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Autore: Ormhaxan    25/08/2015    8 recensioni
Dal testo: "Gli ultimi raggi del sole svanirono, lasciando oscurità dietro di loro, proprio come aveva fatto Oberyn. Oberyn che era morto nello stesso modo in cui era vissuto: con una lancia in mano e il sapore del bacio della donna amata sulle labbra."
Breve OS introspettiva che narra le reazioni di Willas Tyrell alla notizia della morte di Oberyn Martell, la Vipera Rossa, suo caro amico.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oberyn Martell, Willas Tyrell
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era tramontato ad ovest, lo stesso sole splendente simbolo della casa Martell, del suo più caro amico. Pallidi raggi accarezzavano l’Altopiano, la Strada del Mare, mentre dentro il candido castello candele bruciavano di luce innaturale.
Willas Tyrell continuava a guardare verso occidente, verso i boschi verdeggianti e le stalle in cui venivano allevati i suoi cavalli purosangue; nelle sue mani stringeva la pergamena che Maestro Lomys gli aveva consegnato quella mattina.
Ali oscure, oscure parole.
Stava scrivendo una lettera a Oberyn Martell, la Vipera Rossa, pregandolo di non rischiare la sua vita per un Lannister, per il Folletto, di non sfidare la Montagna, quando la notizia era arrivata.
Caro Oberyn…
La lettera giaceva ancora sul suo scrittoio, incompiuta, macchiata dell’inchiostro sfuggito dal calamaio rovesciato.
Non ci sarebbero state più lettere per lui, la loro corrispondenza era finita per sempre, interrotta bruscamente com’era stata la vita di Oberyn Martell.
“Sciocco…” sussurrò al vento, al sole morente, come se lui potesse udirlo.
Sapeva perfettamente cosa lo aveva spinto ad affrontare Clegane, la Montagna; sapeva che non era stata la sua simpatia per il Folletto, ma la voglia di vendetta per sua sorella Elia e i suoi figli a spingerlo ad affrontarlo in un duello a singolar tenzone, eppure non riuscì a non sentirsi in parte colpevole.
“Perdonami, amico mio, perdonami. Il tuo sangue scorre sulle nostre mani, siamo stati noi, noi abbiamo causato la tua morte.”
Era stato il veleno di sua nonna Olenna, la Regina di Spine, a uccidere il crudele Joffrey al suo banchetto di nozze: lo aveva fatto per salvare la sua adorata nipote Margaery dalle sue grinfie, facendo ricadere la colpa sul Folletto e la di lui moglie, Sansa.
Sansa che avrebbe dovuto essere sua moglie, una lady dell’Altopiano; Sansa che avrebbe trovato protezione e sicurezza dietro le mura di Alto Giardino, nel loro matrimonio, in lui; Sansa che era stata venduta al Folletto dopo che i loro piani erano stati smascherati.
“Ti vendicherò, i Lannister pagheranno per quello che hanno fatto, lo giuro.”
Gli ultimi raggi del sole svanirono, lasciando oscurità dietro di loro, proprio come aveva fatto Oberyn.
 Oberyn che era morto nello stesso modo in cui era vissuto: con una lancia in mano e il sapore del bacio della donna amata sulle labbra.

Una volta che il sole è tramontato, nessuna candela può sostituirlo.
Willas ricordò le parole di suo fratello Loras, la disperazione nei suoi occhi e nel suo giovane viso quando il suo unico amore era stato assassinato, gli era stato strappato brutalmente.
Oberyn non era mai stato il suo amante, tra loro c’era stata solo e soltanto una forte amicizia, eppure in qualche modo il principe dorniano era stato il sole che aveva illuminato le sue giornate fatte di solitudine e sguardi colmi di pietà. Era stato il solo a non trattarlo come uno storpio, a considerarlo un suo pari, capace come ogni altro lord dei Sette Regni, e di questo gli sarebbe stato per sempre riconoscente.

Si alzò dal davanzale della finestra, increspando le labbra in una smorfia quando la sua malconcia gamba toccò terra, e aiutandosi con il suo bastone si avvicinò allo scrittoio e prese la lettera – l’ultima lettera – chiazzata di inchiostro.
Caro Oberyn…
L’accartocciò con rabbia nel suo pugno, quasi volesse ridurla a brandelli, e la lanciò nel fuoco che ardeva vivo nel camino.
Con occhi velati l’osservò bruciare e farsi cenere, svanire per sempre, giurando a se stesso e ai Sette che non ci sarebbero state mai più lettere nella sua vita.



 


*



Angolo Autrice: Salve, gente. Chi sta seguendo la mia long, "All I Want" già conosce la mia passione per Willas Tyrell - e Oberyn, ovviamente - e probabilmente ritroverà molto della caratterizzazione in questa breve storia.
La morte di Obery, dopo anni di distanza, è ancora una vera mazzata per me e visto più o meno sono state analizzate tutte le reazioni dei vari personaggi in seguito alla sua morte ho voluto cimentarmi in questa.
Dopo tutto loro due sono stati buoni amici, Oberyn stesso lo dice a Tyrion nel terzo libro delle Cronache, e penso che Willas si sia in parte sentito responsabile per la sua morte.
Spero che la OS vi sia piaciuta e ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno lasciarmi una recensione.

Alla prossima,
V.

 
  
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