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Autore: I LOVE RAPH    08/09/2015    2 recensioni
[AU Human]
Donatello si accorge tardi dei sentimenti che nutre verso la sua migliore amica, quando quest'ultima partirà per l'Italia. Ma non tutto è perduto....
Dedicata a una delle mie migliori amiche
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La campanella del Andrew Jackson High School di New York suonò, segnando la fine delle lezioni. Un gruppo di ragazzi era rimasto fermo in cortile, aspettando una ragazza che tardava a uscire.
In lontananza, poi, videro la loro amica dagli occhi castani e i capelli del medesimo colore con una ciocca blu correre verso di loro.  La ragazza si fermò di fronte a loro e con affanno mormorò un “Scusate il ritardo”.
“Aicha! Finalmente sei arrivata!” disse una ragazza dai capelli castani ramati, corti fino a poco più su delle spalle, e occhi neri e sottili, Laura Di Angelo “Ho dovuto salutare tutti i prof”  rispose Aicha.
“Perché li hai salutati? Non è ancora l’ultimo giorno di scuola” chiese un ragazzo con i capelli castano scuro e occhi bordeaux, Donatello di Angelo, fratello maggiore di Laura.
“Ma come tu non sai che..Ahi!” a parlare era stato Michelangelo Mason, aveva i capelli biondi molto riccioluti, due grandi occhi azzurro cielo e una spruzzata di lentiggini su guance e naso, beccandosi una gomitata da Giulia Mason, sua sorella maggiore. Giulia aveva i capelli castani con due ciocche rosse ai lati e occhi verde scuro.
“Zitto Mikey”  disse Raphael Baston, guardando in modo truce il biondo, aveva i capelli castano rossiccio e bellissimi occhi verdi smeraldo.
Una ragazza dai capelli castani molto ricci, con qualche sfumatura rossa, e occhi colo ambra si avvicinò ad Aicha.
“Ancora non glielo hai detto?” mormorò al suo orecchio Zoey Baston, sorella minore di Raphael. Aicha negò con capo.
“Ragazzi!! Ragazzi!!” quattro ragazzi urlavano, cercando di attirare l’attenzione del gruppo.
“Fratelloni!!” urlò Aicha
“Rivai!!”Laura si buttò addosso a Rivai Moore, un ragazzo dai capelli neri e lisci, perfettamente ordinati, e o gli occhi ipnotici dal taglio allungato azzurri.
“Scusate, eravamo con loro, stavano salutando i prof, che rottura” disse Lysander Scamander, indicando River e Ray,  aveva i capelli biondi e gli occhi grigi.
“Lys!!” disse Cristina Lewis fiondandosi sul suo ragazzo come Laura, aveva i capelli castano scuro e gli occhi azzurri tendenti al verde, sorella minore di Leonardo Lewis.
“Ferma Cri!” urlò suo fratello ma non riuscì a fermare la sorella, aveva i capelli mori tendenti al nero e gli occhi profondi blu mare.
“James!” urlò la sorella maggiore di Giulia e Michelangelo, Bianca Mason, andando ad abbracciare il suo fidanzato. Bianca aveva lunghi capelli biondi e occhi verde scuro.
Di soppiatto arrivarono altri tre ragazzi, due maschi e una femmina, la ragazza si buttò addosso a Ray Moore, gemello di Rivai, Ray però era totalmente diverso da Rivai, Ray aveva i capelli castano scuro dipinti di blu, di cui ormai del castano non rimaneva più niente, e gli occhi viola.
"Vale!" urlò il ragazzo, Valery Okada aveva i capelli castani legati che gli arrivavano fino alla caviglia con una ciocca rossa e occhi verdi, aveva inoltre un fisico molto atletico.
Il fratello di Valery, Nico Okada, si stampò la mano in faccia.
"Perdonate mia sorella, è stupida" mormorò poi, togliendosi la mano dalla faccia e mostrando i suoi occhi nero pece, coperti da alcuni ciuffi ribelli dei suoi capelli del medesimo colore.
"Dai non dire così!" disse un ragazzo biondo e con gli occhi azzurri, molto muscoloso; Will Solace, un ragazzo molto esuberante.
“Sorellina sei pronta p-“ iniziò a dire Ray ma Aicha gli tappò la bocca
Helen Black,una ragazza capelli biondo scuro e occhi castani, fece cenno a Ray di stare zitto.
“Ancora non glielo avete detto?” domandò James, guardando i suoi amici con i suoi occhi color caramello, aveva anche una spruzzata di lentiggini sul volto e spettinati capelli neri. Tutti negarono.
“O MA INSOMMA! VOLETE DIRMI DI CHE STATE PARLANDO?!” urlò infine esasperato Donatello, stufo di non capire di cosa stessero parlando i suoi amici.
“Donnie…” Aicha fece un passo verso di lui “Io parto per l’Italia…” 
Donatello la guardò basito e, dopo un silenzio tombale, scoppiò a ridere. 
"Ahahahah bello scherzo! Scommetto che è stata un'idea di Mikey! Ahahahaha!"
Tutti lo guardarono come se fosse un pazzo.
"Donnie sono seria. Parto domani mattina presto." Continuò la ragazza con la ciocca blu
L'espressione di Donnie cambiò totalmente, divenne seria, triste e cupa.
"P-perché non ne lo hai detto prima?" Disse, poi, il castano con voce rotta e lacrime agli occhi. Lei era la sua migliore amica e si sentiva tradito dal fatto che lei non le avesse detto prima la notizia, vuol dire che non si fidava di lui.
"Non sono mai riuscita a parlartene perché avevo paura, sapevo che avresti avuto questa reazione" Donatello, ormai sull'orlo delle lacrime, scappò via, uscendo dal cancello e correndo verso casa. 
"DONNIE!" lo richiamarono tutti, tranne Aicha. Dai suoi occhi castani iniziarono a cadere calde e salate lacrime, che non accennavano a fermarsi.

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Donatello era chiuso nella sua stanza. Appena arrivato in casa si era buttato sul letto e aveva saltato pure il pranzo, mentre Laura gli gridava di uscire e cercava di scassinare la porta, ma senza successo.
Donnie aveva preso a pugno qualsiasi cosa gli era capitata davanti: la porta, l'armadio, la sedia della scrivania, il cuscino, il letto; poi si era steso sul letto a guardare il soffitto.
In questi ultimi tempi teneva tanto alla sua migliore amica, desiderava starle sempre vicino e non lasciarla mai da sola. Voleva tenerla tra le sue braccia e non lasciarla andare mai più. Voleva poter baciare le sue soffici labbra e assaggiare il loro sapore, era sicuro che sapeva di paradiso. Visto che per lui, lei era il suo paradiso. 
Donatello ridacchió pensando ai suoi pensieri, e pensare che tutti i suoi amici gli dicevano che lui e Aicha sarebbero stati una bella coppia, e loro negavano, erano solo migliori amici. Ora si rendeva conto che i suoi amici avevo ragione, praticamente tutti erano fidanzati nel loro gruppetto: Leo con Helen, Raph con Giulia, Michelangelo con Zoey, sua sorella con Rivai, Vale con Ray, Cri con Lysander, Bianca con James, anche Nico era fidanzato con Will, si era gay ma questa cosa non creava fastidio a nessuno nel loro gruppo; TUTTI fidanzati tranne loro due. 
I suoi amici avevano ragione, avevano sento avuto ragione. Lui era innamorato di Aicha e solo ora che lei stava per partire se ne rese conto. 
Si alzò dal letto e si uscì dalla sua stanza, andando verso quella in cui sua sorella teneva tutti i suoi strumenti, cercò a lungo con lo sguardo la sua adorata chitarra e quando la trovò esultó di gioia. 
Tornò di corsa in camera e si mise a smanettare col computer.
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Sera presto. Circa le sette e mezzo. Donatello guardava fuori dalla finestra, maledicendo le previsioni del tempo per il grosso temporale che ormai si era abbattuto su New York. Ma ormai lui era deciso. Sarebbe uscito col temporale pur di dichiarare suoi sentimenti ad Aicha. 
Prese la chitarra e uscì di casa, sotto il diluvio, senza prendere nessun ombrello o giubbotto; era in jeans e maglietta a maniche corte, ottimo se voleva prendersi un malanno.
Arrivò sotto casa Moore, fradicio dalla testa ai piedi, prese la chitarra e iniziò a suonare, strimpellando le dita sulle corde. La ragazza dagli occhi castani uscì dal balcone e vide Donatello con la chitarra che suonava, quella musica le era troppo familiare....era la sua canzone! La canzone che portava il suo nome!
Comme si je n'existais pas,
Elle est passé à côté de moi,
Sans un regard,
Reine de Sabbat,
J'ai dit, Aicha, prends, tout est pour toi
Come se non fossi esistito,
Passò di fianco a me,
Senza guardarmi,
Regina di Sabbat,
Dissi, Aicha, prendi, tutto è per te
Voici, les perles, les bijoux,
Aussi l'or autour de ton cou,
Les fruits, bien mûrs au gout de miel,
Ma vie, Aicha, si tu m'aimes
Qui, le perle, i gioielli, 
Anche l'oro intorno al tuo collo,
I frutti, ben maturi che sanno di miele,
Vita mia, Aicha, se ti piaccio
J'irai ou ton souffle nous mène
Dans les pays d'ivoire et d'ebène,
J'effacerai tes larmes, tes peines,
Rien n'est trop beau pour une si belle
Andrò via o il tuo respiro ci porterà
Nei paesi dell'avorio e dell'ebano,
Cancellerò le tue lacrime, le tue pene,
Niente è troppo bello per una così bella
Oh Aicha, Aicha, ecoute-moi
Aicha, Aicha, te ne vas pas
Aicha, Aicha, regarde-moi
Aicha, Aicha, reponde-moi
Oh Aicha, Aicha, ascoltami
Aicha, Aicha, non te ne andare
Aicha, Aicha, guardami
Aicha, Aicha, rispondimi
Je dirai les mots des poèmes,
Je jouerai les musiques du ciel,
Je prendrai les rayons du soleil
Pour eclairer tes yeux de reine
Dirò le parole dei grandi poemi,
Giocherò con la musica del cielo,
Prenderò i raggi del sole
Per accendere i tuoi occhi di regina
Oh Aicha, Aicha, écoute-moi
Aicha, Aicha, te ne vas pas
Oh Aicha, Aicha, ascoltami
Aicha, Aicha, non te ne andare
Elle a dit: garde tes trésors,
Je vaux mieux bien que tout ça
Des barreaux sont des barreaux meme en or
Je veux le memes droits que toi
Et du respect pour chaque jour,
Moi je ne veux que de l'amour
Lei mi ha detto: custodisci i tuoi tesori
io valgo molto di più che tutto ciò.
Le sbarre sono sempre sbarre anche se in oro,
io desidero gli stessi diritti che hai tu, 
il rispetto ogni giorno, 
io non desidero altro che l'amore
Comme si je n'existais pas,
Elle est passé à côté de moi,
Sans un regard, Reine de Sabbat,
J'ai dit, Aicha, prends, tout est pour toi
Come se non fossi esistito,
Passò di fianco a me,
Senza guardarmi, Regina di Sabbat,
Dissi, Aicha, prendo, tutto è per te
Aicha, Aicha, ecoute-moi
Aicha, Aicha, ascoltami
Ah, ah 
Aicha, Aicha, listen to me
Aicha, Aicha, no me dejes más


 
La dolce melodia ormai aveva legato Aicha e Donatello che avevano cantato all'unisono durante tutta la canzone. Si lanciarono uno sguardo, poi Aicha scese al piano terra e uscì di casa, andando verso Donnie e buttandogli le braccia al collo, lui le cinse la vita.
Donnie poggiò la fronte su quella di Aicha, poi fece incontrare le loro labbra in un lungo e passionale bacio. Lacrime di felicità colavano dagli occhi dei due amanti sapendo che ora nulla li poteva più separare.
"Ti amo Aicha" mormorò poi Donatello durante il bacio
"Ti amo Donnie" disse lei
Si strinsero in un abbraccio, lei poggio la testa sul petto di lui e lui le testa su quella di lei. Si amavano tantissimo, quella che loro chiamavano "Amicizia" e che condividevano da un tempo immemorato, in realtà era qualcosa di più, era Amore...
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Donatello piangeva disperato nella sua camera. Alla fine lei era partita, era stata costretta dal fratello maggiore di 25 anni, Slash, che non voleva sentire ragioni. Era passata ora UNA SETTIMANA. Un inferno per lui. I suoi amici avevano provato a consolarlo in tutti i modi, ma lui li aveva respinti e si era rinchiuso in camera. Non mangiava da quasi una settima, tranne le volte in cui usciva di nascosto di notte per prendersi una brioche e un bicchiere d'acqua. Oppure andava in bagno e prendeva la lametta e un paio di garze. Si, ora era arrivato pure ad autolesionarsi per lei. Lei era il suo angelo divino, come poteva sperare di riprendersi ora? Come?! Non sarebbe più uscito da quella stanza, sarebbe rimasto lì a marcire in eterno. 
All'improvviso iniziò a vedere sfocato, la sua stanza iniziò a girargli intorno, come un girotondo; scosse fortemente la testa e tutto si stabilizzó, poi si tastó la fronte, era calda...bene! La febbre non aveva tardato a venire! Stava andando tutto di male in peggio.......

2 ANNI DOPO

Donatello girava per vari negozi di uno dei grandi commerciali di New York insieme alla sua ragazza, April O'Neil, una ragazza dai capelli rossi e gli occhi azzurri con delle lentiggini sulle guance. Donnie inciampó su i suoi stessi passi e cadde per terra, facendo crollare la montagna di borse che stava portando, si affrettó presto a raccogliere le borse e a raggiungere la fidanzata, che ne frattempo era entrata in un negozio di profumi.
Il negozio era molto ampio e con molti specchi, le pareti erano un di un rosa antico, molto bello da vedere. Donatello si avvicinò ai profumo maschili per vedere le fragranze, quando, guardando nello specchio vide una ragazza, a lui molto familiare, passare in mezzo alla folla. Istintivamente si voltò, ma non vide nessuno, così andò alla cassa e pagò per il profumo che April si era scelta, e uscirono da quel negozio. 
Dopo svariati minuti andarono al centro del centro commerciale, il cui aveva una piccola "piazzetta" completa di panchine, tavoli con sedie e varie piante messe vicino alle panche. Donatello posò le borse accanto alla panchina mentre guardava April portare una ciocca ribelle dietro l'orecchio. 
Si avvicinò man mano a lei, che intuendo cosa volesse fare il fidanzato lo assecondó. Erano a pochi millimetri di distanza quando Donnie vide chiaramente Aicha, leggermente lontana dalla panchina, allora si alzò di stacco lasciando April lì e andando ad abbracciare Aicha con le lacrime agli occhi. 
Dopodiché fisso i suoi bellissimi occhi castani prima di poggiarle un lieve bacio sulle labbra sottili. April a quel gesto scoppiò, saltò dalla panchina e si mise a urlare.
"DONATELLO ANDREW DI ANGELO!! MA TI SEMBRA IL MODO?! Tu sei il MIO ragazzo!! Non puoi fare cose del genere!!" Tutti a New York sapevano che April e Donnie erano fidanzati, perché la prima lo aveva pubblicato su tutti i social network possibili e immaginabili.
Donatello le si avvicinò, poggiandole una mano sulla spalla.
"April....è stato piacevole stare insieme a te ma io amo Aicha, lei è la ragazza di cui avevo sempre avuto una cotta, senza di lei non riesco a vivere. Mi dispiace April....." 
La rossa scoppiò in lacrime, mentre le altre coppiette lì intorno ridevano di lei, per aver fatto una brutta figura davanti a centinaia di persone. 
Aicha guardò April in modo malinconico, non le piaceva quello che avevano fatto quei tizi.
Donatello si riavvicinó ad Aicha e le lasciò un altro bacio sulle labbra, questo però con più passione. Quel bacio entrambi lo avevano desiderato da 2 anni, sognato ogni notte, immaginato tantissime volte al giorno; e ora finalmente era realtà. 
Uscirono dal centro commerciale e andarono a Central Park, che era poco lontano da lì, un posto abbastanza romantico per dichiararsi.
Ormai il Sole stava andando a nascondersi, portando via con sé le ultime sfumature rosee, rosse, arancioni e viola che ancora eran rimaste in cielo; una leggera brezza soffiava facendo muovere i rami degli alberi, non poteva non essere romantico.
Donatello camminó fino ad arrivare in mezzo ai fiori, tutte margherite, tranne per un papavero rosso, che colse e porse ad Aicha.
Poi le prese le mani e incrociò le dita con le sue, perdendosi nei suoi occhi castani, che, con la luce del tramonto dipinto di rosso e viola, parevano più luminosi. 
Lei ricambiò lo sguardo, guardando negli occhi bordeaux del ragazzo, che le parevano due rubini, poi piano a piano si avvicinarono, fino ad annullare la distanza tra le loro labbra. Lui le cinse la vita e lei mise le braccia intorno al suo collo, approfondendo così il bacio. 
Un fischio e degli applausi si sollevarono nell'aria, provenienti da un gruppo di ragazzi distanti da loro che avevano assistito a tutta la scena. 
I due amanti arrossirono ma li ignorarono, Donatello si inginocchió di fronte ad Aicha, tenendole la mano.
"Aicha....tu sei stata via in questi anni e non sai cosa ho passato, sono arrivato persino a tagliarmi per te. Ho cercato una consolazione in April, ma in testa avevo solo te, tu sei il mio Angelo, la mia musa, il mio sole, la mia droga....Aicha io ti amo, e l'ho capito solo quel pomeriggio di 2 anni fa, quel pomeriggio ho capito i tuoi gesti da migliore amica, e mi sono reso conto che non erano gesti d'amicizia, ma di amore. E mi sento un stupido ora, per non essermene accorto prima. Ora, qui in ginocchio, ti chiedo....vuoi essere la mia ragazza? Mi faresti il ragazzo più felice dell'intera galassia" 
Aicha lasciò che le lacrime colarono copiose sulle sue guance, poi si buttò su Donnie dicendo "sì" un mucchio di volte.
Anche Donnie scoppiò a piangere, mescolando le sue lacrime di gioia con quelle di Aicha, susseguite da un lungo bacio di passione.

ANNI DOPO

Il rumore di passi di bambini che correvano aveva riempito la casa della famiglia Di Angelo
Un'orda di bambini comparve davanti agli occhi di Donatello, Leonardo, Raffaello e Michelangelo, che gli andarono incontro prendendo ognuno i propri figli. 
Donatello si avvicinò alla sua piccola Aiko, inginocchiandosi difronte a lei e abbracciandola, mentre con lo sguardo cercava il primogenito, che si stava avvicinando di nascosto alle spalle del padre, per poi saltargli sulla schiena.
Donnie ridacchió, prendendo il piccolo Lorenzo per un braccio e portandoselo davanti al viso per abbracciare anche lui.
Era così fiero dei suoi figli, Lorenzo aveva gli occhi di sua moglie mentre la piccola Aiko i suoi. 
Non poteva di certo lamentarsi, aveva una moglie bellissima, dei figli stupendi, degli amici meravigliosi, dei nipotini vivaci e una famiglia fantastica.
Tutto quello che poteva desiderare.
Scoccó un bacio sulle labbra alla sua amata
"Tiamo e ti amerò per sempre" le sussurró poi



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Angolo Autrice:
Salve gente! *tutti si armano di pomodori e strumenti di tortura* Sì, lo so, sono molto in ritardo con le interviste, il chappy è quasi finito, è che a volte mi manca l'ispirazione per scrivere (vi starete chidendo a che serve avere l'ispirazione con le interviste, insomma, devono solo rispondere a delle domande, ma a me serve l'ispirazione per scene pazze U.U). Allora, sono ritornata dopo mesi con una shot Aichatello (loro 2 sono pucciosi e non si toccano, stessa cosa equivale per Lelen e Zoeylangelo U.U) dedicata alla mia cara amica Aicha, a cui spero sia piaciuta ^-^
Credo (più che altro spero) mi risentirete presto con le interviste. Mancano pochi giorni alla scuola, eh? Da me inizia il 10, sarebbe a dire dopodomani  (Aiuto!!!!) quindi domandina.....chi è pronto per il "Back To School"? Io..........NO. Questi 3 mesi sono volati troppo in fretta T.T 
Okay ora la finisco di scassare le balls e mi dileguo.
Baci,
I LOVE RAPH/Giulia
P.S. Il titolo della storia è anche il titolo di una canzone dei Big Time Rush, capite la mia malattia mentale verso loro XD


 
   
 
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