Erano passati due cicli lunari dal matrimonio di Tabris, eppure sembrava che tutto fosse appena accaduto. Quel maledetto giorno era scolpito nella mente dell’elfa… aveva provato a dimenticare, ma i fantasmi infestavano la sua anima, la sua mente, e ora anche il suo corpo.
Due cicli di luna erano trascorsi, ed esattamente da due lune Shianni non sanguinava.
Non bastava la vergogna per ciò che aveva vissuto, non bastavano il senso di colpa e la paura che non la facevano più dormire la notte, ora c’era anche la beffa di un figlio da quel mostro. Anche se, pensandoci, forse il padre non era Vaughan… non era stato l’unico a prenderla, solo il più vorace.
Per questo aveva deciso di disfarsene.
Non sarebbe riuscita ad amarlo, quel figlio dell’orrore. Non sarebbe riuscita a guardarlo senza ripensare a come era stato concepito. Non voleva che rimanessero prove di ciò che era successo, e l’essere che portava in grembo sarebbe stato una prova vivente. Perciò se ne sarebbe sbarazzata, e con il tempo sarebbe guarita. Poteva farcela.
Avrebbe iniziato a respirare di nuovo.
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Angolo dell’autrice: questa fanfic è stata particolarmente tosta da scrivere, per la difficoltà insita nel trattare temi così pesanti. L’origine dell’elfo di città è dura e cruenta e, come al mio solito, se la storia è triste e angosciante io ci sguazzo e immagino il peggio.