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Autore: Prilla    28/08/2015    0 recensioni
Prilla è un fata, unica nel suo piccolo in quanto è l'unica Visita-Mondo-Fermo-batti-le-mani che si sia mai vista sull'Isola-Che-Non-C'è.
Ma anche un altro piccolo dettaglio la rende diversa dalle altre... bè, non proprio piccolo, ha dentro di sé l'Occhio della Vita, il mitico amuleto che diede vita ai nuovi gormiti dopo la prima apparizione di Magor su Gorm.
Quando le forze del Male torneranno a schierarsi in campo sarà lei a dover guidare le armate del Bene per riportare la pace su Gorm.
La Fata delle Leggende ora è realtà!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una vita in tante storie'
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19. La roccaforte della terra

Dopo essersi accomiatati, si teletrasportarono ai piedi della roccaforte della terra, un'enorme montagna ai cui piedi sorgeva la capitale del popolo della terra.
-Ecco, finalmente potrò magiare cibo commestibile!-esclamò Agrom.
-Se lo dici tu...-disse Noctis.
Prilla si guardava intorno, ogni tanto degli spezzoni di pensiero tornavano a Luke. Il suo sogno era solo ed esclusivamente immaginazione o era la verità?
Il suo sguardo si era perso nel vuoto e l'unica cosa che la fece tornare in sé fu il richiamo di Piron:
-Sei ancora tra noi?-chiese.
-Eh!? Oh, sì mi ero solo distratta...-disse lei.
-Dai, è mattina. Per dormire avrai tutta la notte!-scherzò Tasaru.
In quel momento da dietro una roccia saltò fuori un gormita che corse loro in contro.
-Agrom! Agrom!-chiamò.
-Kondo! Che piacere rivederti!-ricambiò il saluto Agrom.
-Era un po' che non tornavi.-disse, poi puntò gli occhi su Prilla -Allora le voci che correvano in giro
 erano vere.
-Già, come puoi vedere.-disse Agrom, poi rivolto alla fata -Questo è il mio amico Kondo.  
Prilla gli sorrise, quel gormita aveva un'aria simpatica!
-Immagino sarete venuti per dirlo a tutti.-osservò.
-Esatto.-affermò Noctis.
-Di solito le strade sono più affollate, come mai oggi non c'è quasi nessuno?-chiese Agrom dando un'occhiata intorno.
-Hanno organizzato un piccolo torneo, sono qui dietro.-Kondo fece segno di essere seguito e li portò in un'arena.
Sugli spalti gli occhi di tutti erano puntati verso i due gormiti che si stavano dando battaglia.
-Ma quel gormita l'ho già visto!-esclamò Prilla.
-Se sei andata ad Astreg lo avrai incontrato sicuramente. È uno dei nostri campioni.-disse Agrom.
-È Rocciatauro. Ogni anno prende parte al torneo, più volte ha vinto infrangendo ogni volta i
 precedenti record ottenuti.-spiegò Kondo.
-È un grande ammasso di muscoli e potenza.-osservò Noctis.
-Vedo.-disse la fata seguendo i suoi compagni.
I sei andarono a sedersi in una delle file più alte mentre il pubblico continuava a seguire il torneo.
Prilla osservava attentamente il combattimento e ammirava il modo in cui i due massicci combattenti riuscivano a muoversi e a schivare i colpi che gli venivano inflitti. Il torneo finì dopo circa mezz'ora in cui la folla si era sgolata incitando il proprio combattente favorito. Il vincitore era l'imponente Rocciatauro che era riuscito a colpire il suo avversario mettendolo fuori gioco.
Il grande gormita fu circondato subito da una folla di gormiti più piccoli di lui esultanti.
-Adesso usciranno i risultati della classifica...-annunciò Kondo alzandosi.
-Eccoli.-disse Noctis indicando un cartellone sopra l'arena.
Rocciatauro aveva vinto superando di un centinaio di punti il record precedente.
-Ora ci sarà la festa di premiazione. Ce n'è una dopo ogni torneo.-spiegò Agrom.
-Anche a voi piacciono molto le feste...-osservò allora Prilla alzandosi.
-Certo, le feste sono un momento per stare insieme e rilassarci senza che nessuno ci attacchi.-disse Piron -Ora però muoviamoci. Non voglio perdermi la premiazione.
Guidato da Kondo e Agrom, il gruppo si diresse verso una montagna scolpita a forma di una faccia di un guerriero ed entrarono. Dentro c'era una vera e propria città e, infondo alla strada principale, c'era un altare sovrastato da un trono di pietra.
-Il compito di chi siede su quel trono è proteggere il popolo della terra dagli attacchi.-spiegò Agrom.
-Ora il campione dovrà fare il giuramento e fino al prossimo torneo ufficiale sarà suo dovere proteggerci.-aggiunse Kondo.
La piazza iniziava a riempirsi di gormiti esultanti e per ultimo entrò un corteo che accompagnava Rocciatauro tenuto in spalla da altri gormiti.
La folla era tantissima e i partecipanti erano tutti assai più alti di Prilla che in breve si ritrovò divisa dai suoi amici in balia delle correnti della folla.
In poco Prilla si ritrovò verso la parte esterna della piazza in una piccola stradina deserta. Provò a rientrare nella piazza ma i gormiti formavano una barriera impenetrabile.
La fata allora si sedette a gambe conserte aspettando il momento giusto per riuscire a passare. Rimase così per una decina di minuti, quanto basta per far venire un esaurimento nervoso. La luce che Prilla emanava divenne pian piano rossa.
Mentre era seduta circondata da un alone rosso fragola una voce alle sue spalle disse:
-È brutto essere esclusi vero?
Prilla si girò e si trovò faccia a faccia con quattro gormitini alti più o meno quanto lei. Si alzò e li salutò.
-Ciao. Sono d'accordo, essere esclusi è un'esperienza bruttissima. Lo fanno spesso?
-Ogni volta che c'è una festa di quelle importanti e la piazza si riempe, sì. Altrimenti ti dicono di stare buono e di non disturbare. Comunque noi siamo -disse indicando i suoi tre compagni-Egeo, Roch, Spaccaroccia e Lanciapietre.
Man mano che venivano nominati i gormiti si fecero avanti e abbozzarono un inchino.
-Io sono Prilla, piacere.
-Allora le voci che correvano erano vere. La fata delle leggende è arrivata.-esclamò Egeo.
-Abbiamo letto il Libro delle Leggende e poi ce lo raccontavano quando eravamo più piccoli.-aggiunse Spaccaroccia.
-Quindi è vero che hai l'Occhio della Vita?-chiese Lanciapietre.
-E sei venuta per sconfiggere Magor?-domandò Roch.
Iniziarono a fare tutti e quattro un sacco di domande e Prilla non ci capiva più niente.
-Calmi, uno alla volta, così non capisco molto...-provò a dire la fata cercando di sovrastare gli schiamazzi di quei gormiti.
I quattro smisero piano piano di parlare e stettero in silenzio.
-Bene, grazie.-disse Prilla sollevata -Non credo di essere in grado di rispondere a tutte le vostre
 domande.
Sul loro viso apparve un'espressione delusa.
-Non fate quella faccia. Magari c'è qualcosa che so...
Il primo a fare una domanda fu Roch:
-Come hai fatto ad avere l'Occhio della Vita?
-Bé, neanche questo so di preciso...
-Allora dicci come sei arrivata qui... Il libro dice che sei uscita da un albero...-disse Spaccaroccia.
-Non è esatto. Quell'albero è un portale dimensionale che collega Gorm all'Isola-Che-Non-C'è, dove
  abito...-spiegò Prilla.
-L'Isola-Che-Non-C'è è forse un posto dove quelli che devono avere l'Occhio della Vita si
 allenano?-chiese Lanciapietre.
-No, è un'isola circondata dal mare dove vivono fate, pirati e tanti animali. Ci sono anche dei Goffi,
  i Bambini Sperduti.
-Goffi, e che razza di specie è?-chiesero.
-I Goffi sarebbero nientemeno che degli esseri umani, sono molto alti rispetto alle fate e non hanno
 né ali né poteri magici.-spiegò.
-Pensa che noia...-disse Roch.
-È qui che ti sbagli, i Goffi sono felici, specialmente quelli piccoli. Il mio compito è quello di far si
 che i Goffini credano in noi fate, è il mio talento.-gli rispose Prilla.
-Ma tu hai l'Occhio della Vita, non hai bisogno di un talento!-osservò Egeo.
-Io non sono un gormita e pertanto sono molto diversa da voi...-rispose Prilla -Non ho la vostra
 resistenza fisica, sono più bassa e vengo pure da un altro pianeta!
-Questo non vuol dire niente, il Vecchio Saggio ti assomiglia. Lui è basso rispetta a Rocciatauro ma
 è comunque potente. Tutti lo rispettano.-aggiunse Lanciapietre.
-Ma è diverso, lui è potentissimo e sa combattere, io no.-sospirò Prilla sedendosi per terra.
I quattro gormiti rimasero in silenzio a fissare la fata.
Prilla dal canto suo ripensava a quegli ultimi giorni. Di come la sua vita fosse cambiata totalmente e...
Nella sua mente si riformavano le immagini della notte precedente. Il ghigno di Magor le apparve davanti agli occhi.
-Allora, non ci tieni a rivedere Luke con ancora addosso le ali?-disse mostrando un sorriso antipatico alla fata.
Prilla di tutta risposta iniziò a battere le palpebre come quando hai un granello di sabbia in un occhio e tenti di toglierlo.
-Ah ah ah...-rise perfidamente il gormita e aggiunse: - Non puoi mandarmi via, io sto ovunque. Se
 non credi alle mie parole verifica tu stessa. Ti manderò presto delle visite.
Così come era apparsa la visione di Magor si dissolse nella testa di Prilla. La fata continuò a scuotere la testa anche dopo che la visione se ne fu andata. Non si trattava più di un semplice sogno e ora ne aveva la conferma.
Mentre tutto questo accadeva Egeo, Roch, Spaccaroccia e Lanciapietre fissavano la fata e appena questa ebbe finito di darsi botte in testa scoppiarono a ridere.
-Che avete da ridere voi altri?-sbottò questa.
-Non è da tutti prendersi a botte da solo.-rispose Egeo mimando i gesti di Prilla.
-Devo avvertire i Lord!-esclamò la fata ignorando i quattro gormitini.
-Che le prende ora?-bisbigliò Roch ai compagni.
-Boh...-risposero questi facendo spallucce.
Prilla corse verso la parte del vicolo in cui si trovava verso la strada. C'era ancora un muro di gormiti della terra in festa.
-Permesso, potreste lasciarmi passare...-iniziò a dire la fata al muro di colossi che le stava davanti. Nessuna risposta. Ci riprovò. Niente ancora.
Potete immaginare anche voi come, dopo cinque minuti di richieste al vento, iniziasse ad arrabbiarsi Prilla.
La fata allora si acquattò per terra e iniziò ad entrare nella folla. Le gambe di quei robusti individui formavano un labirinto. Per Prilla era facile passargli attraverso anche perché lei aveva una corporatura minuta e riusciva ad infilarsi tra gli spazi che rimanevano tra una gamba e l'altra.
Ogni tanto si rialzava per controllare dov'era. Pian piano si avvicinava al centro della piazza dove Rocciatauro troneggiava. Uno alla volta i gormiti andavano a complimentarsi con lui o semplicemente a parlargli. Prilla vide che nella fila che portava da Rocciatauro erano in coda i Lord.
Si rannicchiò nuovamente per terra e continuò quatta quatta la sua traversata nel mare di folla.
Mancava poco all'altare in mezzo alla piazza e le gambe si facevano più rade.
Ancora poco e sarebbe arrivata. Metro dopo l'altro la fata si avvicinava... ecco le ultime gambe, ecco, c'era riuscita!
-Ehi, non si sorpassa!-disse una voce alle sue spalle.
Prilla si girò e si ritrovò davanti ad un gormita alquanto massiccio, con degli enormi artigli al posto delle dita. Il suo volto però non la guardava direttamente. Il gormita infatti rimase a testa alta nonostante Prilla non gli arrivasse che alla vita (eh già, era proprio bassa).
-Mi scusi ma è importante possiamo essere attaccati da un momento all'altro!- disse la fata tutto d'un fiato poi gli voltò le spalle e continuò a camminare ma una delle mani del gormita la fermarono.
-Ho detto che non si sorpassa!
-E io dico che è importante! Devo parlare con i Lord!-disse Prilla cercando di non piegarsi sotto il peso del braccio del gormita.
-Non sei della capitale, sei un intruso!-rispose questo senza neanche degnarla di uno sguardo.
-Nel caso un'intrusa comunque no, ha ragione non sono della capitale né di Gorm.-rispose calma Prilla.
La reazione del gormita non fu quella che si aspettava la fata. Infatti questo la sollevò letteralmente di peso e la mise davanti ad un altro gormita che faceva la fila. Questo aveva le braccia lunghissime che quasi toccavano il terreno e dalla sua bocca uscivano degli enormi denti di roccia.
-Ehi, Mangiaterra, sai dirmi chi è? Non riesco a riconoscere alcun odore...-disse il gormita mettendo la fata a terra.
Quell'altro la scrutò da capo a piedi con dei piccolissimi occhi posti ai lati della testa nera e disse:
-Le leggende dicono che doveva arrivare un forestiero qui su Gorm, colui che possedeva una delle due parti dell'Occhio della Vita. Sei forse tu quella persona?
-Si, sono io, mi chiamo Prilla, piacere!-esclamò la fata.
Il suo gesto fu male interpretato perché entrambi gormiti si misero a ridere mentre un crescente borbottio si diffondeva tra tutti quelli intorno.
Prilla approfittò di quel momento per raggiungere i Lord e Kondo che erano appena arrivati di fronte a Rocciatauro.
Prilla abbozzò un inchino che fece accigliare il Campione.
I Lord le lanciarono un occhiata interrogativa.
-Stiamo per essere attaccati dai gormiti del Vulcano!
Non finì la frase che delle grida si sparsero tra la folla:
-Il popolo del Vulcano avanza verso di noi!- gridavano di qua e di là, correndo e scontrandosi tra di loro.
I bambini venivano fatti entrare in casa mentre i guerrieri si preparavano a combattere, ma nel caos generale era difficile organizzarsi.
Prilla creò subito una corrente d'aria che la portò proprio sulla muraglia principale che segnava il confine tra i due territori.
Vide chiaramente che la battaglia non sarebbe finita bene per il popolo della Terra che, male organizzato, doveva contrastare un'orda di gormiti del popolo del Vulcano capitanati da Obscurio e Magmion. A Prilla parve di aver intravisto una figura mingherlina tra i due comandanti, ma il Sole che illuminava la distesa di terra da dove venivano la accecava e l'aria calda proveniente dal territorio confinante scomponeva le immagini in tante piccole onde colorate.
-E tu chi sei?-chiese un gormita vicino alla ragazza.
-Prilla.-rispose lei guardando il gormita che le stava davanti. Infatti questo non aveva una vera e propria faccia ma un disco costellato di piccole borchie di roccia, stalattiti per la precisione. Il gormita continuò a fissarla ma Prilla non ci fece caso. Era troppo concentrata sui due condottieri nemici.



Note Autrice
Dopo una lunga pausa ecco un nuovo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate. Ringrazio coloro che hanno letto.
Al prossimo capitolo!!
   
 
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