Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: t e d    27/08/2015    2 recensioni
[Bokuto/Akaashi | Prev. "People fall in love because the stars want to (do they want a human to fall for them too?)" | Seriamente, sono solo mille parole di fluff continuo e pare mentali]
Solo che per amare Atlante, per amare Bokuto, ci vuole talmente tanta forza ed energia e attenzione che la sera si sdraia sul letto e prima di crearsi una bolla di silenzio, quella propria e non quella di Koutarou, che si porta con sé e raccoglie tutte le sopracciglia corrucciate e smorfie che a Bokuto mancano e che Akaashi raccoglie e mostra al posto suo, si chiede cosa abbia portato un qualcuno come lui, dai capelli disordinati e le palpebre pesanti, troppo magro e con le labbra che si lasciano sempre sfuggire un commento poco necessario, a seguire una persona che pur lasciando sempre le frasi a metà è più completa di lui.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note: Dopo aver cambiato il titolo (decisamente troppo lungo) a questa fanfiction, ho scoperto che ce n'è una omonima su AO3. Andatela a leggere, davvero (è Iwaizumi/Oikawa, però), perchè me ne sono innamorata. E poi: ho deciso di mettere le note all'inizio poiché ciò che vi apprestate a leggere non è una vera e propria storia - sono solo mille e passa parole di continui monologhi interiori e soliloqui con troppe virgole anche per i non amanti della grammatica italiana dal pov di Akaashi. Non ha una trama, non è Akaashi che si innamora di Bokuto o viceversa, è solo Akaashi che ama Bokuto fino alla fine dei suoi sedici anni e oltre e Bokuto che. Lo sa.; dato che onestamente quei due ragazzi si amano in un modo che ho visto fare solo da Oikawa e Iwaizumi o da Jojen e Bran e-- avevo solo bisogno di buttare fuori tutto. Perché anche se riesco ad accettare e a essere lusingata dal fatto che la personalità di Akaashi sia praticamente sputata alla mia (che persone fantastiche, con il nostro sarcasmo tagliente e le parole che non si sistemano molto bene nell'aria e le occhiaie profonde), Bokuto è qualcosa che io non riuscirò mai a capire del tutto nonostante sia uno dei miei personaggi preferiti in Haikyuu!!. In fondo, lo si ama anche per questo!
Quindi scusate già per il casino, visto che non è una cosa organizzata e bella come la Yaku/Lev di due mesi fa o la Asahi/Nishinoya che ho nelle bozze da mesi, ma. Ci stava. 
Buona lettura, grazie per essere passati! <3
Ted







On loving Atlas

 


 

This, I guess/
Is to tell you're chosen out from the rest
Coldplay, Always in my head



 

La realizzazione che Bokuto Koutarou sia un'identità che non capirà mai – mai, mai nella sua vita attuale e mai nemmeno in quelle future, se per caso si incontreranno di nuovo e si intrecceranno nello stesso modo (ma anche completamente diverso, non è questo il punto della situazione, non importa come lo faranno ma che ciò accada), o mai in quelle passate, nel caso dei ricordi con Bokuto siano già stati costruiti e seppelliti in una parte della sua anima che non sa ancora trovare – lo colpisce durante un mercoledì mattina, mentre si annoda la cravatta davanti allo specchio; ciò che almeno dovrebbe risembrarlo, nascosto dietro kanji scribacchiati con un marker nero («I tuoi capelli vanno bene così!», «Ben svegliato, Akaashi!!! ILY», un piccolo cuore in alto a destra) e foto appiccicatevi sopra con pezzi di scotch che probabilmente lasceranno il segno una volta tolte – anche se non accadrà prima di un mese, di un anno, di quando Bokuto probabilmente prenderà un appartamento in Tokyo dopo la fine del liceo e Akaashi inizierà a chiamarlo casa in una serie di mesi passati a mangiare noodles e guardare film Disney con magliette sporche di lacrime e gelato -, memorie dei due anni passati alla Fukurodani e scatti presi di nascosto mentre scrive sui quaderni, studia, sceglie se prendere un cono all'amarena o al cioccolato fondente o perché non entrambi.
È ovunque, Bokuto-san, o forse gli piace pensare così perché vuole tenere un certo distacco da quel raggio di sole camminante, che trascina energia anche in un movimento del dito mignolo; si porta con l'orgoglio di una persona che sa di essere al mondo e che vuole dimostrarlo, o semplicemente cercare di migliorarsi ogni giorno e anche quello dopo, in un turbine di stelle e piccole lentiggini che non sanno bene dove posizionarsi sul corpo e così si distendono un po' ovunque: il neo sulla mano destra, quello dietro l'orecchio, Cassiopea lungo il petto e Sirio, l'astro più luminoso ma non così tanto come Bokuto, che a guardarlo ci vogliono degli occhiali speciali per quando ride e per quando parla e per quando si confonde e inciampa sulle sue stesse parole e Akaashi è sempre lì dietro, a seguirlo e aiutarlo e a innamorarsi di lui più del pomeriggio prima ma sempre un po' di meno della serata successiva, dentro gli occhi.
Forse ha paura di venirne trascinato, di perdere quei trenta secondi di battito che gli permettono di guardare la realtà ma di non toccarla veramente; è un adolescente serio, Akaashi Keiji, e sicuramente parla sempre meno del dovuto (o troppo per così fare male, e poi correre intorno ad aggiustare persone e fiducie, nemmeno sapesse come farlo) o quantomeno non sa ancora come oltrepassare la linea fra l'essere educato e l'essere gentile; ma a Bokuto è andato subito bene così, e hanno sedici e diciassette anni e non è una grande cosa da dire, perché Akaashi, mentre si riflette sul cucchiaio che usa a colazione – sempre lo stesso, è una creatura d'abitudine e sarcasmo tagliente -, sa che in verità sono solo due ragazzini perfettamente nella media dall'igiene mediocre, occhiaie profonde e guance ancora eccessivamente rotonde per essere prese sul serio, e che probabilmente dovrebbero smetterla di comportarsi come se avessero la Terra su una mano e Marte sull'altra. Solo che per amare Atlante, per amare Bokuto, ci vuole talmente tanta forza ed energia e attenzione che la sera si sdraia sul letto e prima di crearsi una bolla di silenzio, quella propria e non quella di Koutarou, che si porta con sé e raccoglie tutte le sopracciglia corrucciate e smorfie che a Bokuto mancano e che Akaashi raccoglie e mostra al posto suo, si chiede cosa abbia portato un qualcuno come lui, dai capelli disordinati e le palpebre pesanti, troppo magro e con le labbra che si lasciano sempre sfuggire un commento poco necessario, a seguire una persona che pur lasciando sempre le frasi a metà è più completa di lui. O forse no, ma ad Akaashi non importa, se dev'essere onesto – se ne rende conto, lo sa bene, che Bokuto è esattamente come lui e quindi niente di speciale; eppure quando lo guarda e lui si volta perché sa di essere fissato e non dà dimostrazione di esserne così infastidito, se saluta con la bocca e con le mani e se tutta la pelle si illumina dal quantitativo di felicità che sta provando in quel momento, Keiji non riesce a non pensare – e dopodiché se ne stupisce – che lo sia, invece, e che quel diciassettenne che si è innamorato di lui ancora prima che Akaashi memorizzasse i nomi della squadra porti davvero le gioie del mondo sulle spalle, oppure strette fra le dita.
E mentre attraversa la strada con gli occhi puntati sul telefono, per scegliere se ascoltare Lorde o i Two Door Cinema Club e tutte quelle canzoni che parlano di amori finiti e lui si chiede quando mai dovrà affidarsi a quei testi e fra quanto (ma spera fra molto, molto tempo; o spera che almeno sia una cosa breve e che non si debbano più vedere perché Akaashi non sa come dimostrarlo ma sa che Bokuto è importante, è importante, lo sa dentro le ossa e in ogni nota che vibra dal suo violino; e non vuole nemmeno pensare a come sarebbero le loro identità separate perché non si capiranno mai – è cosa certa – ma trovano sempre un modo per incrociarsi a metà strada e appoggiare la testa sul petto dell'altro), si accorge che Bokuto non si scolla mai veramente dalla sua testa e continua a rivederlo in piccoli particolari – potrebbe anche essere che il tempo sia relativo, ma Akaashi non riesce mai davvero a realizzarlo perché in un modo o nell'altro Bokuto gli rotola perennemente davanti: certe volte pondera se il loro caso sia quello di due anime gemelle o solo di due anime a casaccio che sono riuscite a incastrarsi sbattendo la faccia contro il muro ripetutamente, cercando di non spezzarsi; potrebbe anche essere una cosa di pochi mesi, la loro, è solo da ottobre che sono iniziati e adesso è giugno – ma non pensa. Proseguono così, facendo slalom fra i giorni in cui Bokuto decide di tenere il broncio e i giorni in cui Akaashi veramente non ce la può fare, basta, basta, si è stancato di inseguire quel ragazzo ovunque, e poi decidono che non è vero e che hey, torna qui, ci possiamo sempre riprovare domani; e fra i giorni in cui è davvero tutto okay e Keiji vorrebbe fluttuare in una Terra che non è la sua ma non può perché non ha ali e così decide semplicemente di darle a Bokuto facendolo schiacchiare la palla – funziona così fra di loro, perché sebbene Akaashi lo neghi, alla fine è un continuo dare e ricevere da entrambe le parti: forse lui aveva solo bisogno di una persona che riuscisse a guardare sotto strati di silenzio e parole affilate e Bokuto aveva bisogno di una persona che trascinasse tutti i silenzi che lui non riesce a contenere dentro i suoi polmoni in giro e quindi era naturale che si trovassero prima che combinassero disastri; o magari non è così e Akaashi dovrebbe smetterla di farsi troppi problemi e riflettere le mattinate davanti a scuola, perché quando Bokuto lo aspetta davanti al portone della Fukurodani gridando «Hey, hey, hey!!» in un tono che potrebbe sembrare quasi costruito da quanto è esuberante e allegro (ma non è così, non ne sarebbe in grado, lui ha un animo paziente e genuino e le persone si innamorano di lui anche per questo), quando ogni mattina lo trova davanti a scuola come in quest'esatto momento o davanti a casa nelle domeniche in cui il sole è talmente tanto abbagliante che stando dentro casa lo offendi---

Va bene così in ogni possibilità che Akaashi possa calcolare.



 


Qui c'è il mio tumblr, se volete. Giusto perché Akaashi e Bokuto verranno animati fra pochissimi mesi e io ho aspettato fin troppo per vedere il Training Camp e Keiji che porge un bicchiere d'acqua a Kageyama mentre si soffoca per non volerne parlare!!
 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: t e d