1. scommesse imbarazzanti  -



 Era un mattino di pallida primavera sulle vaste distese di Gondor, la terra era ricoperta da un sottile manto verde mentre sui monti circostanti la neve formava cristalli di luce che risplendevano al sole; la guerra era terminata da quasi sei  anni e sulla Terra di Mezzo regnava la pace.
 
Aragorn, re di Gondor, si era sposato ed aveva avuto due splendidi bambini dalla sua sposa nonché regina, Arwen. Anche il capitano e consigliere del re, Faramir si era unito in matrimonio ed era ormai padre, persino Legolas - che si era rifiutato di prendere il mare - aveva trovato la sua anima gemella in un bell’elfo dai lunghi capelli scuri; l’unico insomma ad essere rimasto solo della combriccola era Eomer, che si trovò a regnare su Rohan dopo la morte di suo zio. Fin dal termine della guerra i suoi amici, soprattutto, Faramir ed Aragorn, avevano cercato di convincerlo a prendere moglie essendo lui comunque già un uomo maturo ma il Signore dei Cavalli continuamente rifiutava, sostenendo di non essere il genere d'uomo adatto al matrimonio, troppo grezzo e selvaggio perché una dama potesse riuscire a vivere con lui; preferiva l’avventura di una notte alla taverna piuttosto che essere legato ad una donna per la vita.
 
Quella sera le sale del palazzo della Torre Bianca erano ricche di voci, risate e cibo: era il 23 marzo, giorno in cui Sauron era stato sconfitto ed il Male aveva abbandonato quelle terre. Come ogni anno re Aragorn aveva indetto un grande banchetto per commemorare e festeggiare con coloro che gli erano stati amici durante quei momenti.
A capo tavola vi era ovviamente Re Elessar ed Arwen, ai lati sedevano Legolas con il suo compagno, poi Eomer, Faramir e la consorte Eowyn, Gimli, Merry e Pipino e via via le guardie fidate di Bosco Atro, Rohan e Gondor; una cena tra amici, senza troppe formalità.
- Come vanno le cose qui a Minas Tirith, Aragorn? - chiese il convitato alla sua destra dai lunghi capelli biondo cenere. - Direi bene - rispose posando la coppa d’argento colma di vino. - Ti confesso però di non essere affatto portato per gli affari di corte: non sopporto le riunioni e per quanto riguarda i conti del regno sono davvero negato. Per fortuna - affermò facendo segno a Faramir, impegnato ad addentare una coscia di coniglio - ho il mio fedele consigliere! -.- Sì, io sono la mente e lui il braccio! - rise quello insieme agli altri uomini al tavolo.- Anche perché dobbiamo ricordare che mentre noi combattevamo…- s'intromise Pipino - lui era comodamente disteso su una barella! -.- Ehi, piccoletto! Mi stavano bruciando vivo! Ed ero anche ferito! - protestò il capitano di Gondor. - Infatti, Faramir: una volta in azione poco ci mancava che ci rimettessi le penne. Davvero, certe cose è il caso che le lasci a me. - ribattè re Elessar scatendando una risata generale. Faramir fece una smorfia e riprese a rosicchiare.
 
- Invece nel lontano Bosco Atro? - domandò il padrone di casa all’elfo biondo. - Tutto bene. Siamo rimasti in pochi ormai, cerchiamo alcuni elfi sparsi per le Terre Selvagge...ce ne sono tanti che non sono partiti durante la Terza Era. - spiegò con voce pacata mentre i suoi occhi azzurri brillavano alla luce. - E' così. Legolas ha mandato degli esploratori ai quattro angoli del Bosco...Digli cosa abbiamo scoperto a proposito! - aggiunse Ennon, l’elfo corvino che sino a quel momento era stato in silenzio.- Hai ragione. Un esploratore si è avventurato oltre le Terre Selvagge, ad Est, dove mio padre non ha mai voluto ci spingessimo. Dopo molte miglia a cavallo il clima è mutato completamente, da caldo umido che era a rigido, un freddo vento si era alzato e la neve era iniziata a cadere all’improvviso. Ha fatto ritorno ed ha riferito una cosa molto strana: c’erano insediamenti umani, o meglio delle piccole capanne e tende sparse . - concluse Legolas con espressione grave sul volto. - Dunque quella terra non è abbandonata. E se fossero popoli ostili? -. Aragorn e tutti i presenti ascoltavano rapiti il racconto dell’elfo. Fu il re a parlare per primo nuovamente:- Sono più che certo che ti preoccupi eccessivamente, Legolas: anche se le terre Selvagge ad Est del Bosco Atro fossero abitate non credo ci sia nulla da temere. Tuttavia se proprio vuoi posso mandare due scout a controllare meglio. - concluse con un sorriso tranquillo tipico del ramingo.
 – Ehi, elfo! Fatti una bevuta e non ci pensare, sei sempre troppo serio! Rilassati! - esclamò con fervore l’unico nano seduto a tavola, un nano dalla lunga barba fulva con leggere strisce bianche dovute all'età. - Ben detto, Gimli! Diglielo, a questo musone! - rise Ennon che - al contrario di Legolas - era solare, allegro e sempre con la battuta pronta.
-Lascialo perdere. - farfugliò il nano - Lui preferisce la solitudine del bosco; secondo me un nuovo territorio potrebbe fruttare alla Terra di Mezzo nuove ricchezze. Si potrebbe commerciare. Magari - i suoi occhi brillarono mentre parlava – possiedono giacimenti auriferi… -.- La solita cupidigia dei Nani. - borbottò l’elfo biondo; se Faramir non avesse preso la parola ne sarebbe nato un battibecco esilarante vista l’espressione offesa che fece il nano a quella replica.
- Devo ammettere - disse pulendosi le dita - che l’idea di Gimli non è malvagia. Gondor e gli altri territori ne gioverebbero se instaurassimo rapporti commerciali con altre terre; noi abbiamo l'acciaio dei Nani, prodotti agricoli hobbit, cereali da Rohan e vino elfico. Potremmo scambiarli altre risorse o venderli e ricavarne denaro… -.
- Mi sembra una proposta ragionevole e interessante. - ragionò il re – Ci rifletterò. Che ne dici Eomer? -. Il signore dei cavalli annuì convinto: anche a lui pareva un'ottima idea.
 
 
Il banchetto riprese, tra vino, arrosto e allegria. Verso la fine le due donne presenti si alzarono e l’elfa dai capelli corvini parlò con voce soave:- Signori, vi ringrazio per la vostra compagnia; io ed Eowyn ci ritiriamo, vi lasciamo ai vostri discorsi da uomini. Spero di rivedervi tutti al più presto. - Quindi sorrise e fece un piccolo inchino. Infine, dato un leggero bacio sulle labbra al marito, si allontanò dalla sala assieme ad Eowyn.
 
- Noto con piacere che con Arwen va sempre a gonfie vele. - affermò il re di Rohan, dando ad Aragorn una pacca sulla spalla.- Certamente, ti aspettavi forse il contrario? - ridacchiò questo - Invecchio ma sono sempre un discreto stallone. -.- Granpasso! E' così che parla un re?! - urlò Merry con un boccale di birra in mano alzandosi sulla sedia. Re Elessar annuì facendo l’occhiolino e ridendo si rivolse nuovamente ad Eomer:-Tu, invece, di matrimonio non intendi saperne, immagino... -.- Ritenti ancora una volta, Aragorn? - rise l'uomo di Rohan prendendo un gran sorso dalla propria coppa. - D'accordo, facciamo così: se voi quattro – ed indicò Faramir, Aragorn e i due elfi - riuscirete a trovarmi una donna adatta vi giuro che correrò nudo per tutti i campi del Pellenor. - concluse con voce spavalda. Tutti gli invitati ammutolirono.- Un’immagine davvero...Interessante. - disse Ennon con un sorrisetto malizioso sulle labbra, scatenando altre risate generali.- In ogni caso l'hai detto, Eomer. Quanto a noi ci impegneremo a far sì che tu possa soddisfare questo tuo…- ridacchiò sotto i baffi - ...Desiderio. Due persone a questo tavolo sarebbero molto interessate allo spettacolo. -. Un piccolo sorriso si disegnò sul volto di Legolas, il primo della serata.
 

 
 Spazio Autrice : Ciao a tutti ! Finalmente ecco che sono riuscita a pubblicare il primo capitolo ! 
Se siete giunti qui probabile che la storia vi abbia preso ,almeno lo spero u.u 
E' stata un 'idea folle buttarmi su una cross over così complessa ma sono qui e spero di portarla avanti . Volevo precisare alcune cose , mentre nel Signore degli anelli la guerra è terminata in Games of Thrones non è ancora successo nulla (e non accadrà) , ergo non si seguono gli eventi della trama .
Un grazie gigantesco va a LadyTargaryen che mi ha in primis sostenuto e poi aiutato sui dettagli :) 
Il prossimo capitolo fra circa una settimana studio permettendo ! 
Ciao , tiva91