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Autore: pandina    25/08/2015    7 recensioni
In questi giorni Compie un anno una BELLA AMICIZIA! Un'amicizia nata attraverso le righe delle Fanfiction dedicate a Once Upon a Time, in particolare quelle che hanno come protagonisti Emma e Hook. All'inizio parlavamo esclusivamente dei Captain Swan, ma con il passare del tempo ci siamo affiatate e siamo diventate delle “amiche disagiate”. Per festeggiare degnamente abbiamo pensato alla CAPTAINSWANSONG WEEK. One shot o flac fic, ambientate seguendo la trama di OUAT oppure in AU. Scegliete una canzone,date il titolo alla vostra ff e descrivete la vostra storia seguendo il filo rosso della canzone.
Ideata da CS Group (Alexies, Alexandra_Potter, Clohy, CSLover, Lely_1324, Manu'sPirate,Pandina e Persefone).
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bring me to life                       Evanscence

 

“Wake me up

Wake me up inside

I can't wake up 

Wake me up inside

Save me

Call my name and save me from the dark

Wake me up”

 

 

 

Poteva sentire la musica, nonostante le persiane delle finestre fossero chiuse strettamente.

E c'erano voci, grida, risate .

C'era allegria e vita.

Tutte cose a cui si sentiva oramai estranea

Come se quella città non le appartenesse più.

Come se la sua vita non le appartenesse più.

Quella vita ora era legata all'oscurità .

Ma anche a chi deteneva il potere sul pugnale.

Un debole sorriso, si affacciò sul volto pallido e tirato di Emma.

Pensare a lui le faceva sempre quest'effetto.

Sentiva dentro di lei infuriare due forze opposte, ugualmente potenti.

Era davvero difficile resistere al potere delle tenebre quando queste ti promettevano libertà .

Ma allo stesso tempo si sentiva costretta in un ruolo che non le apparteneva totalmente.

E incondizionatamente sapeva che lui era l'unico che avrebbe potuto salvarla.

Killian era l'unico che aveva aperto , anzi sfondato la porta del suo cuore chiusa a chiave. L'unico che fin da subito aveva visto dentro la sua anima.

E l'unico che senza esitazione alcuna , le aveva comandato di ritornare, usando il solo strumento a sua disposizione: quel pugnale che tanto odiava!

Per Emma era come essere in un sogno, in cui vedeva se stessa attraverso altri occhi.

Si era ritrovata in un luogo buio, freddo, finchè non aveva sentito la voce di lui che con forza e disperazione le aveva ordinato di tornare.

Tornare a casa.

Tornare da lui.

 

Le sembrava di portare addosso il peso del mondo, aveva bisogno di riposare.

Rigirandosi nel letto, cercò una posizione comoda , fin quando, stremata, non si abbandonò al sonno.

E fu così che la trovò Killian, al suo ritorno dalla fiera di Storybrook.

Che schifo di giornata era stata quella!

I colori, i suoni, tutto lo aveva infastidito e non lo aveva certo nascosto a nessuno.

Se non fosse stato per accontentare Henry, non si sarebbe mosso dal fianco di Emma.

Accostandosi al letto , fece attenzione a non svegliarla.

Finalmente riposava.

Il suo viso, nel sonno era rilassato e sereno.

Così era la sua Emma.

Le scostò dalla fronte una ciocca bionda.

L'avrebbe salvata!

Avrebbe messo in gioco tutto pur di allontanarla da un esistenza fatta solo di tenebre.

 

Allontanandosi appena da lei, si tolse la giacca , il panciotto e sbottonò la camicia.

Provò a dormire sulla poltrona lì accanto, piegando le lunghe gambe sui braccioli.

Girandosi vide che lei si era svegliata e lo guardava

I suoi immensi laghi verdi , lo stavano scrutando attenti.

“Scusa non volevo disturbarti. Torna a dormire” Le disse piano, come se ci fosse qualcun' altro nella stanza con loro.

Emma non si mosse .

“Avresti dovuto svegliarmi invece. Tu sei l'unico che può farlo...” disse piano.

Ed entrambi sapevano che non si riferiva solo al sonno.

“Come è andata la fiera? “ Non aveva davvero voglia di saperlo, ma voleva parlare con Killian

Le mancavano le loro conversazioni.

Lui era diventato il suo perno nel mondo reale.

A volte lo stuzzicava , lo provocava, lo insultava anche.

Ma non poteva fare a meno di lui.

Sapeva che se si fosse allontanato , di lei non sarebbe rimasto nulla.

Era l'unico che poteva salvarla dal nulla che stava diventando.

“ E' stata interessante, diciamo così” Le rispose mettendosi in posizione seduta, con i gomiti sulle ginocchia, per parlarle a distanza ravvicinata.

“Tuo figlio ha trovato un'amica , sai?” Disse in tono leggero, ma sapeva che avrebbe attirato l'attenzione della donne di fronte a lui.

E infatti Emma di scatto, si tirò su.

“Davvero! E chi è??” L'amore per Henry era come l'amore per Killian , l'unico che avrebbe potuto riportarla in vita.

Hook sorrise e iniziò a parlarle di come il ragazzo avesse incontrato una bella giovane del regno di Camelot.

Vedeva Emma attenta ad ogni parola che diceva.

Beveva ogni informazione , quasi le ristorasse l'anima

Raccontò di come il figlio era arrivato a cavallo e che a fine serata si era meritato un bel premio: la sua nuova amica lo aveva baciato .

 

Un umido luccichio illuminò gli occhi della bionda e lui se ne accorse.

Piano allungò una mano verso di lei , sfiorandole appena le dita.

Erano fredde, ghiacciate. Con sua enorme sorpresa lei gliele strinse.

Il suo sguardo non lo abbandonava un istante.

“La tua pelle è così calda.” disse in un soffio. “Sei così vivo. Mentre io... sembro non avere più un anima.”

Sentirla parlare così, era una sofferenza per Killian.

Scivolando dalla poltrona, s'inginocchiò di fronte a lei appoggiando la fronte alla sua.

“Non è vero, amore. Sei sempre tu.” Provò a dirle.

La sentì scuotere la testa.

“E' come se mi fossi risvegliata dopo aver dormito mille anni. Ritrovandomi all' impovviso vuota. Senza pensieri, senza voce, senza anima.”

Sciolse le dita da quelle dell'uomo egli accarezzò il viso ispido.

“Ti prego riportami in vita” Le mani di Emma sfiorarono le spalle di Hook, arrivando al colletto della sua camicia e insinuandosi al suo interno , toccarono la pelle calda del collo.

“Swan...” Killian avrebbe voluto baciarla per farle capire che ERA viva.

Era la sua Emma.

Ma non lo fece. Aspettò che fosse lei a prendere l'iniziativa.

Il respiro della ragazza divenne più pesante, mentre piano avvicinava la bocca a quella del pirata.

“Non lo so se questa sia la realtà o solo un'altra menzogna delle tenebre” Parlò sulle sue labbra. “Voglio solo sentirmi viva. Riportami i vita, Killian...”

E lo baciò.

Emma lo baciò

Nessun'altro che Emma.

Non esisteva né la Salvatrice né il Signore Oscuro.

In quel bacio c'erano solo Emma e Killian

 

Era il modo per non soccombere all'oscurità.

Era il modo che entrambi avevano per rimanere in vita.


Ciao a tutti!
Ecco qui una piccola iniziativa , nata  per festeggiare il nostro compleanno.
Ma le feste di compleanno sono divertenti solo se ci sono un sacco di amici !!

E allora aspettiamo le vostre song!
Perchè dicamocelo, almeno una volta tutti noi abbiamo associato una canzone ai nostri Captainswan.
Io mi sono ispirata alla canzone degli Evanscence e alle foto che ritraevano gli abitanti di Storybrook pronti per la fiera, tutti tranne Emma...
Un abbraccio
Gra

 

 

 

 

  
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