POV. SEL
“Sel hai allacciato la cintura?” Mi domandò la mia migliore amica
“Si Loren, vai tranquilla” Risposi accarezzandole la spalla destra, era troppo nervosa, si vedeva che era agitata.
“Loren devi calmarti ,dico sul serio, non stiamo partendo per il militare, o per una missione segreta, ma per la nostra fantastica e da sempre amatissima Londra, non c'e' bisogno di essere cosi agitati anzi...”
“Non sono agitata sono solo felice, davvero, non riesco credere che tutti questi anni passati a pregare i nostri genitori di mandarci al college di Londra siano serviti a qualcosa, ormai avevo perso la speranza, e invece, eccoci qui, su un' aereo pronte per andare al prestigioso School Megan London” Urlò Loren battendo le mani, mentre tutti i passeggeri si girarono verso di noi
“Si, ok, va bene, ora però evitiamo di farci riconoscere, e datti una calmata, se no ci sbattono fuori ancora prima di atterrare” Dissi cercando di trovare una posizione decente per poter dormire qualche oretta, ero stanca morta, ma anche emozionata, molto emozionata, quando trovai le cuffie alzai gli occhi al cielo ringraziando tutti gli angeli per non aver dimenticato le cuffie con l'ipod a casa, amo la musica, senza il mio ipod non vivo, allaccia i miei lunghi capelli mossi biondi con un elastico, misi le cuffie, accesi l'ipod, chiusi gli occhi e... buona notte
“Sel Sel Sel” Senti qualcuno scuotermi la spalla
“Cosa c'e' Loren? Fammi riposare ancora un po', stanotte non ho chiuso occhio, sono stanca” Risposi cercando di spingerla via
“Sel, mi dispiace ma siamo arrivate” Appena senti la parola “arrivate” Scattai in piedi
“Ok si ci sono! Eccomi!” Presi i miei bagagli con la borsa, e scesi insieme a Loren, la cui stava ancora saltellando come una pazza in mezzo all' aereoporto, cosi feci finta di non conoscerla superandola ridendo , e cercando un taxi che potesse portarci al nostro fantastico college
“Loren adesso se non stai ferma ti tiro un pugno in test giuro”La minacciai
“Come diavolo fai a stare cosi calma, non ti rendi conto che siamo a Londra?”
“Si, lo so , me ne sono resa conto, però so gestire le mie emozioni, non come qualcuno...” Dissi riferendomi a lei
“Salve, ci potrebbe portare a questo indirizzo?” Chiesi all'autista una volta salita dentro nel taxi
“Certo signorina” Rispose cordiale l'uomo
“Eccoci arrivati” Sospirai scendendo dalla macchina con le valige, davanti al college
“Ok..... pronta a iniziare una nuova vita?” Chiese porgendomi la mano Loren
“Mai stata cosi pronta” Risposi prendendogli la mano........... e insieme ci incamminammo verso l'entrata
“Salve come posso esservi utile?” Chiese una donna abbastanza adulta
“Noi siamo le nuove alunne..se potrebbe portarci dalla preside di questo istituto le saremo grate” Rispose Loren
“Ma certo! Seguitemi” Disse incamminandosi verso quella che doveva essere la presidenza
“Comunque io sono Elena, la segretaria della scuola, per qualunque cosa potete chiedere a me” sorrise
“Ok grazie mille” Risposi ricambiando il suo sorriso
“Eccoci qui, questa è la presidenza, sedetevi pure, appena si libera entrate”
“Ok”
“Dio che meraviglia” Sospirai sedendomi su uno dei tanti sgabelli
“Speriamo che le lezioni iniziano settimana prossima, sono troppo stanca per pensare a studiare ora” Dissi Loren
“Be! Brava parti già con il piede giusto” Risposi ironicamente
“Mi raccomando signorino Malik, quest'anno cerchi di iniziare con il piede giusto, non voglio passare una altro anno, a decidere se sospenderla o darle una punizione esemplare, hai diciotto anni, non sei più un bambino, sono stata chiara?” Disse una signora con voce dura
“Sembra severa” Sussurai a Loren
“No, non credo, dovremmo vederla in faccia per giudicare, non origliare dalla porta, sentendo solo la voce”
“Ok va bene ma non le prometto niente”In quel momento usci la nostra evidentemente nuova preside seguita da un ragazzo moro, non riuscivo a vederlo bene in faccia, ma non sembrava brutto affatto, anzi..
“ Quindi veda di.... Oh eccovi qui, voi dovreste essere la signorina Gomez e Stuart” Disse la preside sposando lo sguardo su di noi e avvicinandosi
“Oh, si salve io sono Selena e lei è Loren” Dissi porgendole la mano che accetto sorridendo
“Entrate pure io finisco una cosa e arrivo” Annuimmo e ci avviammo dentro la presidenza
Per entrare dovemmo passare davanti al moro ,che appena gli fummo vicino puntò i suoi occhi color nocciola sui miei azzurri chiaro, dire che era bello era troppo poco, era bellissimo, sembrava un modello, portava dei jeans neri strappati sul ginocchio, una canottiera bianca e delle vans nere,
“Sel? Tutto ok?” Mi chiese la mia amica uno volta entrati dentro la presidenza
“Ehm.. cosa?.... ehm... Si...si scusa , si tutto ok” Balbettai
“Hai visto il moro come ti guardava? Ti stava mangiando con gli occhi”
“Cosa, ma che dici... non è vero, mi stava solo guardando” Mi difesi
“Si stava mordendo il labbro” Cavolo non l'avevo notato questo particolare
“Scusate se ci ho messo tanto, ma purtroppo in questa scuola ci sono dei casinisti tremendi”
Si scuso la preside entrando e sedendosi alla cattedra “Sedetevi pure”
“Allora, io sono Laura Marano, la preside di questa scuola, come già avrete capito, non sono molto esigente, ma sono comunque severa, quindi cercate di seguire le regole di questo istituto, anche se non credo che voi due siate delle casiniste, purtroppo io non ho tempo di portarvi a visitare la scuola, perché ho molte cose da sbrigare, per questo ho chiamato mio figlio, che vi farà vedere la scuola, e vi porterà fare il giro del college, questi sono gli orari” Disse porgendoci un foglio con su scritto tutte le ore delle materie “ Il numero della vostra stanza è il 118, al terzo piano” Disse porgendoci la chiave “Fra un quarto d'ora verrà mio figlio a chiamarvi, cosi vi aiuterà, ora potete pure andare e buona giornata”
Ringraziammo e andammo a cercare la nostra nuova stanza