuno prima.
Sospiri.
Guardi la
foto di Emily sulla tua scrivania e ti chiedi se lei non abbia capito
tutto.
Non ne dubiti, infondo è tua figlia, e le si sono sempre
illuminati gli occhi
quando ti ha visto con Gill.
Vorresti
rimanere
seduto nel tuo ufficio ancora un po’, andando poco
più a fondo nella
situazione, perché sai che non ci ritornerai. O almeno non
per ora.
Ti
viene da pensare
a quante volte ti sei sentito male con lei, per cercare di trovare
qualcosa per
cui dovresti togliertela dalla testa, ma subito ti viene in mente una
parola: mai. Sei sempre stato bene
con Gillian,
sempre. Non c’è ora passata con lei che tu
rimpianga, al contrario rimpiangi
tutte quelle passate lontano da lei, a fare qualche cazzata, come tuo
solito.
Cazzata che poi cerca di risolvere quasi sempre lei per te.
Ed
è mentre questo
pensiero ti attraversa la mente che capisci. Capisci che anche lei
prova
qualcosa nei tuoi confronti, qualcosa che non è semplice
amicizia, e di questo
ne sei sicuro. Per gli amici si fa tutto. È vero, ma ora che
ripensi al modo in
cui lei lo fa per te rivedi l’amore con cui lo fa.
“Bravo Cal!”, pensi.
Sei
sicuro di aver
capito lei, il tuo enigma personale, ma sai anche di avere bisogno di
più
certezze, e fai quello che non volevi fare dieci minuti fa.
Ti
alzi, prendi il
giubbotto e vai verso il parcheggio. Sali in macchina, e quasi non
guardi la
strada, tanto la conosci a memoria.
Bussi
al campanello
e aspetti. Senti i suoi passi, e finalmente la vedi, con addosso ancora
i
vestiti che aveva questa mattina. Ti saluta, con quel sorriso che
riserva solo
a te e non ti chiede neanche perché sei lì, per
prima cosa ti dice di entrare.
Siete nel salotto, e ora... beh, ora sai che è arrivato il
tuo turno.
<<
Gillian >>,
inizi, << c’è un motivo per cui sono
venuto qui.>>
<<
Spero
niente di grave. >>, ti risponde leggermente preoccupata
e intenta a
guardarti il viso, cercando di capire cosa le nascondi,
<<
No. Ma è
importante. >>, ti fermi un secondo. La guardi, lei
guarda te.
<<
Grazie. >>, dici.
<<
E di
cosa? >>, chiede sorpresa.
<<
Di esserci,
di sopportarmi e di risolvere le mie stronzate. >>
Lei
va per
ribattere qualcosa, ma come al solito non la lasci parlare e continui
con il
tuo monologo.
<<
Ho capito che
senza di te oggi sarei un fallimento. Sei… non lo so neanche
più io cosa sei
per me, ma una cosa è certa, sento di volerti molto bene,
anzi, sento di
essermi innamorato di te. >>, finisci, e continui a
guardarla negli occhi,
sperando di capire cosa sta pensando almeno ora.
Lei
ti guarda con
quello che pensi sia stupore, e poi semplicemente ti si avvicina,
più vicina di
quanto tu abbai mai ricordato, e ti dice una cosa che ti da la certezza
che
stavi cercando.
<<
Lo
aspettavo dal mio divorzio. >>
Ora
sì, che ti
senti bene, ora che finalmente la baci dopo otto lunghi anni.
Angolino
autrice
Ciao
a tutti. Ecco qui la mia prima fanfiction su Lie to me, ora che ho
ricominciato a guardare la serie per mettere da parte un po’
dello stress che
ho in questo momento addosso.
Bene,
me ne esco con una callian, spero, verosimile. Infondo, dico,
sarebbe potuta accadere una cosa del genere.
Non
so in quanti leggeranno, visto che questo fandom è ormai
(quasi)
morto, ma per chi leggerà, spero che questa risulti una
storia piacevole.
Un
bacio,
alidifarfalla.