-Improvvisamente però, il silenzio fu interrotto.
Dei pugni battevano contro il vetro delle porte principali, con un ritmo irregolare, chissà di quale idiota ubriaco.
Stiles si alzò e, sbuffando, andò a vedere chi fosse così andato da non saper leggere la scritta ‘CHIUSO’.
Alzò gli occhi verso la fonte del rumore, e per poco non ci rimase secco.
‘Stiles, Stiles ti prego apri!’ batté ancora contro il vetro, sotto la pioggia incessante che lo inzuppava.
Derek.
Derek era lì.-
STEREK AU.