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Autore: GabrielleWinchester    03/09/2015    10 recensioni
Dal testo: "Una volta mi avevi chiesto che cosa fosse per me la felicità, in quel momento non ti avevo saputo rispondere in quanto ero talmente abituata alla morte, da considerare la felicità come un qualcosa di superfluo e inutile."
Ultimi pensieri di Nyssa imprigionata, una Nyssa che pensa solo e unicamente a Sara, la sua ragione di vita, il suo raggio di sole in un mondo oscuro...La mia seconda Nyssara...Abbiate pietà di me u.u
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Nyssa al Ghul, Sarah Lance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti,
ecco a voi "Gli ultimi pensieri di Nyssa", nella quale ho voluto trascrivere i pensieri di una Nyssa imprigionata, di una Nyssa con il costante pensiero su Sara, sul suo raggio di luce in un mondo oscuro...Seconda Nyssara che tento e che mi auguro che vi possa piacere...In caso contrario, avete tutto il diritto per scagliarmi contro le vostre frecce ^_^ Chiedo scusa per eventuali errori presenti nel capitolo e nel caso dovreste notarli, non esitate a farmeli vedere...^_^ Bisogna sempre migliorarsi e un aiuto non può fare altro che giovare ^_^ Ringrazio di vero cuore tutti coloro che la vorranno leggere e recensire, tutti coloro che mettono e metteranno le mie storie tra le seguite, ricordate, preferite e da recensire e tutti coloro che mi hanno messo e tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :-) Buona lettura, Gabrielle :-D

                                                                  Gli ultimi pensieri di Nyssa                 
 
Ciao Sara,
lo so, non sono mai stata avvezza a essere riflessiva, ma adesso che mi trovo qui in prigione, il mio ultimo pensiero lo rivolgo a te, a te che sei stata la mia unica ancora di salvezza per non impazzire del tutto. Sono sempre stata educata ai combattimenti, alle spade che cozzavano l’una contro l’altra, in uno scintillio di morte e sangue, che tu sei stata un raggio di luce in un mondo oscuro. Sono qui in prigione perché ho deciso di vendicarti, ho deciso di rompere quella promessa che ti feci tanto tempo fa, quando in un letto d’ospedale, dopo una missione impegnativa che ti aveva lasciato più morta che viva, mi avevi fatto giurare che non ti avrei vendicata mai.
Tu hai portato luce in me, come potevo mantenere quel giuramento?
Una volta mi avevi chiesto che cosa fosse per me la felicità, in quel momento non ti avevo saputo rispondere in quanto ero talmente abituata alla morte, da considerare la felicità come un qualcosa di superfluo e inutile. Adesso, mentre aspetto che qualcuno mi comunichi la mia condanna, posso dirti che sei stata tu la mia felicità, la stessa persona che ho salvato e che mi ha salvato da me stessa. Sai, avrei voluto tanto conoscerti prima, avrei voluto conoscere la Sara allegra e spensierata, la Sara che Oliver Queen ha conosciuto, la stessa ragazza ancora non toccata dall’oscurità.
Sai, ho conosciuto tua sorella e, nonostante il nostro primo incontro non sia stato proprio rose e fiori (mi ci vedi a fare la fioraia e a dispensare sorrisi?), ho potuto costatare che è una donna forte e mi ha donato quella stessa serenità che tu mi davi quando mi sorridevi, con i capelli sporchi di sudore dopo un intenso allenamento…
Ci credi che mi ha portato in un bar e abbiamo mangiato il milkshake con le patatine fritte?
Lo so che era un tuo sogno andarci insieme, noi due sole, noi due senza le incombenze della Lega, solo un momento tutto per noi, uno sprazzo di felicità.
Tu, uccisa da un uomo che non ha esitato a utilizzare la sua stessa figlia per ucciderti, in un’orrenda e grottesca dimostrazione d’amore filiale, solo per i suoi fini, solo per ottenere quel potere e quel prestigio che lo scranno e il titolo di Ra’s Al Ghul sanno darti.  
Un uomo che non ha esitato a sacrificare il suo primogenito, solo per cercare una vendetta che alla fine non è servita a niente e ha portato solo morte e distruzione.
Un essere vile che non ha avuto scrupoli a costringere Oliver a dichiararsi colpevole e a scagliarlo contro mio padre, per pulirsi quel minimo di coscienza che gli era rimasto, scatenando un effetto a catena, nel quale gli amici potevano diventare nemici e viceversa, nel quale il tuo ex è dovuto scendere nell’abisso.
Quando ho saputo della tua morte, ho seriamente creduto di impazzire, in quanto ho sempre provocato la morte e mi ero sempre disinteressata del dolore altrui. Mi ero appoggiata a un palo, la mia vittima terrorizzata e allo stesso tempo che aveva compassione di me e avevo gettato un urlo così forte che mi è sembrato di spaccare la mia anima. Sono stata educata a essere forte, a non fare trasparire nessuna emozione, perché le emozioni potevano ucciderti, ma in quel momento avevo talmente tanta rabbia in corpo che avrei ucciso chiunque mi fosse capitato a tiro.
Mi sono inginocchiata di fronte alla tua tomba, ho promesso che avrei fatto giustizia, reprimendo dentro di me il gesto di scavare la terra con le mani, prendere il tuo corpo, salire sul primo volo per Nanda Parbat e immergerti nel Pozzo di Lazzaro, perché non saresti più ritornata quella di prima, il pozzo cambia l’anima delle persone, non subito ma a poco a poco e io ti voglio ricordare come eri.
Ricordo con chiarezza il momento in cui eravamo ritornate a Starling City, nella tua città natale, e tu avevi insistito per andare a controllare come stavano Laurel e tuo padre, quel legame che non si era mai spezzato e in quel momento ti avevo un po’ invidiata, perché avevi avuto un padre che ti aveva sempre voluto bene e che ti avrebbe protetto da tutto e da tutti, a differenza del mio che non aveva esitato a voltarmi le spalle, quando gli avevo comunicato che avrei fatto tutto quanto in mio possesso per renderti giustizia. Ti avevo detto che eri libera, che se volevi potevi andare da loro almeno per un po’ e tu avevi negato, affermando che il tuo posto era con me e che non volevi fare vedere ciò che eri diventata, un’anima oscura. A quelle parole ero stata a disagio, perché ero stata io a introdurti all’oscurità e tu mi avevi tranquillizzata, dicendo che, se non fosse stato per me, tu saresti morta.
In realtà sei stata tu a farmi sorgere, a farmi vedere che dietro la corazza di mostro che la Lega mi aveva affibbiato, beh c’è una donna meritevole di gioia e non solo di sangue e acre odore della morte.
La luce della luna è solo un pallido ricordo sul cielo e un pallido sole sta sorgendo, non ho più la forza per continuare…
La porta della cella si apre e compare Chirone, il mio ex compagno di armi, l’espressione indecifrabile sul volto…
“Ra’s Al Ghul ha deciso di scontrarsi con te”
Io mi alzo fiera e determinata e vado incontro al mio destino. Non so come finirà, se ne uscirò vincitrice o morirò tra i fendenti delle spade, nel secondo caso finalmente potrò rivederti.
                                                                                              La tua Nyssa
  
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